di Anna Lesnevskaya
Da 30 anni rabbino capo di Mosca, è volato in Ungheria con la moglie due settimane dopo l’inizio dell’invasione russa in Ucraina per poi viaggiare attraverso l’Europa dell’Est aiutando i rifugiati ucraini e giungendo infine a Gerusalemme dove all’epoca era ricoverato suo padre
Attualità e news
L’Iran potrebbe colpire i turisti israeliani per vendetta
di Paolo Castellano
Lo Stato d’Israele potrebbe inviare avvisi di viaggio ai turisti israeliani che stanno preparando le valigie per godersi un soggiorno estivo all’estero. Dopo aver diramato un’allerta a chi si stava recando in Turchia, lo Stato ebraico teme che i propri cittadini possano finire nel mirino di Teheran come atto di vendetta contro Israele per i recenti omicidi di alti funzionari iraniani.
Antisemitismo a Brooklyn, incriminato 18enne che aveva aggredito ebreo chassidico
di Paolo Castellano
Logan Jones, un 18enne americano, è stato incriminato per molestie, minacce e lesioni nei confronti di un ebreo ultraortodosso. La vittima si stava recando in una sinagoga di Williamsburg, nel distretto di Brooklyn, quando un gruppo di individui l’ha colpita con calci e pugni.
Antisemitismo a destra a sinistra, un seminario al Memoriale della Shoah
di Nathan Greppi
Un workshop tenutosi nell’Auditorium del Memoriale della Shoah intitolato Modern European antisemitism on the left and on the right. Il seminario ha visto la partecipazione di accademici e ricercatori giunti a Milano dall’estero.
La vera Al Aqsa non è a Gerusalemme
di Paolo Castellano
La conduttrice e giornalista siriana Maggie Khozam ha ospitato nel suo programma online un religioso musulmano, Mustafà Rashid. L’imam ha affermato che la Moschea di Al Aqsa non si troverebbe a Gerusalemme ma a Jaarana in Arabia Saudita.
Temple Mount o la “pietra dello scandalo”. Patriarchi, profeti e califfi: quali i termini di un millenario casus belli?
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Se non è vero che la storia sia sempre e comunque la voce dell’oggettività è senz’altro plausibile che essa, quando non viene immediatamente piegata alle ragioni dell’ideologia, possa costituire lo strumento attraverso il quale si dà una lettura critica (e quindi costruttiva) alle fonti del passato.
La recente ondata di attentati vuole riaccendere i riflettori sul Medio Oriente, ma l’Occidente resta insensibile alle vittime israeliane
di Paolo Salom
[Voci dal lontano occidente] Gli attentati in Israele continuano. Hamas, da Gaza, glorifica gli “eroi” che compiono atti crudeli e insensati, uccidendo persone inermi a caso. Perché questa violenza? Perché (di nuovo) adesso? I motivi possono essere vari e non tutti immediatamente comprensibili
Macron, Le Pen e Zemmour: come ha votato la Francia ebraica?
di Ilaria Myr
Una destra rafforzata. Macron rieletto ma con la perdita secca di milioni di voti dalla scorsa tornata. E la Francia ebraica? Come si è espressa? «Chi pensa che esista un “voto ebraico” in Francia si sbaglia. I cittadini ebrei si posizionano, in maniera generale, esattamente come gli altri cittadini», ha dichiarato Elie Korchia
Tra i crociati e il sultano: gli ebrei tra alterne fortune
di Vittorio Robiati Bendaud
Il Monte del Tempio: la prospettiva teologica. Per inquadrare le controversie teologico-politiche sul Monte del Tempio consideriamo alcune strutture della teologia della sostituzione, elaborata dal cristianesimo contro l’ebraismo, e poi ripresa dall’islàm che, a suo modo, la rivolse contro ebrei e cristiani.
Har-haBayit, al Haram al-sharif, Monte del Tempio… Tutti alla ricerca di una sacralità condivisa
di Avi Shalom, da Gerusalemme
I recenti disordini sulla Spianata delle Moschee. Quattromila fedeli ortodossi che a Pesach vi sono saliti per pregare. Le bandiere di Hamas che sventolano. E poi la pioggia di sassi lanciata dall’alto su chi prega al Kotel. Quella del Monte del Tempio è da sempre una questione incandescente e complessa.
Israele-Emirati Arabi Uniti, firmato storico accordo di libero scambio
di Paolo Castellano
Sul finire di maggio, Israele ha firmato uno storico accordo di libero scambio con gli Emirati Arabi Uniti. L’annuncio è arrivato il 30 maggio quando il ministro israeliano dell’Economia Orna Barbivai ha siglato il trattato con la sua controparte emiratina. È la prima volta che lo Stato ebraico firma un accordo di libero scambio con uno Stato arabo.
La rinascita di Israele dopo la Guerra dei Sei giorni
di Paolo Castellano
Dal 5 al 10 giugno del 1967 Israele ha combattuto la Guerra dei Sei Giorni. Seppur tragico per le perdite umane, questo avvenimento ha trasformato la società e rivoluzionato gli orizzonti del neonato Stato ebraico.