di Nathan Greppi
Era stato ricoverato ad ottobre al Hadassah Medical Center, le sue condizioni di salute non hanno retto: Saeb Erekat, già segretario generale dell’OLP, è deceduto a causa del Covid-19 all’età di 65 anni. Ne ha dato notizia il partito Fatah in un comunicato.
In Occidente viene rappresentato come un attivo negoziatore a favore della Soluzione dei due stati; tuttavia, nei primi anni 2000 Erekat ebbe un ruolo importante nell’istigare all’odio i palestinesi contro Israele, durante la Seconda Intifada. Nel 2002, ad esempio, fu colui che diffuse tra i media occidentali la bufala sul Massacro di Jenin; disse che i militari israeliani avevano ucciso oltre 500 civili nel campo profughi di Jenin, quando in realtà vi fu uno scontro in cui morirono circa 50 miliziani palestinesi e 20 soldati israeliani.
È stato deputato nel parlamento dell’ANP dal 1996 fino alla sua morte. Oltre a fare politica, ha insegnato nella facoltà di scienze politiche dell’Università di Nablus e lavorato per il quotidiano palestinese Al-Quds.
Quando gli fu diagnosticato il virus, il 9 ottobre, aveva già patologie pregresse: nel 2017 aveva subito un trapianto di polmone, mentre nel 2012 era stato ricoverato per un arresto cardiaco. Dopo essere stato ricoverato a Gerusalemme, era stato intubato il 19 ottobre ed era finito in coma.