di Pietro Baragiola
“Questo è terrorismo. Questo è il male” così dichiara la lettera aperta firmata dai principali protagonisti del mondo dello spettacolo hollywoodiano per condannare i crimini di Hamas.
Pubblicata giovedì 12 ottobre sul sito web dell’organizzazione no-profit Creative Community For Peace (CCFP), la lettera vuole esortare l’intera industria cinematografica a “parlare con forza contro Hamas e a fare tutto ciò che è in suo potere per spingere l’organizzazione terroristica a restituire gli ostaggi alle loro famiglie”.
Sono più di 1000 le celebrità che negli ultimi giorni si sono unite per aggiungere la loro firma e questa lista sembra aumentare grazie anche al supporto che dirigenti, produttori, attori e attrici di fama internazionale stanno promuovendo sui propri profili social. Tra i firmatari più celebri vi sono Jamie Lee Curtis, Michael Douglas, Jerry Seinfeld, Helen Mirren, Chris Pine e Gal Gadot.
Il contenuto della lettera
Israele sotto attacco, un titolo d’impatto che mostra l’impegno delle star di Hollywood nel sostenere il popolo d’Israele in questo tragico momento storico.
1400 morti, migliaia di feriti e oltre 200 rapiti: ecco i numeri spaventosi degli uomini, donne e bambini innocenti caduti vittima dei miliziani di Hamas durante l’attacco del 7 ottobre e la lettera non si trattiene dal descrivere la violenza di questi massacri o l’orrore vissuto dai civili sopravvissuti.
“Non ci sono né giustificazioni né razionalizzazioni per le azioni di Hamas. Sono atti di terrorismo barbaro che devono essere denunciati da tutti” dichiara con fermezza la missiva, avvertendo i propri lettori di non farsi fuorviare dalle nuove campagne di disinformazione orchestrate dall’Iran per invadere i social di notizie false sul conflitto.
Di seguito riportiamo il testo della lettera:
L’incubo che gli israeliani temevano da decenni è diventato realtà quando i terroristi di Hamas si sono infiltrati nelle città e nei paesi israeliani.
Sotto la copertura di migliaia di razzi lanciati indiscriminatamente sulle popolazioni civili, Hamas ha ucciso e rapito uomini, donne e bambini innocenti. Hanno rapito e ucciso neonati e anziani. Hanno violentato le donne e mutilato i loro corpi. Hanno fatto sfilare i loro corpi per le strade e sui social media e hanno vigliaccamente attaccato il Supernova Music Festival, portando morte e distruzione in un evento che celebrava l’amicizia e l’amore.
Questo è terrorismo. Questo è il male. Non ci sono giustificazioni o razionalizzazioni per le azioni di Hamas. Sono atti di terrorismo barbaro che devono essere denunciati da tutti. Si tratta di un’organizzazione terroristica i cui leader invocano l’uccisione degli ebrei ovunque.
La CCFP invita i nostri amici e colleghi dell’industria dell’intrattenimento a parlare con forza contro Hamas e a fare tutto ciò che è in loro potere per sollecitare l’organizzazione terroristica a restituire gli ostaggi innocenti alle loro famiglie.
Mentre Israele compie i passi necessari per difendere i suoi cittadini nei prossimi giorni e settimane, i social media saranno invasi da una campagna di disinformazione orchestrata dall’Iran. Esortiamo tutti a ricordare le immagini orribili che sono state diffuse da Israele e a non amplificare o cadere nella loro propaganda.
I nostri pensieri sono rivolti a tutti coloro che stanno vivendo livelli insondabili di paura e violenza, e speriamo nel giorno in cui israeliani e palestinesi potranno vivere fianco a fianco in pace.
