Mordechai Kedar (foto Wikidata)

«Molti israeliani che un tempo erano favorevoli alla creazione di uno Stato palestinese, dopo il 7 ottobre non ci credono più». Intervista a Mordechai Kedar

Israele

di Nathan Greppi
Docente presso il Dipartimento di Arabistica dell’Università Bar-Ilan, che ha servito per 25 anni nell’Aman, l’intelligence militare israeliana, raggiungendo il grado di tenente colonnello, ha teorizzato una “Soluzione a otto Stati”, che prevede la suddivisione dei territori sotto il controllo palestinese in otto emirati, ognuno indipendente dagli altri.

L’attacco iraniano contro Israele: il commento di Gabriele Segre

Israele

di Redazione
Questa mattina – nel corso della trasmissione su Omnibus a commento del clamoroso attacco dell’Iran a Israele con 300 missili e droni quasi tutti intercettati dalle forze armate israeliane addirittura fuori dal territorio israeliano, sono intervenuti diversi ospiti tra cui Gabriele Segre, esperto di temi di identità e convivenza nonché direttore della Vittorio Dan Segre Foundation

Così i terroristi manipolano le narrazioni mediatiche per i loro fini. Parla un portavoce della Jihad islamica

Israele

di Redazione
Il terrorista ha fornito dettagli su come è stata orchestrata e divulgata la menzogna dell’attacco israeliano all’ospedale Ahly Al-Arabi Baptist Hospital . Riguardo alle immagini fuorvianti provenienti dalla Striscia di Gaza, che ritraggono bambini e adulti feriti, ha dichiarato: «Abbiamo notato un particolare interesse nello sfruttare una certa narrazione e lo abbiamo implementato. Anche se la storia è falsa, viene promossa».

 

Il capo dell’IDF si scusa per il tragico incidente che ha coinvolto gli operatori umanitari di WCK a Gaza

Israele

di Redazione
Tra i lavoratori uccisi c’erano cittadini dall’Australia, Polonia, Gran Bretagna, un cittadino con doppia nazionalità statunitense e canadese e dipendenti palestinesi locali. Le tre auto che sono state colpite stavano facendo ritorno dal confine con l’Egitto, in un viaggio che sarebbe stato coordinato con l’IDF, dopo aver scaricato 100 tonnellate di aiuto umanitari nelle città di Deir al-Balah.

A quasi sei mesi dal rapimento di Hamas, le famiglie degli ostaggi non si arrendono

Israele
GERUSALEMME- dalla nostra inviata Anna Balestrieri 
Un blocco compatto di manifestanti si è radunato martedì 2 aprile a Gerusalemme in via Ruppin accanto alla Knesset per domandare con forza che l’attenzione dell’opinione pubblica e del governo torni sui 136 ostaggi ancora nelle mani di Hamas, “sepolti vivi nei tunnel di Hamas”. Al centro delle polemiche, la pausa della Knesset per le vacanze di Pesach.

Davanti alla Knesset in migliaia chiedono elezioni anticipate e azioni per liberare gli ostaggi. Ricominciano le proteste

Israele

dalla nostra inviata a Gerusalemme Anna Balestrieri
La protesta mirava anche ad annullare la prossima vacanza programmata del Parlamento, della durata di circa un mese, fino a che non sia stata risolta la questione degli ostaggi. La manifestazione è stata accompagnata da scontri tra manifestanti anti-governativi e residenti ultra-ortodossi a Mea Shearim, a causa della proposta di legge per l’esonero degli studenti di yeshiva dalla leva obbligatoria.

L’ambito Genesis Prize sarà assegnato alle organizzazioni a sostegno degli israeliani rapiti da Hamas

Israele

di David Fiorentini
Quest’anno, riconoscendo gli sforzi di coloro che in seguito al massacro del 7 ottobre si sono impegnati per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prigionia dei cittadini israeliani a Gaza, la Genesis Prize Foundation fornirà dei finanziamenti fondamentali per sostenere le cure mediche fisiche e psicologiche per gli ostaggi rilasciati e le loro famiglie.

Attentato terroristico nella West Bank: uccisi due israeliani

Israele

di Michael Soncin
È successo un paio d’ore fa. Due israeliani sono stati assassinati durante una sparatoria, nei pressi della cittadina di Eli nella West Bank, in una stazione di servizio. La notizia è stata confermata da un annuncio delle Forze di Difesa Israeliane.