Pietre di inciampo

Memoria: la pandemia non ha fermato le pietre d’inciampo

Personaggi e Storie

di Marco Steiner, presidente Comitato Pietre d’Inciampo Milano
(articolo pubblicato su Triangolo Rosso dell’Aned)

E’ stato un  anno difficile per le Pietre d’Inciampo quello appena trascorso: la pandemia da Covid-19 ha influito anche su questo modo di fare memoria.

La forte espansione del gennaio 2020 creò una grande richiesta per l’anno successivo: quasi subito G. Demnig avvertì che non avrebbe potuto soddisfare tutta la domanda. Successivamente, in parte la richiesta italiana è stata ridimensionata ed in parte G. Demnig ha provveduto a fare più consegne scaglionate e, bene o male, anche la scadenza del 2021 è stata superata.

Non sono ancora disponibili dati verificati sulla quantità totale delle Pietre d’Inciampo presenti ad oggi in Italia, all’interno del progetto ufficiale pan-europeo, ma si può affermare con buona ragionevolezza che a tutto aprile 2021 le Pietre posate sono oltre 1600.

Le pose del 2021 sono state fatte a cura delle amministrazioni e/o delle associazioni locali e sempre in assenza di Gunter Demnig che, causa restrizioni da Covid-19, non si è potuto muovere dalla Germania. Per la prima volta sono state posate pietre d’Inciampo in Sardegna in ricordo sia di deportati “razziali” che politici.

Il progetto delle Pietre di inciampo su Instagram firmato Imille
Il progetto delle Pietre di inciampo su Instagram firmato Imille

Le pietre d’inciampo sbarcano sui social

Sempre a causa delle norme anti pandemia non si sono potute tenere cerimonie con  partecipazione della cittadinanza, ma ovunque si sono dimostrati molto versatili ed anche molto utili i mezzi di comunicazione cosiddetti “social” che hanno consentito comunque di raggiungere un vasto pubblico con un buon riscontro..

Grazie alla collaborazione con un’agenzia di comunicazione, il Comitato per le Pietre d’Inciampo di Milano ha potuto realizzare una nuova e diversa presentazione virtuale portando sul canale Instagram tutte le pietre d’inciampo milanesi.

Il progetto è nato da un’idea dell’agenzia “Imille” per stabilire un contatto tra ricercatori, ancora dilettanti, ma convinti fautori dell’importanza della memoria, ed il mondo dei giovani in generale, oggi distratti da tanti input provenienti dai settori più disparati e scollegati tra di loro. Invece di aspettare che siano i giovani che inciampino casualmente nelle pietre, l’idea vincente è stata quella di portare le Pietre d’Inciampo sul percorso quotidiano dei giovani, percorso che è sempre più digitale: gli adolescenti scorrono in continuazione sullo schermo del loro cellulare un‘infinità di informazioni, in parte le ricercano ma in maggior misura vengono loro veicolate nei modi più diversi. Portando le Pietre d’Inciampo sul digitale otteniamo l’inciampo virtuale e quindi la riflessione proprio su quell’inciampo.

Ma questo non sarebbe stato sufficiente a fermare l’attenzione: era necessario il suggeritore. Questo ruolo è stato svolto dall’influencer. Questo personaggio è seguito sulla sua pagina da un numero enorme di “followers” (da diverse decine di migliaia a qualche milione) ed è sufficiente che proponga il collegamento ad una pietra d’inciampo virtuale perché i suoi followers siano sollecitati a visionarla, a scoprirla, in definitiva ad inciampare in essa.

Dallo scorso mese di luglio, il progetto ha visto coinvolte alcune quarte e quinte classi di 4 istituti di istruzione superiore di Milano, i cui studenti hanno potuto svolgere ricerche d’archivio e interviste con i familiari in relazione alle persone cui le Pietre d’Inciampo sono intitolate: ne hanno così scritto una breve biografia. L’agenzia ha curato la trasposizione grafica dei testi e l’inserimento di immagini di repertorio per meglio identificare tempi e luoghi.

Il 27 gennaio 2021 la pagina Instagram #milanopietredinciampo era on line con l’elenco completo di tutte le 121 intitolazioni eseguite ad oggi.

Nel frattempo si era preso contatto con “influencers” dei campi più diversi, chiedendo la loro collaborazione che doveva consistere nell’adottare una pietra virtuale da richiamare sulla propria pagina: il gioco era fatto.

Gli influencers che hanno dato la loro disponibilità sono stati una quindicina, prevalentemente del mondo dello spettacolo, oltre, da sottolineare, sia le due squadre di calcio cittadine, FC Internazionale ed AC Milan, che il sindaco Giuseppe Sala ed il Presidente della Triennale Stefano Boeri.

Sono stati raggiunti quasi 2,5 milioni di contatti, anzi di inciampi con il 55% di persone di età compresa tra 13 e 34 anni, quindi giovani e la pagina stessa può contare su quasi 6000 followers.

Un altro vantaggio della tecnologia Instagram, da non sottovalutare, è stata la realizzazione della ripresa della posa di ciascuna pietra d’inciampo con la registrazione dei diversi interventi: ciascun video è stato trasmesso in diretta ed è comunque visibile sulla medesima pagina Instagram.

Credo di aver descritto un potentissimo modo di comunicazione in grado di far conoscere ad un pubblico vasto (e giovane) cosa sono e perché esistono le pietre d’inciampo: è sufficiente che qualcuno di loro si avvicini, inciampi e capisca ed abbiamo raggiunto lo scopo.

Non sarà facile proseguire nel progetto ed eventualmente valutare come estenderlo ad altre realtà italiane: l’agenzia “Imille” sinora ha collaborato con il Comitato a titolo completamente gratuito, ma l’impegno profuso sia in termini di personale che di professionalità non può e non deve essere sottovalutato anche tenendo conto del risultato raggiunto.

D’altra parte è noto che nel mondo virtuale le pagine che non vengono mantenute vive sono destinate ad un rapidissimo oblio con effetti disastrosi per l’idea originale.

Anche per questa iniziativa potrebbe essere interessante un coordinamento a livello nazionale che metta a disposizione delle risorse per il suo mantenimento ed il suo sviluppo.