di Pietro Baragiola
Domenica 11 febbraio l’Allegiant Stadium di Las Vegas ha ospitato la 58esima edizione del Super Bowl, l’evento sportivo più seguito degli Stati Uniti d’America celebre per mostrare i trailer e gli spot pubblicitari più rivoluzionari dell’anno.
Tra i nuovi video protagonisti di questa serata, uno ha colpito particolarmente l’attenzione degli spettatori: lo spot dell’organizzazione no profit FCAS (Foundation to Combat Antisemitism) con protagonista l’icona dei diritti civili Clarence B. Jones.
“Questa campagna pubblicitaria ha lo scopo di invitare il pubblico a fermarsi e riflettere sullo stato del nostro Paese, opponendosi ad ogni forma di odio” ha affermato Robert Kraft, fondatore della FCAS e presidente dei New England Patriots.
Notando la crescente frattura tra la comunità ebraica e quella afroamericana (sempre più a sostegno della causa palestinese), Kraft ha deciso di riparare questo rapporto contattando personalmente Jones per invitarlo come protagonista del suo nuovo spot.
Ex avvocato e consigliere di Martin Luther King, Jones è stato il co-autore dello storico discorso I Have a Dream e si è ritenuto più che onorato di sostenere Kraft nella sua lotta contro i diversi tipi di odio.
La loro collaborazione ha portato alla registrazione di questo storico spot che, costato 7 milioni di dollari, è stato visto dagli oltre 100 milioni di spettatori collegati da tutto il mondo per assistere al match finale tra i San Francisco 49ers e i Kansas City Chiefs.
“È fondamentale che più gente possibile ascolti il nostro appello” ha dichiarato Kraft, ammettendo di essere profondamente preoccupato per l’ondata di antisemitismo che sta travolgendo l’America negli ultimi tempi. “Nonostante abbia sempre ritenuto che gli Stati Uniti siano il Paese più straordinario del mondo stiamo iniziando ad assomigliare pericolosamente alla Germania degli anni ’30. E voglio evitare che si arrivi ai ’40.”
Lo spot
“A volte penso a che discorso scriverei oggi per il mio caro amico Martin (Luther King, ndr) se fosse ancora vivo”, così inizia il nuovo spot della FCAS, portandoci nello studio dove il Dr. Clarence B. Jones cerca di scrivere un moderno I Have a Dream.
In appena 30 secondi le parole di Jones ci guidano attraverso le numerose immagini dei crimini d’odio presenti ai giorni nostri con croci infuocate, svastiche e hashtag antisemiti. Atrocità che, secondo il narratore, sono provocate dalla presenza di un singolo fattor: il silenzio. “Le persone che cambieranno il Paese sono coloro che scelgono di parlare, che rifiutano di essere semplici osservatori e sono pronti ad opporsi a queste violenze” racconta Jones mentre le immagini del video assumono sempre più una luce di speranza mostrando volontari che, senza paura, si uniscono nel cancellare scritte razziste nelle scuole e nel marciare con orgoglio a sostegno delle comunità ebraiche di tutto il mondo. “Quando ci ergiamo contro il silenzio, ci ergiamo contro ogni forma d’odio”.
Nonostante lo spot sia stato censurato dalla piattaforma X per aver mostrato tra i diversi messaggi d’odio il ripugnante hashtag #HithlerAvevaRagione, ha anche suscitato il plauso di innumerevoli membri delle comunità ebraiche e afroamericane per essere riuscito magistralmente ad unire l’antisemitismo ad altre forme di razzismo.
“Rimanere in silenzio in presenza di odio, sia esso contro gli ebrei o contro le persone di colore, ti rende complice di quell’odio” ha affermato Tara Levine, presidente della FCAS.
Anche Jones, a sua volta, è il presidente di un’associazione senza scopi di lucro: la Spill the Honey, che mira a coltivare una collaborazione afroamericano-ebraica nel mondo delle arti. “Oggi più che mai è importante che ci uniamo e parliamo. Il silenzio non è un’opzione e sono felice di aver vissuto abbastanza a lungo da poter collaborare con Robert Kraft e la FCAS per continuare a diffondere il messaggio al pubblico più ampio possibile – il Super Bowl” ha affermato Jones, orgoglioso.
#StandUpToJewishHate
Il nuovo spot rientra nella pletora di pubblicità di successo della campagna #StandUpToJewishHate, lanciata nel 2023 dalla FCAS per attirare l’attenzione sul crescente problema dell’antisemitismo in America che, recentemente, ha subito un’ulteriore impennata in seguito allo scoppio della guerra tra Israele e Hamas.
Secondo il direttore dell’FBI Christopher Wray, a partire dall’ottobre 2023 il 60% dei crimini d’odio religiosi in America sono stati rivolti unicamente contro gli ebrei. Persino la frase “uccidere gli ebrei” ha visto un aumento del 1.800% nella barra di ricerche di Google.
Sin dalla sua fondazione nel 2019 la FCAS ha investito oltre 20 milioni di dollari nella lotta all’antisemitismo attraverso campagne di sensibilizzazione, conversazioni con celebrità, e distribuendo le note spille blu per coinvolgere più persone possibili ad esprimere la propria solidarietà verso le comunità ebraiche.
Gli spot pubblicitari sono una delle più recenti iniziative della fondazione che ha ideato numerosi video dall’impatto emotivo talmente grande da continuare a far parlare di sé per diversi mesi.
Uno degli spot più coinvolgenti mostra una madre che cerca di portare a scuola la figlia senza farle vedere che la porta del loro garage è stata imbrattata dalla scritta “Niente Ebrei”. Al loro ritorno a casa, però, le due protagoniste scoprono una gradita sorpresa: il vicino ha approfittato della loro assenza per riverniciare interamente l’intera facciata del garage, cancellando l’odiosa scritta.
Amore per il prossimo e sostegno reciproco: sono questi i valori cardine che la FCAS cerca di diffondere al pubblico americano.
Un altro spot, girato in una sinagoga di Toronto, racconta la storia vera di una chiesa del Massachusetts che ha accolto i partecipanti a un servizio di Bar Mitzvah quando la sinagoga vicina è stata evacuata per via di un allarme bomba.
Tutti questi video sono stati distribuiti su diverse reti televisive anche durante altre partite della NFL, ma Kraft ha detto che il nuovo spot mostrato durante il Super Bowl rappresenta la più grande opportunità ottenuta finora dalla sua organizzazione per raggiungere gli americani di tutto il Paese. “Quello che faremo dopo questo spot è costruire nuovi ponti tra le diverse comunità per permettere alle persone di ogni provenienza, colore, sesso e religione di vivere liberamente, guardando con positività e speranza il proprio futuro”.
- Leggi anche: Nuova emoji, un quadrato blu contro l’antisemitismo