Standing ovation per Liliana Segre al Parlamento Ue: “Razzismo e antisemitismo sono insiti negli animi più poveri”

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di Redazione

Standing ovation al Parlamento Ue per la senatrice a vita Liliana Segre, intervenuta martedì 29 gennaio al Parlamento Europeo, a Bruxelles, in Aula in occasione del 75esimo anniversario della liberazione di Auschwitz.

“Sono qui per dare un messaggio di speranza: perché da nonna non posso che portare un messaggio di speranza per i miei nipoti veri e per quelli ideali e per i ragazzi nel mondo – ha dichiarato -. Mi è sembrato un dovere accettare questo invito per ricordare il male altrui” e per dare “un semplicissimo messaggio di nonna che io vorrei lasciare ai miei futuri nipoti ideali: spero siano in grado di fare la scelta e di essere con la loro responsabilità e la loro coscienza sempre quella farfalla che vola sopra i fili spinati” ha detto Segre, in un altro passaggio del suo discorso al Parlamento europeo, ricordando “quella bambina di Terezin che disegnò una farfalla gialla che vola sopra i fili spinati, una fantasia meravigliosa”.

“Dobbiamo combattere questo razzismo strutturale che c’è ancora. La gente mi domanda perché c’è ancora l’antisemitismo e il razzismo. Io rispondo che c’è sempre stato”, che prima “non c’era il momento politico per poter tirar fuori l’antisemitismo e il razzismo che sono insiti nell’animo dei poveri di spirito. Ma poi arrivano i momenti, i corsi e i ricorsi storici. Arrivano i momenti in cui ci si volta dall’altra parte, in cui è più facile far finta di niente, che si guarda solo il proprio cortile e si dice ‘è una cosa che non mi interessa, che non mi riguarda‘. E allora tutti quelli che approfittano di questa situazione trovano il terreno adatto per farsi avanti”, ha continuato la senatrice.

“Non è che Auschwitz quel giorno sia stata liberata. I soldati russi si trovarono di fronte uno spettacolo incredibile ai loro occhi allora. Poi diventò uno spettacolo incredibile agli occhi di chi lo volle guardare, qualcuno non lo vuole guardare ancora oggi e dice che non è vero“, ha dichiarato Segre, sopravvissuta all’Olocausto, ricordando anche con le parole di Primo Levi che “nessuno che è stato prigioniero” nel campo ” ha mai potuto dimenticare”.

Liliana Segre si rivolge a tutti, perché a produrre la Shoah “fu tutta l’Europa occupata dai nazisti”. Chiede all’Europa di vigilare, mettendo in risalto la diversità con il passato, esaltando l’Europa di oggi. “Mi sono emozionata a vedere le bandiere di tutti gli Stati affratellati”, dice. “Quelle bandiere mi hanno fatto ricordare quel desiderio di trovare una parola comune con le compagne francesi. In ungherese ho imparato la parola ‘pane’, la parola che è sinonimo di fame e sacralità di ciò che oggi viene sprecato”. “Io esisto e anche il Parlamento Europeo. Non era questo il disegno di qualcuno”.

Le reazioni commosse

Un lungo applauso del Parlamento europeo ha salutato il discorso di Liliana Segre. L’Eurocamera ha poi osservato un minuto di silenzio su richiesta del presidente David Sassoli. Molto emozionati gli europarlamenti durante il discorso di Segre, stando alle immagini diffuse dal circuito video. “Nazismo e razzismo non sono opinioni, sono crimini”, tuona il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli -. Unitevi a noi mentre ci inchiniamo davanti a tutte le vittime dell’Olocausto e assumiamo il nostro dovere di ricordare. È un onore e un dono avere tra noi la senatrice e sopravvissuta di Auschwitz Liliana Segre che ci porta la sua testimonianza”.

“Lo sterminio di 6 milioni di ebrei è il male assoluto, la barbarie peggiore che l’umanità ha potuto realizzare ad altri uomini e come tedesca avverto un senso profondo di colpa” ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen intervenendo alla plenaria. “Come tedesca sento anche un senso di responsabilità particolare perché come tedesca in Europa so che sono stati i nostri vicini a tenderci la mano e ci hanno riaccolto tra i popoli democratici – ha detto – lottiamo contro ogni forma di antisemitismi, non dimentichiamo mai”.