di Redazione
Secondo quanto riportato da Channel 12, dopo le prime cure presso il centro medico Sheba di Tel Hashomer, Amedi ha subito un lungo e delicato intervento chirurgico d’urgenza. Non sarebbe più in pericolo di vita.
Israele
Da Israele, una nuova iniziativa per bambini, fra cultura, gioco e resilienza
di Roberto Zadik
Realizzata dalla Libreria Nazionale di Israele, viaggia per tutto il Paese “connettendo” le famiglie dei centri più isolati con il resto della nazione. A prima vista sembra “un gioco da bambini” ma si tratta di un progetto importante.
Tu chiamale, se vuoi… emozioni… israeliane
di Yoram Ortona
L’arrivo a Tel Aviv questa volta è del tutto diverso dai soliti che effettuiamo ormai da diversi anni. La discesa che porta verso il controllo passaporti dell’aeroporto Ben Gurion è scandita dalle foto degli ostaggi nelle mani dell’organizzazione criminale terroristica palestinese di Hamas.
7 ottobre – 7 gennaio: bilancio di tre mesi di conflitto
di Anna Balestrieri
Le perdite da parte israeliana ammontano a circa 1.200 persone. Dall’inizio dell’operazione di terra sono 176 i soldati che hanno perso la vita nel confronto con l’organizzazione terroristica. Il numero di ostaggi che si crede essere tuttora nelle mani di Hamas è di 136. Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, almeno 22.722 palestinesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano dall’inizio della guerra.
Riforma giudiziaria: la Corte Suprema Israeliana abroga il decreto governativo sul principio di “ragionevolezza”
di Giovanni Panzeri
Nel corso di una seduta plenaria la Corte Suprema di Israele ha votato per abrogare il decreto sul principio di “ragionevolezza” emanato lo scorso luglio dal governo dello Stato ebraico. Un emendamento alle leggi fondamentali di Israele fortemente voluto dal primo ministro Netanyahu.
Israele, si torna nei campus, fra tensioni e paura
di Anna Balestrieri
Dagli eventi del “Sabato Nero” del 7 ottobre circa un centinaio di studenti israeliani, principalmente arabi, sono stati sospesi dagli studi a causa di presunte simpatie per Hamas.
«Memoria? Israele e Diaspora sono, oggi più che mai, una cosa sola»
di David Zebuloni
Un algoritmo ha calcolato che compare un contenuto antisemita ogni 80 secondi sul web. Siamo di nuovo davanti alla negazione del diritto a esistere? Sì. “Il parallelismo con la Shoah è comprensibile, ma sbagliato. Non ci sarà più un’altra Shoah. Per fortuna ora abbiamo uno Stato e un esercito”. Parla Dina Porat, la grande storica dello Yad Vashem.
130 ostaggi ancora a Gaza: la protesta delle famiglie
dalla nostra inviata Sofia Tranchina
I genitori degli ostaggi, i fratelli, gli amanti, gli amici, i figli, i nipoti e chiunque percepisca l’urgenza della causa, si radunano sabato 30 gennaio davanti alla base militare di Tel Aviv con una sola richiesta per il governo Netanyahu e il Gabinetto di Guerra: che la liberazione degli ostaggi sia una priorità assoluta.
Volontario Sar El: cronaca di un’esperienza
di Davide Yosef Cucciati
Nei giorni successivi al pogrom del 7 ottobre, ho maturato la decisione di recarmi in Israele nel tentativo di pervenire a una sintesi tra pensiero e azione. La mia attenzione si è rivolta al mondo del volontariato, più in particolare a Sar El.
Il direttore di un ospedale di Gaza ammette: “Hamas lo usa come struttura militare”
di Redazione
Nei filmati pubblicati martedì dallo Shin Bet e dalle Forze di difesa israeliane, si vede il direttore dell’ospedale Ahmed Kahlot dire a un interrogatore israeliano che Hamas ha uffici all’interno dell’ospedale e lo usa come base per attività operative.
Jihad Islamica e Hamas divulgano due nuovi video con ostaggi. Israele: “guerra psicologica atroce”
di Redazione
Si tratta di Chaim Peri, 79 anni, Amiram Cooper, 84 anni, e Yoram Metzger, 80, del kibbutz Nir Oz. “Hanno bisogno di cure, non stanno bene”, lamentano i parenti. Mentre proseguono le trattative con il Qatar per arrivare a un accordo con Hamas per la liberazione degli ostaggi.
Israele: il 69% della popolazione vuole andare al voto dopo la fine della guerra
di Redazione
Questo è quanto emerge da un sondaggio pubblicato dall’Israel Democracy Institute. Tra questi, il 51% si definiscono elettori di destra, l’85% centristi e la quasi totalità degli elettori di sinistra. E il 64% crede che il governo non abbia alcuna strategia per il dopo guerra.