Questa lettera rappresenta solo uno dei numerosi contributi organizzati dalla Creative Community For Peace per contrastare il sentimento antisemita e anti-israeliano all’interno dell’industria cinematografica. Fondata nel 2011, la CCFP è sostenuta dai volti più importanti dello showbusiness come il miliardario americano-israeliano Haim Saban che ha firmato la lettera aperta in qualità di presidente della Saban Capital Group, casa produttrice del film Power Rangers (2023). “All’indomani della barbara uccisione di oltre 1.200 israeliani, noi della comunità hollywoodiana e di tutto il mondo dobbiamo essere al fianco di Israele mentre si difende da un regime terroristico a Gaza che mira alla sua distruzione” ha dichiarato Saban.
Nonostante il notevole impatto che la lettera sta avendo sulla comunità hollywoodiana, l’attrice di fama internazionale Gal Gadot non ha esitato a sfruttare anche il potere dei social media per incitare i suoi 109 milioni di followers ad unirsi a sostegno del popolo d’Israele: “Il mio cuore piange per le vite perdute e per le famiglie distrutte. Prego per tutti coloro che sono stati colpiti dal terrorismo e dalla brutalità di Hamas. E spero che il mondo resti fermo nel dare sostegno al popolo israeliano”.
Gadot è stata la prima star a esporsi pubblicamente ma molti altri hanno seguito presto il suo esempio, mostrando supporto sia sui social che nelle loro presenze dal vivo.
Il contributo delle star
Tra gli appelli più accorati comparsi negli ultimi giorni sui profili social delle celebrità, predomina il post che l’attrice Jennifer Garner ha dedicato ai bambini israeliani e palestinesi, le prime vittime innocenti del conflitto: “dobbiamo stare al fianco di ogni madre e di ogni padre che tiene in braccio i propri figli in questa oscurità e pregare per ogni genitore separato dalla sua famiglia o, Dio non voglia, incapace di tenere in braccio il proprio figlio. Il bilancio umano degli innocenti israeliani e palestinesi innocenti è impensabile e tutti noi sappiamo che i bambini saranno i più colpiti”.
L’ex moglie di Ben Affleck e tre volte mamma ha inoltre dichiarato il suo intento nel mandare una donazione all’associazione Save The Children, dedita ad aiutare i minori meno fortunati nei territori colpiti dalla guerra.
Quella di Garner non sarà però la prima donazione inviata dalle celebrità di Hollywood: venerdì 13 ottobre Ryan Reynolds e la moglie Blake Lively hanno donato 1 milione di dollari al CIRC (Comitato Internazionale della Croce Rossa) per sostenere i civili di Gaza e Israele.
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Lo stesso giorno in cui Reynolds e Lively hanno mandato la loro donazione, il regista Quentin Tarantino si è recato nella regione del Negev al confine con Gaza per fare visita ai sopravvissuti e alle basi militari israeliane, scattando selfie e foto con civili e soldati per risollevare i loro animi. Vincitore di 7 premi Oscar, 7 BAFTA Awards e 8 Golden Globes, il noto regista americano ha un legame stretto con Israele dove nel 2009 ha conosciuto sua moglie, la modella israeliana Daniella Pick, che ha sposato con cerimonia ebraica nel 2018.
La presenza di Tarantino è stata un toccasana per molti dei soldati che hanno prestato servizio negli ultimi giorni. Sono più di 300.000 gli israeliani scesi sui campi di battaglia per fermare i terroristi di Hamas e diversi personaggi del mondo dello spettacolo sono voluti andare in prima linea a portare il loro contributo: un esempio è rappresentato dal bodyguard israeliano di Taylor Swift, che ha abbandonato il tour globale Eras per tornare in servizio nell’IDF (Forze di Difesa Israeliane).
“Non potevo stare fermo mentre intere famiglie venivano annientate e bruciate vive nelle loro case” ha dichiarato il bodyguard che in un’ulteriore intervista ha voluto lanciare un appello al pubblico: “Non restate a guardare senza fare nulla. Non state dalla parte sbagliata della storia. State con Israele, state con l’Umanità!”.