di Angelica Edna Calò Livnè
(da Shalom) A voi che siete occupati a firmare le petizioni contro Israele
Siamo in strada, in tutti gli incroci di Israele, con le bandiere, i palloncini arancioni, le immagini di Batman e il cuore frantumato, a dare l’ultimo saluto a Shiri, Ariel e Kfir Bibas e, con loro, a 55 ragazzini al di sotto dei 17 anni ormai dimenticati, bruciati, strangolati, decapitati e massacrati il 7 ottobre.
Attualità e news
Le Università sono ancora uno spazio sicuro? Un evento in Regione Lombardia
di Nathan Greppi
Molto sentito per il tema affrontato, è stato l’evento tenutosi mercoledì 26 febbraio presso la sede di Palazzo Pirelli della Regione Lombardia, dal titolo Lo spirito critico e la ricerca della verità. Le Università sono ancora uno spazio sicuro?. Organizzato dall’ADEI-Wizo (sezione di Milano) e dall’Associazione Setteottobre, l’incontro è stato moderato dalla scrittrice e giornalista Luisa Ciuni.
Tornano i corpi di altri quattro ostaggi israeliani uccisi durante la prigionia di Hamas (stavolta senza parate)
di Anna Balestrieri
Itzhak Elgarat, Tsachi Idan, Ohad Yahalomi e Shlomo Mantzur sono stati presi in ostaggio da Hamas il 7 ottobre 2023 e uccisi durante la prigionia. Con questo trasferimento, il numero di ostaggi ancora trattenuti a Gaza scende a 59, di cui 35 già dichiarati deceduti.
Noa Argamani parla all’Onu dei 63 ostaggi ancora a Gaza: «Le nostre vite non possono andare avanti senza di loro»
di Michael Soncin
L’ex ostaggio Noa Argamani è diventata una delle persone simbolo del 7 ottobre 2023. Liberata nel giugno 2024, dopo essere stata prigioniera di Hamas a Gaza, è intervenuta al Consiglio di sicurezza nell’Onu: durante il suo discorso ha voluto sensibilizzare la liberazione delle 63 persone che sono ancora nelle mani dei terroristi.
“Non esistono parole per descrivere questa tragedia”. Addio a Shiri Bibas e ai suoi figli
di Anna Balestrieri, da Gerusalemme
Migliaia di persone si sono unite lungo il percorso, accompagnando la famiglia. Non solo amici e parenti, ma cittadini da tutto il paese si sono radunati per esprimere il proprio dolore e la propria solidarietà, esponendo striscioni con la scritta “scusa”. Strazianti i discorsi del marito e della famiglia e amici nella cerimonia al Kibbutz Nir Oz dove sono stati seppelliti.
Ritorno a Damasco: una delegazione di ebrei in visita ai luoghi dell’antica e gloriosa comunità
di Sofia Tranchina
I partecipanti hanno camminato tra le rovine di antiche sinagoghe, visitato un’ex scuola ebraica e un cimitero ebraico dove riposano i loro antenati, e passeggiato in città alla ricerca delle proprie memorie. Sarà possibile un ritorno degli ebrei nella Siria di al-Jolani, che promette inclusione, tolleranza e protezione delle minoranze etnico-religiose del Paese?
Tutti in arancione per i Bibas: manifestazione davanti a Palazzo Marino
di Davide Servi
Martedì 25 febbraio è stato organizzato dalla Comunità ebraica di Milano davanti a Palazzo Marino, a Milano, un sit-in in protesta per tutti gli eventi che hanno circondato la morte dei fratellini Bibas, con tutti i partecipanti coperti di arancione: magliette, ombrelli, striscioni, tutto era del colore dei capelli dei fratellini.
“Stop alla complicità con il terrore”. Sul Corriere della Sera di oggi un annuncio per sensibilizzare contro l’indifferenza nei confronti delle vittime israeliane
di Ilaria Myr
L’iniziativa è stata promossa dall’Osservatorio Solomon con il sostegno della Federazione Associazioni Italia-Israele per denunciare il silenzio complice che dura da quel tragico sabato nero sulla sorte di civili innocenti israeliani, attaccati barbaramente quel giorno e tenuti ostaggio per tutto questo tempo e il sostegno a senso unico da parte di associazioni che dovrebbero difendere tutte le vittime, senza partigianerie.
“Salvateci, per favore”. L’appello degli ostaggi costretti da Hamas a guardare la liberazione degli altri
di Anna Balestrieri
Durante il breve video di due minuti, ripetono più volte “Salvateci, per favore”, con espressioni di angoscia che appaiono forzate, probabilmente sotto pressione dei rapitori, anch’essi visibili nelle riprese. Una tortura psicologica condannata fortemente dal Forum delle famiglie degli ostaggi.
Diario minimo (di un conflitto). La marea
di Luciano Assin
Mercoledì si terranno in forma privata i funerali di Ariel, Kfir e Shiri, un tragico epilogo che purtroppo non fermerà una lunga striscia di lutti e violenze che si trovano appena dietro l’angolo. Con la morte della famiglia Bibas è crollata un’ulteriore illusione: il pensare che anche in guerra si potesse salvaguardare un minimo di umanità e pietà.
Shaaban al-Sayed, il padre dell’ostaggio prigioniero di Hamas per quasi 10 anni: «Sembra un essere umano, ma non lo è più»
di Michael Soncin
Tra i sei ostaggi rilasciati a Gaza, c’erano anche Hisham al-Sayed e Avera Mengistu, liberati dopo un decennio di prigionia, nelle mani del gruppo terroristico di Hamas. Domenica sera, presso l’ospedale di Ichilov in Israele, si è tenuta una conferenza da parte dei parenti dei due ostaggi, in cui le toccanti testimonianze si sono alternate a momenti di gioia per il loro ritorno, ma anche di rabbia per il grave trauma subito.
Idan Amedi torna in concerto a Gerusalemme dopo le ferite riportate a Gaza
di Pietro Baragiola
Il nuovo concerto, che ha registrato il tutto esaurito a Gerusalemme, ha attirato più di 8.000 fan che, nel corso della serata, hanno assistito alle riflessioni di Amedi sulla sua esperienza di pre-morte, sulla perdita degli amici caduti e sulla sua guarigione.