di Nathan Greppi
Le Filippine sono l’unico paese nel sud-est asiatico ad aver dichiarato apertamente il suo appoggio a Israele dopo i massacri del 7 ottobre. Ma da sempre i rapporti fra i due Paesi sono ottimi, sia in termini di scambi che di vera e propria amicizia. Come ci racconta l’imprenditore ed economista filippino Andrew James Masigan.
Attualità e news
Israele previene un attacco di Hezbollah, rivelato dall’intelligence, colpendo diversi obiettivi nel sud del Libano
di Anna Balestrieri
L’IDF ha preso di mira i lanciarazzi e una cellula Hezbollah nell’area di Khiam, neutralizzando queste minacce prima che potessero intensificarsi ulteriormente.
Francia, attacco alla sinagoga di La Grande-Motte: un dramma evitato per un soffio. Preso l’attentatore
di Redazione
Poco prima delle 9 del mattino, l’esplosione ha scosso l’area circostante la sinagoga, dove erano parcheggiati due veicoli. Le fiamme hanno rapidamente avvolto le auto, danneggiando le porte dell’edificio religioso. All’interno, cinque persone, tra cui il rabbino, si sono trovate in pericolo, ma per fortuna nessuno è rimasto ferito.
ONU sotto accusa: la mostra sulle vittime del terrorismo ignora il più grande massacro di ebrei dalla Shoah
di Redazione
La scelta dell’ONU di non includere le vittime non è semplicemente una questione di omissione, ma rappresenta un atto di cancellazione morale che non ha eguali.
La star dell’NBA Shaquille O’Neal manda un video in ebraico ai bambini israeliani vittime del 7 ottobre
di Redazione
Shaq ha registrato il video per i bambini di Camp Timberlane, un campo estivo di Haliburton, in Canada, che, in collaborazione con l’organizzazione israeliana OneFamily, gestisce un programma per “i giovani israeliani che sono stati direttamente colpiti dal terrorismo e dalla guerra”.
Columbia University nel mirino: mandato di comparizione per la gestione dell’antisemitismo. La fuga degli studenti ebrei
di Marina Gersony
I materiali richiesti includono comunicazioni interne e altre corrispondenze che potrebbero rivelare la portata della negligenza dell’università, che già in passato è stata scossa da uno scandalo relativo a messaggi di testo antisemiti scambiati tra quattro amministratori di alto livello.
Come Hezbollah mette a rischio i civili libanesi
di Nathan Greppi
“Il deposito di armi distrutto ieri nella Valle della Bekaa era situato in un appezzamento di terra agricolo, avendo un impatto sul terreno e gli edifici circostanti”, ha dichiarato Ben Tzion Macales, analista indipendente ed esperto di geolocalizzazione.
Alla Convention democratica, i genitori di Hersh Polin-Goldberg portano il dramma degli ostaggi a Gaza
di Redazione
Jon Polin e Rachel Goldberg-Polin hanno suscitato un applauso travolgente da parte delle decine di migliaia di partecipanti alla DNC, mentre affermava che è il momento per Israele e Hamas di raggiungere un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi.
Negoziati al Cairo, si tenta il tutto per tutto. Ma Hamas resta intransigente
di Anna Balestrieri
Mentre l’amministrazione di Netanyahu si dice impegnata nell’accordo, con rassicurazioni da parte degli Stati Uniti, Hamas ha mostrato riluttanza, complicando il percorso verso la risoluzione. Blinken ha espresso speranza che l’accordo possa essere finalizzato entro pochi giorni, ma ha riconosciuto le notevoli sfide ancora da affrontare.
Quando la moda diventa politica e senso di appartenenza. Israele, pro-Pal, propaganda e nuove tendenze
di Marina Gersony
Dalle T-shirt provocatorie ai design che sfidano le norme, la moda può plasmare l’opinione pubblica e alimentare il dibattito politico, diventando uno strumento di espressione per intere generazioni. E così, la moda si muove su un filo sottile tra l’effimero e l’essenziale, tra lo stile e l’impegno.
Proteste blande alla Convention Nazionale Democratica, ma nelle strade di Chicago la tensione rimane alta
di Anna Balestrieri
Nonostante le previsioni, secondo cui 40.000 attivisti pro-palestinesi avrebbero marciato sullo United Center, l’affluenza è stata di gran lunga più ridotta. Ma fuori dalla convention migliaia di manifestanti hanno marciato per le strade di Chicago, arrabbiati per la gestione del conflitto Israele-Gaza da parte dell’amministrazione Biden.
Israele recupera i corpi di sei ostaggi a Gaza: lutto, rabbia e speranza per il rilascio dei prigionieri rimasti
di Anna Balestrieri
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno confermato di aver recuperato i corpi di sei ostaggi israeliani durante un’operazione notturna a Khan Younis. Gli ostaggi sono stati identificati come Yoram Metzger, Alexander Dancyg, Avraham Munder, Chaim Peri, Nadav Popplewell e Yagev Buchshtab.