famiglia di ebrei yemeniti si riunisce dopo 15 anni

Separata per 15 anni, una famiglia ebraica dello Yemen si riunisce grazie agli Emirati Arabi

Personaggi e Storie

di Nathan Greppi
Per presentarsi come un paese all’insegna della tolleranza e della coesistenza tra fedi diverse, gli Emirati Arabi Uniti hanno recentemente aiutato una famiglia di ebrei yemeniti, rimasta separata per 15 anni, a riunirsi nel paese.

Come riporta il Times of Israel, le autorità emiratine hanno permesso agli ebrei rimasti in Yemen di viaggiare verso l’aeroporto di Abu Dhabi, dove hanno potuto rivedere dopo tanto tempo i loro parenti emigrati a Londra. Non è chiaro cosa ha tenuto separata questa famiglia per tanto tempo, ma occorre ricordare che negli ultimi tempi la situazione per gli ebrei è deteriorata in Yemen, soprattutto nel corso della guerra civile che dilania il paese e alla luce della forte intolleranza nei loro confronti da parte delle milizie sciite Houthi.

“La mia anima è rinata nel momento in cui ci siamo riuniti,” ha dichiarato un membro anziano della famiglia, mentre un altro ha detto: “Non avrei mai immaginato che ci saremmo ritrovati di nuovo dopo tutti questi anni lunghi e difficili.”

Il Ministro degli Esteri degli Emirati Abdullah bin Zayed Al Nahyan ha twittato sabato 8 agosto la notizia accompagnandola con l’hashtag #UAEHomeofHumanity. In anni recenti il paese ha investito molte risorse nel presentarsi come un paese aperto alle altre fedi, compreso l’ebraismo. Nel 2019 il governo ha annunciato la costruzione dell’Abrahamic Family House, un enorme struttura interreligiosa che ospiterà una moschea, una chiesa e una sinagoga. L’inaugurazione è prevista per il 2022.

Le stime sulla popolazione ebraica locale vanno da alcune centinaia alle 1500 persone. Da circa un decennio vi è una comunità che il governo ha sostenuto dapprima in silenzio, e più di recente in maniera esplicita, tanto che sono in corso le pratiche perché venga riconosciuta come una comunità religiosa a tutti gli effetti da parte dello stato. Nel paese è vi è anche un servizio di catering specializzato nel cibo kasher.

Gli Emirati si sono anche avvicinati a Israele negli ultimi tempi, seguendo l’esempio di altri paesi sunniti dell’area. Lo dimostra il fatto che l’ambasciatore emiratino all’ONU, Yousef al-Otaiba, abbia pubblicato il 12 giugno un editoriale sul quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth.