di Paolo Castellano
Il 22 novembre la giustizia degli Stati Uniti ha determinato la fine della sua condanna per spionaggio, dopo aver scontato 30 anni di carcere e 5 in semi-libertà. L’evento è stato salutato con favore dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e dal presidente Reuven Rivlin. Pollard lascerà gli USA e si trasferirà in Israele.
Attualità e news
Benny Gantz: “Per negoziare la pace dobbiamo essere forti. E non permettere che l’Iran diventi un’altra Corea del Nord”
di Francesco Paolo La Bionda
La visione strategica Blu e Bianco per il Medio Oriente, nella prima intervista concessa dal Vice premier fuori da Israele, il 18 novembre, in un evento online organizzato dall’Associazione Svizzera Israele (sezione Canton Ticino).
La sinagoga di Pittsburgh diverrà un centro anti-razzismo? L’attore Tom Hanks e la sua nuova campagna
di Roberto Zadik
La struttura rimasta inutilizzata da allora potrebbe “rinascere” trasformata in un centro nella lotta al razzismo, grazie agli sforzi dell’attore americano, impegnato nel sostegno della raccolta fondi, intitolata “Ricorda, rinnova, ricostruisci”, per la realizzazione del progetto assieme al cantante Billy Porter.
Facebook e Instagram ospitano rete di neonazisti
di Nathan Greppi
Secondo il Guardian, questa rete vendeva sulle piattaforme social abiti e accessori con simboli nazisti. Le vendite di questi prodotti servirebbero a finanziare due gruppi militari coinvolti nella guerra in Ucraina: il Battaglione Azov e la Divisione Misantropa.
Olanda: la Chiesa protestante si scusa con Israele per il ruolo svolto durante la Shoah
di Ilaria Ester Ramazzotti
“Per il ruolo svolto nell’incoraggiare l’antisemitismo prima, durante e dopo l’Olocausto”. Con questa motivazione, la Chiesa protestante olandese si è scusata con Israele rilasciando all’ambasciatore israeliano nei Paesi Bassi Naor Gilon una dichiarazione sulla responsabilità collettiva della chiesa rispetto alla Shoah.
Gariwo: conoscere il mondo, ripensare la memoria
di Gariwo
Martedì 24 novembre dalle 16, Mercoledì 25 novembre dalle 16.30
in diretta sulla pagina Facebook di Gariwo. Conoscere il mondo, ripensare la memoria, quarta edizione dell’incontro internazionale GariwoNetwork La Carta della Memoria per riflettere sul presente
75 anni fa, il processo di Norimberga. La ricerca della giustizia contro la ferocia nazista
di Roberto Zadik
All’interno della Corte del Palazzo di Giustizia della città tedesca in quelle ore in una sala affollata, venivano ascoltati in udienza individui passati alla storia per la fredda spietatezza delle loro decisioni e la brutalità del loro comportamento.
L’Autorità Palestinese modifica la politica degli stipendi ai terroristi
di Paolo Castellano
Il riavvicinamento tra palestinesi e Stati Uniti passa per l’abolizione degli stipendi alle famiglie dei terroristi che hanno compiuto attacchi contro ebrei e israeliani.
Francia: confermata la natura antisemita dell’omicidio di Mireille Knoll
di Redazione
Yacine Mihoub, 31 anni, e Alex Carrimbacus, 24 anni, rimandati a giudizio a maggio si erano appellati alla camera d’inchiesta della Corte d’appello di Parigi contro il loro rinvio alle assise per “omicidio su una persona vulnerabile e commesso a causa della religione della vittima”.
La confessione di un ex terrorista palestinese: “Nella nostra società ci fanno il lavaggio del cervello per odiare e uccidere gli ebrei”
di Redazione
In un’esclusiva intervista del sito i24News, Mohammed Massad, ex terrorista di Fatah, ammette le sue colpe e attacca la dirigenza del suo ex partito come “mafia di corrotti” e parla di lavaggio del cervello che si subisce contro gli ebrei nella società palestinese.
Israele: sarà una Chanukkà chiusi in casa? Ipotesi di un nuovo lockdown
di Roberto Zadik
In questo difficile 2020, ormai da quasi un anno il Covid imperversa in tutto il mondo, mettendo sotto pressione le società, compresa quella israeliana. Ma quali sono gli scenari possibili per i prossimi mesi e gli stati d’animo della popolazione?
Il futuro del Medio Oriente secondo Benny Gantz
di Nathan Greppi
“Se le persone pensavano che non si potesse risolvere nulla senza un accordo con i palestinesi, oggi sono i palestinesi che dovrebbero capire che non dovrebbero rimanere indietro”, ha dichiarato il Ministro della Difesa d’Israele il 18 novembre durante un dibattito su Zoom tenuto dall’Associazione Svizzera Israele.