Incendio in California

Il coraggio di Rav Chasen, che ha affrontato un incendio per salvare rotoli della Torah

Personaggi e Storie

di Nathan Greppi
Quando Rav Ken Chasen,  rabbino del Tempio Leo Baeck di Bel Air, in California, accese la televisione la mattina di mercoledì 6 dicembre, ciò che vide gli fece venire i brividi: enormi fiamme danzavano minacciosamente intorno al cortile della sinagoga. L’intero pendio che sovrasta la proprietà stava bruciando.

In quel momento, l’unica cosa a cui riusciva a pensare Rav Chasen erano gli otto rotoli della Torah situati all’interno della sinagoga: secondo il Jerusalem Post, uno di questi proviene dalla Sinagoga Pinkas di Praga, ed era sopravvissuto alla distruzione della Shoah.

“In quanto rabbino del Tempio, ho avvertito un profondo senso del dovere nel preservare la Torah della nostra comunità,” ha dichiarato alla stampa Rav Chasen. “Sono il nostro sacro collegamento con il passato e il futuro. Ogni Torah ha una storia. Esse si trovavano qui ai bar mitzvah, durante Shabbat e per le occasioni speciali.”

Così, alle 5:30 di mattina, Chasen ha guidato verso il tempio e in un quarto d’ora ha preso gli otto rotoli da due edifici, gli ha coperti con due tallit e li ha messi nella sua macchina, riuscendo a malapena a farli entrare tutti. “Quando sono uscito di lì, non sapevo se avrei mai rivisto quegli edifici,” ha detto.

Invitato alla Sinagoga Beth Shalom di Encino, Rav Chasen si presentò per mettere al sicuro i rotoli salvati, ma non era da solo: con lui, vennero anche Rav Yoshi Zweiback, del Tempio Stephen S. Wise di Bel Air, e Gary Weisserman, preside del Liceo Ebraico Milken di Los Angeles, i quali insieme salvarono altri 15 rotoli. E fu cosi che Rav Noah Farkas, di Beth Shalom, quel mercoledì vide scendere dalla collina verso il suo tempio un gruppo di SUV e monovolume pieni di rotoli della Torah. Nel ricordare la scena, ha definito le gesta di Rav Chasen “veramente eroiche.”

“Ciò vi dimostra quanto sia importante la Torah per noi,” ha dichiarato Farkas. “Non sono solo inchiostro e pergamene. È la nostra identità, un oggetto rituale potente, meraviglioso e poetico. Ci connette tutti insieme come popolo.” Quando le fiamme hanno accerchiato la costa di Los Angeles, tre congregazioni, due riformate e una conservative, si sono unite per proteggere ciò a cui più tenevano.

Rav Zweiback e Rav Chasen hanno frequentato la stessa yeshiva e, negli anni ’90, avevano formato un gruppo musicale ebraico chiamato Ma Tovu, dal nome di una preghiera del quarto libro della Torah.

Rav Chasen ha affermato che la sua sinagoga è stata salvata dal corpo dei pompieri di Los Angeles, e ha subito pochi danni. Rav Zweiback invece ha dichiarato che la sua era molto meno minacciata dalle fiamme, ma non poteva comunque rischiare di perdere i 13 rotoli al suo interno: essi provengono da oltre 10 paesi, di cui uno anch’esso scampato alla guerra in Cecoslovacchia, uno proveniente dal Marocco e uno scritto appositamente per il suo tempio l’anno scorso.

Mercoledì mattina, Zweiback si procurò un SUV e ci mise dentro tutti i tredici rotoli. “La tangenziale 405 sembra il sentiero per Mordor,” ha detto, riferendosi al vulcano del Signore degli Anelli. Venerdì sera, egli ha invitato Rav Chasen e tutta la sua congregazione per celebrare il kiddush, e poche ore prima ha riportato la Torah nel suo tempio. “I rotoli,” ha concluso, “sono di nuovo a casa.”