di Sofia Tranchina
Nelle documentazioni del 7 ottobre risultano alcune preoccupanti coincidenze. Si è ingrandito così il dubbio che alcuni dei fotogiornalisti fossero stati avvisati in anticipo dell’imminente attacco, e che abbiano deciso di tacere il pericolo agli organi di sicurezza per riservarsi il vantaggio mediatico.
Israele
Un mese dopo, la ferita è ancora aperta
di Anna Balestrieri
È trascorso un mese esatto dal barbaro attacco di Hamas. All’alba del 7 ottobre, quando il paese si preparava a festeggiare la fine della festività di Sukkot con Simchat Torah, tra 2.500 e 3.000 terroristi armati hanno simultaneamente invaso il territorio israeliano al confine con la striscia di Gaza.
Apertura in sordina per la nuova Biblioteca Nazionale di Israele a Gerusalemme
di Anna Balestrieri
Il nuovo edificio di 46.000 metri quadrati è situato nel quartiere dei musei di Gerusalemme. Progettato per assomigliare a un libro aperto dallo studio di architettura svizzero Herzog & de Meuron, è costato 860 milioni di shekel (225 milioni di dollari). Sarà casa per oltre quattro milioni di libri, giornali storici, fotografie, collezioni personali e vari manufatti.
Ghazi Hamad (Hamas): “Ripeteremo il 7 ottobre fino a quando Israele non sarà annientato”
di Redazione
Ghazi Hamad ha aggiunto nell’intervista alla LBC che “Israele non ha posto nella nostra terra. Dobbiamo rimuovere il Paese perché costituisce una catastrofe militare, politica e per la sicurezza”.
Un unico popolo, tanta solidarietà: gli israeliani si uniscono nella tragedia
di Ilaria Myr
Mentre gli israeliani seppelliscono i propri morti e aspettano notizie sugli ostaggi e cresce l’orrore per i dettagli che man mano emergono sulle brutalità commesse dai terroristi il 7 ottobre riscalda il cuore leggere e ascoltare le infinite storie di solidarietà fra israeliani che da nord a sud si prodigano per aiutare i propri concittadini.
7 ottobre 2023: una mappa interattiva ricostruisce la geografia dei massacri
di Redazione
Navigando sulla mappa, si può ‘entrare’ in ognuna delle località colpite e sapere i numeri e i nomi delle persone prese in ostaggio o uccise dai terroristi. Ad oggi il bilancio del massacro è di più di 1400 morti, 239 ostaggi, 40 dispersi più di 5350 feriti: fra i morti e gli ostaggi ci sono anche cittadini di altre 39 nazioni.
Tensione in aumento in Israele. Poliziotto ferito in un attentato a Gerusalemme
di Anna Balestrieri
Un agente di polizia israeliano è stato accoltellato e gravemente ferito a Gerusalemme Est. L’aggressione è avvenuta vicino alla stazione della metropolitana leggera Shivtei Yisrael a Gerusalemme. La polizia ha riferito che l’aggressore è stato colpito da colpi di arma da fuoco dopo un inseguimento. L’agente di polizia è stato portato all’ospedale Sha’are Zedek.
Israele: più di 200.000 gli sfollati da nord e sud
di Redazione
La maggior parte dei quali è stata ricollocata in alberghi e pensioni a spese dello Stato, secondo i dati diffusi dall’Autorità nazionale di emergenza (NAEA). Probabilmente durerà fino alla fine dell’anno. Stanziato anche budget per la ricostruzione delle zone distrutte.
Nili: la nuova unità speciale per combattere Hamas. Un’organizzazione che cambiò il corso della Prima guerra mondiale
di Redazione
In questi giorni, le cronache di guerra parlano di un neo gruppo altamente specializzato in Israele, formato da membri selezionati dei due servizi segreti Shin Bet e Mossad, per stanare e colpire capi, miliziani e fiancheggiatori della Brigata Nukhba, reparto d’élite di Hamas responsabile dei massacri del 7 ottobre.
Le startup israeliane resistono nonostante un quinto dei dipendenti sia stato richiamato tra i riservisti
di Francesco Paolo La Bionda
Secondo Avi Hasson, CEO di Start-Up Nation Central, molte di queste startup “stanno modificando le loro strategie aziendali, esplorando soluzioni di finanziamento alternative come il crowdfunding o le partnership strategiche, e alcune stanno riconvertendo le loro tecnologie per affrontare le sfide immediate legate alla sicurezza, alla comunicazione e alla salute derivanti dalla situazione”.
Ancora bufera dopo le dichiarazioni di Guterres. Israele nega i visti ai funzionari ONU
di Redazione
È ancora bufera dopo le parole di Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di martedì 24 ottobre. Dichiarazioni che non sono affatto piaciute a Israele che ha preso contromisure vietando i visti ai rappresentanti delle Nazioni Unite.
«Abbiamo cominciato a correre, i terroristi ci inseguivano»
di David Zebuloni
La testimonianza inedita di Sagi Gabay, sopravvissuto alla strage del Nova Festival: «Questa strage passerà alla storia. E io sto realizzando solo ora di averla vissuta in prima persona».