di Ilaria Ester Ramazzotti
Erano stati messi all’asta lo scorso mese di agosto, per essere venduti a privati acquirenti. Si tratta di documenti di valore storico, fra cui certificati di nascita, di morte e di matrimonio che parlano della vita di comunità ebraiche vissute in Ungheria dall’ottocento agli anni della seconda guerra mondiale e della Shoah. A seguito di alcune proteste e dell’intervento del Museo e Archivio ebraico ungherese e della Biblioteca nazionale d’Israele, saranno archiviati e consultabili dal pubblico, anche online. Tolti dall’asta, sono infatti stati comprati e acquisiti dalle due istituzioni. La notizia è stata riportata dal Jerusalem Post.
“Siamo convinti che i documenti appartenenti al patrimonio di comunità ebraiche detenuti da privati debbano in definitiva essere conservati in archivi e biblioteche pubbliche”. Lo si legge in un comunicato del Museo e Archivio ebraico ungherese, che aggiunge: “La vendita o la donazione a istituzioni pubbliche è sempre la soluzione ideale. Solo gli archivi professionali, con una buona attività digitale e con la passione per la conservazione del patrimonio ebraico, possono occuparsi adeguatamente di questi documenti. Incoraggiamo tutti coloro che detengono simili manoscritti a contattare la Biblioteca nazionale d’Israele, il Museo e Archivio ebraico ungherese o ad altri archivi ufficiali per prendere accordi”.