Quando la musica diventa arena politica. Le ultime polemiche all’Eurovision. Ma Israele non ci sta

Personaggi e Storie

di Redazione
Ci risiamo. Dopo la bella notizia di qualche giorno fa, ossia che un gruppo di 400 attori, musicisti e altre figure dello spettacolo –  tra cui Helen Mirren, Liev Schreiber, Julianna Margulies, Boy George, Sharon Osbourne e Gene Simmons – hanno firmato una lettera aperta a sostegno della partecipazione di Israele alla 68ª edizione dell’Eurovision Song Contest che si terrà a Malmö, in Svezia, dal 7 al 11 maggio, per l’ennesima volta, Israele è di nuovo sotto tiro. Motivo?

Come riferiscono il Jerusalem Post e altri giornali israeliani, in dubbio è ancora la partecipazione dello Stato ebraico all’Eurovision a causa della canzone “October Rain”, che oltre a non c’entrare nulla con la politica e con il conflitto in corso, non si sa bene da quante persone sia stata ascoltata finora (pare da pochissime).  Conclusione: potrebbe essere squalificata dalla European Broadcasting Union (EBU) a causa di «testi politici». (L’EBU è l’ente che associa diversi operatori pubblici e privati del settore della tele-radiodiffusione su scala nazionale).

Volete sapere quali sono le parole ignominiose della canzone “October Rain” che hanno destabilizzato e sconvolto alcuni fan dell’Eurovision che si sono lamentati per il fatto che la traccia si riferisse chiaramente al 7 ottobre e non dovrebbe essere consentita  in un evento canoro non politico? Ecco qualche verso (in calce all’articolo il testo completo, tutto in inglese, con una chiusura in ebraico):

«Qualcuno ha rubato la luna stanotte / Ha preso la mia luce / Tutto è in bianco e nero / Chi è lo sciocco che ti ha detto / Che i ragazzi non piangono […]. Ballando nella tempesta / Non abbiamo nulla da nascondere / Portami a casa / E lasciami il mondo alle spalle / E ti prometto che mai più / Sono ancora bagnato da questa pioggia d’ottobre / Pioggia d’ottobre […]».

Così, messi a disagio per le critiche di qualche fan seccato, i grandi capi dell’Eurovision si stanno rompendo la testa per decidere se squalificare o meno la canzone incriminata che dovrà essere eseguita dall’affascinante e talentuosa Eden Golan, vincitrice del concorso The Next Star, scritta da Avi Ohion, Keren Peles e Stav Beger.   Ma come sempre, nel frastuono delle controversie e delle polemiche, c’è qualcosa di comico, se non altro per l’assurdità della situazione. Mentre il mondo si divide su questioni di testi e di cittadinanza, c’è da chiedersi se non stiamo perdendo di vista il vero spirito dell’Eurovision: la musica e il divertimento.

Ad ogni modo tutta questa storia non è piaciuta affatto all’emittente pubblica Kan che ha prontamente chiarito che Israele non ha la benché minima intenzione di cambiare il testo. Al che l’EBU ha preso tempo rispondendo che «sta attualmente esaminando attentamente i testi, un processo confidenziale tra l’EBU e la Public Broadcasting Corporation fino a quando non verrà presa una decisione finale. Tutte le emittenti hanno tempo fino all’11 marzo per inviare ufficialmente le loro canzoni. L’EBU ha inoltre aggiunto che «se una canzone non soddisfa i criteri per qualsiasi motivo, alla società viene data l’opportunità di presentare una nuova canzone o un nuovo testo in conformità con le regole del concorso».

Il ministro della Cultura e dello Sport Miki Zohar ha definito «scandalosa» l’intenzione dell’EBU. La voce «è una canzone commovente, che esprime i sentimenti della gente e del Paese in questi giorni e non è politica», ha affermato. Ha aggiunto: «Ci auguriamo tutti che l’Eurovision rimanga un evento musicale e culturale e non un’arena politica, dove i Paesi partecipanti possano portare sul palco la loro unicità e nazionalità attraverso la musica».

Il ministro ha poi esortato l’EBU «a continuare ad agire in modo professionale e neutrale, e a non lasciare che la politica influisca sull’arte».

Di fatto, come molti lettori ormai sanno, l’Eurovision di quest’anno, che si terrà in Svezia a maggio, non è stata certo esente da politicizzazione e polemiche e soprattutto nei confronti di Israele.

 

 

A gennaio, l’Islanda ha dichiarato che stava valutando la possibilità di ritirarsi dal concorso Eurovision a causa della presenza di Israele nel mezzo della guerra in corso tra Israele e Hamas. Altri Paesi scandinavi, nelle loro competizioni pre-Eurovision per scegliere un concorrente, hanno protestato contro la partecipazione di Israele al concorso quest’anno, includendo anche appelli a boicottare Israele.

Come se non bastasse, Alon Amir, giudice esperto dell’Eurovision, è stato rifiutato dal concorso pre-Eurovision estone a causa della sua cittadinanza israeliana. Amir, noto per il suo coinvolgimento nel contest, aveva accettato di giudicare il concorso estone, ma dieci giorni prima dell’evento è stato informato che non avrebbe più partecipato in quanto israeliano. Questo ha scatenato polemiche, con alcune reti televisive estoni che hanno dichiarato di voler evitare controversie legate a Israele. Amir ha espresso comprensione per la decisione, pur mostrando delusione per la situazione.

Sembra che il palcoscenico dell’Eurovision sia diventato il campo di battaglia di una guerra parallela, dove le note musicali vengono affrontate con la stessa foga politica dei discorsi parlamentari. È un’ironia amara che in un contesto di celebrazione culturale si debba discutere sul peso politico delle parole di una canzone o sulla cittadinanza di un giudice.

TESTO CANZONE OCTOBER

“October Rain”

Those that write history

Stand with me

Look into my eyes and see

People go away but never say goodbye

 

Someone stole the moon tonight

Took my light

Everything is black and white

Who’s the fool who told you

Boys don’t cry

 

Hours and hours and flowers

Life is no game for the cowards

Why does time go wild

Every day I’m loosing my mind

Holding on in this mysterious ride

 

Dancing in the storm

We got nothing to hide

Take me home

And leave the world behind

And I promise you that never again

I’m still wet from this october rain

October Rain

 

Living in a fantasy

Ecstasy

Everything’s meant to be

We shall pass but love will never die

 

Hours and hours and flowers

Life is no game for the cowards

Why does time go wild

Every day I’m loosing my mind

Holding on in this mysterious ride

 

Dancing in the storm

We got nothing to hide

Take me home

And leave the world behind

And I promise you that never again

I’m still wet from this october rain

October Rain

October Rain

 

לא נשאר אוויר לנשום

אין מקום

אין אותי מיום ליום

כולם ילדים טובים אחד אחד