di Daniele M. Regard
Si parla spesso dell’importanza della memoria storica. Si parla spesso dell’importanza di una memoria diretta degli avvenimenti, come testimonianza di un impatto forte e concreto con la storia stessa. Si parla spesso di quanto sia importante rivivere gli eventi nei racconti e nelle parole dei superstiti affinché fungano da monito per le future generazioni.
È in questo senso che Shlomo Venezia (z”l), sopravvissuto ad Auschwitz Birkenau, rappresenta a tutti gli effetti la memoria storica di noi giovani ebrei italiani.
Con grande commozione abbiamo appreso la notizia della sua scomparsa qualche giorno fa.
Shlomo ha accompagnato molti di noi in quel viaggio della memoria ad Auschwitz che ognuno, almeno una volta nella vita, dovrebbe fare; è venuto nelle scuole di molti di noi per raccontare gli orrori che in prima persona ha vissuto. In tanti abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo e di ascoltare le sue parole; ci ha raccontato la paura e l’orrore, mostrando sempre grande umanità e semplicità. Ha impresso in noi memorie personali che ci accompagneranno per tutta la vita. Sarà nostro il compito di trasmettere agli altri la sua storia affinchè nulla venga dimenticato, perché ha fatto sì che la sua memoria, oggi, sia anche la nostra.