Keir Starmer, nuovo leader del Labour Party

Uk, partito laburista: Starmer, il successore di Corbyn vicino alle comunità ebraiche e sionista

Personaggi e Storie

di Nathan Greppi
Sabato 4 aprile il capo dei laburisti inglesi, Jeremy Corbyn, è stato sostituito a seguito delle elezioni interne che hanno visto la nomina di Keir Starmer a nuovo leader del partito. Le elezioni per il nuovo leader erano già state annunciate a gennaio dopo la sconfitta alle elezioni del 12 dicembre 2019.

Secondo il Times of Israel Starmer, 57 anni e già deputato dal 2015, è stato eletto con il 56,2% dei voti dagli iscritti al partito, contro il 27,6% di Rebecca Long-Bailey, la candidata più vicina a Corbyn, e il 16,2% di Lisa Nandy.

Nel corso del suo discorso per la vittoria, Starmer ha dichiarato: “Condurrò questo grande partito in una nuova era, con fiducia e speranza, così quando verrà il momento potremo di nuovo servire il nostro paese al governo.” Ha aggiunto che la priorità al momento è di collaborare con il governo conservatore di Boris Johnson per affrontare insieme la minaccia del coronavirus.

Starmer si è anche scusato pubblicamente con le comunità ebraiche britanniche per gli scandali legati all’antisemitismo che, sotto la guida di Corbyn, ha proliferato tra le file del partito. “A nome del Partito Laburista, mi dispiace… Ho visto il dolore che (l’antisemitismo) ha arrecato a così tante comunità ebraiche. Estirperò questo veleno dalle radici e lo giudicherò un successo solo con il ritorno dei nostri membri ebrei e di coloro che sentivano di non poterci più sostenere.”

La moglie di Starmer, Victoria Alexander, è di origini ebraiche e ha parenti a Tel Aviv. Starmer ha febbraio aveva parlato in merito alla rivista inglese Jewish News: “Mia moglie viene da una famiglia ebraica. Suo padre è ebreo, la sua famiglia emigrò dalla Polonia. La famiglia estesa vive in Israele.” Sebbene non ci sia mai stato, Starmer ha detto che “siamo regolarmente in contatto con loro, e abbiamo pianificato varie visite, in pratica per portarci i nostri figli per la prima volta.” Ha aggiunto che in diverse occasioni ha partecipato alle cene di Shabbat con i parenti della moglie, oltre a recarsi in varie sinagoghe di Londra per i loro matrimoni e bar mitzvah.

Sempre parlando a Jewish News, Starmer disse: “Io sostengo il sionismo. Io sono assolutamente a favore del diritto d’Israele a esistere come paese. La mia unica preoccupazione è che il sionismo può significare cose leggermente diverse per persone diverse, e in parte è stato strumentalizzato.” Parlando invece con il Jewish Chronicle, ha dichiarato: “Se la definizione di ‘sionista’ indica qualcuno che crede nello Stato d’Israele, in quel senso sono sionista.”

Nonostante queste sue dichiarazioni, sono emerse alcuni dubbi sulla sua vicinanza al mondo ebraico: alcuni lo hanno accusato di non aver fatto niente di concreto per combattere l’antisemitismo nel Labour quando era membro del governo-ombra di Corbyn. C’è stato anche chi lo ha persino accusato di aver nascosto i suoi legami col mondo ebraico per non compromettersi la carriera politica: lo stesso giorno della sua elezione, il Daily Mail ha riportato alcune vecchie affermazioni di Rav David Goldberg, rabbino londinese deceduto l’anno scorso: un amico di Rav Goldberg avrebbe detto al Mail che questi era “veramente deluso da Keir Starmer. Soprattutto in quanto sua moglie e i figli frequentano la mia sinagoga. È la loro comunità ad essere minacciata e nonostante ciò ha fatto così poco al riguardo. È patetico.”