“Ti torturano finché non crolli e dici quello che vogliono sentire”: l’IDF mostra i video delle torture perpetrate da Hamas sui civili palestinesi

Personaggi e Storie

di Pietro Baragiola
Domenica 10 novembre il tabloid britannico Daily Mail ha pubblicato un rapporto che dichiara che le Forze di Difesa Israeliane hanno scoperto numerosi filmati, ripresi da telecamere di sorveglianza a circuito chiuso, che ritraggono i terroristi di Hamas mentre interrogano e torturano i civili palestinesi.

I video sono stati trovati in un computer sequestrato durante un raid dell’IDF all’interno di una struttura del campo profughi di Jabalya, a nord di Gaza, e mostrano prigionieri incappucciati, incatenati e sottoposti a varie forme di tortura davanti agli sguardi disinvolti dei loro carcerieri.

“L’IDF ha trovato queste immagini a marzo e ci sono voluti mesi per esaminarle tutte” ha dichiarato un ex ufficiale dei servizi segreti israeliani, identificato solo come Guy C. dal Daily Mail. Secondo le sue testimonianze, questi video contengono migliaia di ore di materiale raccolto tra il 2018 e il 2020 e l’IDF ha raggruppato il tutto in un unico filmato di 45 minuti.

Il contenuto delle riprese

Le registrazioni inquadrano l’interno di una struttura militare nel nord di Gaza e ritraggono scene davvero inquietanti in cui i civili vengono legati, picchiati e costretti a tenere gli arti in posizioni innaturali.

Una sequenza di immagini mostra alcuni prigionieri incatenati per i piedi al soffitto con dei sacchi in testa, mentre i terroristi di Hamas, armati di bastoni, picchiano con violenza le loro piante dei piedi.

Altri spezzoni riprendono alcuni carcerieri che parlano tranquillamente tra loro mentre un prigioniero fatica a restare in equilibrio con un sacco sul viso e con entrambe le mani e una gamba incatenate al soffitto.

“Questi video mostrano nei dettagli i metodi brutali di Hamas per interrogare i civili, violando completamente i loro diritti umani” ha affermato Guy C.

Secondo il Daily Mail, sono tantissimi i civili innocenti della Striscia di Gaza che vengono costantemente catturati e torturati da Hamas perché accusati ingiustamente di collaborare con Israele.

Hamza Al-Hawidi, un contabile di 27 anni liberato da Gaza, ha raccontato al quotidiano britannico la sua esperienza, dopo essere stato arrestato dai terroristi solo per aver partecipato ad una protesta anti-Hamas.

“Ti torturano finché non crolli e dici quello che vogliono sentire” ha affermato Al-Hawidi, spiegando di aver assistito a forme estreme di crudeltà, tra cui un prigioniero che ha subito scosse elettriche ed un altro sottoposto a violenze fisiche tre volte a settimana nell’arco di tre anni. “Sentivo continuamente gli altri manifestanti che gridavano dal dolore nelle stanze accanto alla mia.”

Al-Hawidi, che è stato detenuto durante il periodo coperto dai filmati (anche se non si sa ancora se è presente in qualcuno di essi), è stato rilasciato solo dopo che la sua famiglia ha pagato per la sua libertà.

“Oggi c’è un odio crescente verso Hamas, ma poiché l’organizzazione controlla i media e la gente ha paura, nessuno ne parla” ha detto Al-Hawidi che, una volta lasciata Gaza, si è trasferito in Europa. “La gente fuori da Gaza chiama Hamas ‘combattente per la libertà’ mentre invece sta uccidendo palestinesi innocenti. Queste persone devono capire che Hamas tiene in ostaggio l’intera popolazione di Gaza.”

ATTENZIONE IMMAGINI SENSIBILI!!!

La violazione dei diritti umani

Sono ormai diversi anni che Hamas è stato accusato di violazione dei diritti umani. L’organizzazione Amnesty International ha persino pubblicato un rapporto di 44 pagine che evidenzia una campagna di rapimenti, torture e uccisioni perpetrate dai terroristi di Hamas dal 2014 ad oggi.

Ciononostante, non sono in molti a farsi avanti perché, come rilevato dalla Watch Lobby delle Nazioni Unite nel 2022, gli attivisti per i diritti umani, le donne, le persone LGBTQ e gli oppositori politici vengono regolarmente presi di mira e, una volta catturati, sono soggetti a punizioni brutali da parte dell’organizzazione terrorista.

“La tortura estrema è sempre stata una componente fondamentale della strategia di governo di Hamas per garantire la deterrenza e instillare paura in coloro che parlano contro l’organizzazione” ha affermato al Daily Mail il palestinese Ahmed Fouad Alkhatib, collaboratore del Atlantic Council degli Stati Uniti.

“Tra le tattiche principali di Hamas c’è quella di fondere la plastica sulla pelle dei prigionieri, fulminarli sui tralicci dell’elettricità o trascinarli con una catena legata ad un veicolo fino alla loro morte” ha affermato Guy C, citando tra i principali esempi di disumanità l’ex leader di Hamas, Yahya Sinwar. “Sinwar era ossessionato dalla ricerca di collaborazionisti e, per anni, ha tenuto in ostaggio migliaia di persone contro la loro volontà, reputazione che gli è valsa il soprannome di ‘Macellaio di Khan Younis’”.

Sinwar è stato ucciso il mese scorso da un raid dell’IDF che ha posto fine al suo regno di terrore, ma restano 101 ostaggi israeliani prigionieri a Gaza e la loro sorte è ancora incerta.