di Anna Coen
Ruba Borno, alto funzionario di Amazon, è recentemente finita al centro di un’accesa polemica che non si placa, sollevando indignazione e richieste di boicottaggio nei confronti del colosso tecnologico.
Secondo quanto riportato dal Jewish Insider, Borno, che ricopre il ruolo di vicepresidente senior di Amazon Web Services (AWS), è apparsa in un video promozionale per un’imminente conferenza a Las Vegas indossando una collana con un ciondolo raffigurante la mappa della «Palestina dal fiume al mare». Questo simbolo rappresenta i territori che oggi includono Israele, ma con la bandiera palestinese al posto del Magen David, la Cisgiordania e la Striscia di Gaza, rivendicati dai palestinesi come parte di uno Stato indipendente.
Nel video, successivamente rimosso dalla rete, la donna invitava gli spettatori a partecipare all’evento tecnologico previsto a dicembre, ma è stato il gioiello indossato a catturare maggiormente l’attenzione del pubblico.
L’indignazione è cresciuta soprattutto in seguito alla detenzione prolungata di un dipendente israeliano di Amazon, l’ingegnere hardware Alexander Troufanov, 28 anni, ancora tenuto in ostaggio da Hamas, a un anno dall’attacco del 7 ottobre. Troufanov, conosciuto anche come Sasha, è stato rapito insieme alla madre Lena, alla compagna Sapir Cohen e alla nonna Irina Tati dal Kibbutz Nir Oz durante lo Shabbat. Le tre donne sono state liberate nel novembre 2023, ma Troufanov resta prigioniero.
Borno, nata in Kuwait e fuggita dal Paese con i suoi genitori durante la prima guerra del Golfo nel 1990, si è stabilita negli Stati Uniti, dove ha conseguito lauree in ingegneria elettrica. La sua biografia online di un paio di anni fa la descrive come una delle più giovani responsabili di canale della storia: «a soli 40 anni, vanta un curriculum notevole. Per non parlare di una storia unica che la posiziona al top per la leadership di vertice».
Come riportato dal Jerusalem Post, un portavoce di Amazon ha commentato la vicenda dichiarando: «La violenza e la perdita di vite umane che si verificano ogni giorno in Medio Oriente sono tragiche e, in Amazon, i nostri cuori e pensieri sono con qualsiasi persona o comunità colpita. La nostra leadership rimane in contatto regolare con i nostri team con sede nella regione per offrire il nostro supporto. Il video girato non intendeva essere una dichiarazione politica, ma abbiamo rimosso il video e ne ripubblicheremo uno nuovo nei prossimi giorni».
Nel dicembre 2023, i colleghi di Troufanov hanno lanciato l’iniziativa social #coffee4Sasha, incoraggiando i sostenitori a bere un caffè ogni giorno alle ore 15, in onore di un suo rito personale, e a postare sui social con l’hashtag come segno di solidarietà.
Alex Wilner ha taggato su X il fondatore dell’azienda, Jeff Bezos, scrivendo: «Vile. Questo è inaccettabile e giustifica la risoluzione immediata». Un altro utente, Michael Expand, ha dichiarato: «Annullo il mio abbonamento a Prime Video».