Rino Levi: una mostra sull’architetto ebreo all’Ambasciata brasiliana a Roma

Personaggi e Storie

di Nathan Greppi
Sebbene possa sembrare un lontano ricordo, c’è stato un tempo in cui l’emigrazione italiana in America Latina era molto forte, tanto da aver influenzato radicalmente la popolazione, la cultura e lo sviluppo di paesi come l’Argentina e il Brasile. Proprio il Brasile, o meglio la sua ambasciata a Roma, ha deciso nelle ultime settimane di rendere omaggio ad un italo-brasiliano di origini ebraiche: Rino Levi, architetto che ha avuto un ruolo chiave nell’introdurre lo stile modernista nel paese.

All’Ambasciata del Brasile a Roma, e più precisamente in Galleria Cândido Portinari, gli è stata recentemente dedicata la mostra Rino Levi – “L’immagine moderna della città”, iniziata il 7 luglio e che proseguirà fino al 14 settembre.

Chi era Rino Levi

Nato a San Paolo del Brasile nel 1901, era figlio di immigrati ebrei italiani. Dopo gli studi in collegio nella sua città natale, si trasferì in Italia per studiare architettura a Milano e a Roma, dove si laureò alla Sapienza sotto la guida dell’urbanista Marcello Piacentini.

Dopo essere tornato a San Paolo, nel 1927 fondò lo studio d’architettura “Rino Levi Arquitetos Associados”. Un anno dopo, iniziò la costruzione di quella che nel 1932 divenne la sua prima opera: l’Edificio Columbus, un palazzo residenziale che si distingueva per uno stile architettonico diverso da tutto ciò che era stato fatto fino a quel momento in Brasile. Proseguì realizzando dapprima appartamenti per la comunità italiana, e poi cinema e teatri, rimanendo sempre radicato nella sua città.

Levi non ha mai dimenticato le sue radici: per conto di alcuni membri della comunità ebraica locale, negli anni ’50 realizzò l’Ospedale Israelita Albert Einstein, situato nella zona sud di San Paolo. Oggi questo ospedale è considerato uno dei più all’avanguardia di tutta l’America Latina, principalmente per la qualità dell’equipaggiamento medico e del suo personale, oltreché per il suo programma di assistenza sociale e i corsi di formazione per medici e infermieri.

Levi continuò a portare avanti il suo lavoro fino alla morte, avvenuta nel 1965 mentre era in viaggio di lavoro nella regione di Bahia assieme ad un altro architetto, Roberto Burle Marx (anch’egli di origini ebraiche).

(Foto: Diplomacia Business)