Il cestista israeliano Omri Casspi, che lascia la NBA

La star israeliana della NBA Omri Casspi si ritira

Personaggi e Storie

di Michael Soncin
Il giocatore israeliano Omri Casspi ha annunciato durante una conferenza stampa nella giornata di domenica il ritiro delle scene dalla pallacanestro. “Ho raggiunto vette del basket a livello europeo e mondiale che non mi sarei mai sognato. È uno sport che mi ha dato molto”, ha detto Casspi.

Casspi, 33 anni compiuti lo scorso 22 giugno, è stato il primo cestista israeliano a giocare nella NBA, dove tra il 2009 e il 2019 percorrendo una carriera lunga un decennio, ha giocato per Sacramento Kings, Cleveland Cavs, Houston Rockets, New Orleans, Minnesota, Golden State e Memphis. Come riporta NBA Passion, parlando di numeri, in 588 partite disputate, chiude con una media di 7.9 punti segnati e 4 rimbalzi a gara, in 20,3 minuti di campo.

Omri Moshe Casspi, questo è il suo nome completo, ha trascorso le ultime due stagioni con il Maccabi Tel Aviv, la squadra con la quale iniziò la sua carriera prima di giocare in NBA. “Tornare al Maccabi è stato un momento di svolta. È la casa in cui sono cresciuto e sono stato formato ed educato. È stato un momento difficile, ma rimarrò sempre un tifoso e amante del Maccabi“, si legge dal The Times of Israel.

Il Ministro delle Cultura e dello Sport d’Israele Chili Tropper ha definito Casspi come modello d’esempio per aver dimostrato quanto sia importante il duro lavoro, la determinazione e il sacrificio, per diventare un atleta di alto livello; una carriera che Casspi, come afferma Tropper ha concluso onorevolmente. “Ho capito che era arrivato il momento di smettere ed iniziare una nuova fase della vita”, ha affermato la stella del canestro.

Una pioggia di auguri ha inondato i social ed il profilo Instagram di Casspi. “Un grande giocatore, persona umile ed umana”, così lo definiscono in molti.

Poco tempo fa Casspi ha aderito alla campagna in 3D lanciata dal Congresso Ebraico Europeo per combattere il crescente antisemitismo che dilaga in tutto il mondo.

(Foto: Dayla Advent)