di Redazione
Pubblichiamo una bella lettera scritta da un giovane del movimento Hashomer Hatzair in Francia sull’antisemitismo nel paese: un appello accorato ai concittadini e coetanei a non essere indifferenti e a combattere contro le forze che vogliono distruggere i valori della Francia.
Lettera aperta dell’Hashomer Hatzair di Francia
Signore Presidente della Repubblica,
cari compatrioti, voi che credete così intensamente nei valori della Repubblica,
cara gioventù, che hai nelle mani il futuro della Repubblica,
In questi ultimi anni, e soprattutto in queste ultime settimane, l’antisemitismo è rinato dalle sue ceneri in Francia. Ilan Halimi nel 2006, torturato perché ebreo; l’assassinio alla scuola Ozar Hatorah nel 2012, e dei bambini uccisi vigliaccamente, perché ebrei; l’attentato dell’Hyper Cacher nel 2015, quattro persone uccise mentre facevano la spesa per Shabbat, perché ebree; Mireille Knoll, sopravvissuta alla Shoah e pugnalata in casa sua nel 2018, perché ebrea.
Questa settimana ancora la vetrina di un negozio Bagelstein è stata vandalizzata con la scritta « juden ». Delle svastiche sono state scritte sul viso di Simone Veil, l’ex ministro sopravvissuto alla Shoah. Questo sabato Alain Finkielkraut è stato vittima di un attacco scioccante durante una manifestazione, umiliato e insultato pubblicamente perché sionista ed ebreo.
«Il mondo non sarà distrutto da chi commette il male, ma da chi lo guarda senza fare niente». Albert Einstein aveva ragione, troppe persone guardano senza fare niente, troppe persone aspettano che si reagisca al loro posto, troppe persone si rifugiano in un conforto illusorio, allo stesso tempo decolpevolizzante e rassicurante secondo cui l’antisemitismo appartiene al passato. Ed ecco che i fondamenti della nostra Repubblica si alterano progressivamente.
Prima di tutto, no: l’antisemitismo non è solo il problema dei nostri nonni, è anche il nostro, sarà quello dei nostri figli e dei nostri nipoti fintanto che durerà questo slancio di passività. D’atra parte, no: l’antisemitismo non è solo un problema degli ebrei, dal momento che il motto della Repubblica Francese è il seguente: Liberté, Egalité, Fraternité.
Accettare l’antisemitismo o altre forme di razzismo significa dimenticare la fraternità, disprezzare il motto della Francia, rifiutare la Repubblica. Vergogna a tutti cittadini francesi che guardano, con disinteresse, il loro Paese ritornare ai suoi tempi più bui…. Forse i francesi hanno la memoria corta?
Noi giovani dell’Hashomer Hatzair non vogliamo più partecipare a questo disprezzo collettivo dei magnifici valori che hanno costruito la Repubblica Francese, perché amiamo la Francia. Non la abbandoneremo all’odio razziale, non abbandoneremo la Francia ai pregiudizi, non l’abbandoneremo neanche a “chi guarda senza fare niente”. L’Hashomer Hatzair non vuole più subire l’intolleranza, e lancia un appello ai cittadini francesi, e più in particolare alla gioventù francese, che sembra essere addormentata. Perché la storia ci ha provato che la gioventù francese era una forza sonnecchiante che si risvegliava nelle fasi più acute di perversione della società, per prendere le redini della sua rinascita.
Nel maggio del 1968, stanchi dell’oppressione, i giovani diventarono padroni della propria emancipazione. Ancora prima, durante l’occupazione nazista la gioventù dell’Affiche Rouge, guidata da Manouchian, prendeva la guida della lotta armata contro i nazisti, nutrita dall’amore per la libertà. Il più giovane di questi combattenti dell’odio, fucilato il 21 febbraio del 1944, era Wolf Wajsbrot, di diciassette anni…
Noi giovani dell’Hashomer Hatzaïr siamo spaventati da questa inerzia dei giovani. Ma cosa è successo ai giovani assetati di giustizia e libertà, pronti a sollevarsi quando gli ideali sono minacciati? Come può la gioventù francese, che fu un tempo la più ribelle, la più preoccupata per il futuro della condizione umana, restare passiva davanti alla rinascita così forte dell’antisemitismo?
Cari giovani, tornate a sognare un mondo senza razzismo, un mondo senza violenza, in cui l’amore e la libertà schiacciano l’odio verso l’altro, tornate a sognare un mondo migliore. Wajsbrot aveva solo 17 anni e in nessun momento la sua giovane età fu un freno alle sue azioni. Eliminare dei nazisti non è una questione di età, quando i fondamenti della Repubblica sono minacciati.
Allora cari concittadini, ebrei o non ebrei, giovani o più anziani, non abbassate le braccia. Non guardate più senza fare niente. Non lasciate la terra dei diritti dell’uomo nutrire questi affamati di odio. Sollevate il velo dall’emergenza di un nuovo antisemitismo crescente, che spaventa gli ebrei di Francia e onorate i Manouchian, i Moulin, i Wasjbrot, martiri della lotta contro l’abbandono della Francia al trionfo del fanatismo.
Cari concittadini, associazioni non lucrative, movimenti e patititi politici, movimenti giovanili impegnati, unitevi all’Hashomer Hatzair in questa lotta. Facciamo rivivere insieme l’antirazzismo francese: come ogni idea i cui fondamenti sono febbrili, il razzismo e l’antisemitismo sono perfettamente vincibili. Cari concittadini, combattiamoli con ferocia, e i brutti giorni finiranno.
Un giovane di 17 anni, educatore dell’Hashomer Hatzair Francia