di Redazione
Creata il 20 gennaio 2020 la piattaforma “Will” nasce da un’idea dell’influencer Imen Jane e del suo socio Alessandro Tommasi con lo scopo di “fornire uno spazio informativo per i curiosi di tutto il mondo”.
Attualità e news
Donne iraniane contro il regime e al fianco d’Israele. Intervista a Rayhane Tabrizi
di Nathan Greppi
Nata a Teheran nel 1979, vive a Milano dal 2008. Dopo la morte della Amini, Tabrizi è diventata una delle leader dei dissidenti iraniani che vivono in Italia. “il popolo iraniano non ha mai odiato davvero il popolo israeliano”, spiega. E invita tutti al teatro Franco Parenti per lo spettacolo di un dissidente ‘Le mie tre sorelle’, dal 23 al 28 aprile.
Bulgaria, un paese amico degli ebrei. Intervista a Rumyana Christidi
di Nathan Greppi
Rappresenta un’eccezione in Europa, con livelli di antisemitismo tra i più bassi di tutto il continente. Orgoglioso del salvataggio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale, il paese balcanico oggi è un paese amico di Israele, anche dopo il 7 ottobre. Come spiega la responsabile del corso di laurea in Studi Ebraici e docente associata dell’Università di Sofia.
Antisemitismo e false accuse dopo il 7 ottobre: la conferenza di Adei Wizo Milano
di Anna Balestrieri
L’incontro organizzato dall’associazione giovedì 18 aprile ha riportato l’attenzione sul tema che più preoccupa le comunità ebraiche di tutto il mondo, l’ondata di antisemitismo senza precedenti. Una violenza così intensa da essere giunta a negare gli stupri di massa e le torture subiti dagli israeliani il 7 ottobre.
L’albergatore Maddaloni di Bergamo: gli ebrei uccidono i bambini di Gaza come uccisero Gesù. Me lo hanno detto i miei dipendenti palestinesi
di R. I.
«Io ho un albergo e nel mio piccolo ho bandito gli ebrei». Il pensiero di Paolo Maddaloni è espresso chiaramente in una serie di post pubblicati sulla pagina Instagram del Giornale.it. Imprenditore nel settore delle impermeabilizzazioni e titolare dell’hotel Le Funi di Bergamo
Guerra e angoscia: Israele affronta il nemico invisibile della salute mentale. In forte aumento cure psicologiche e psichiatriche dopo il 7 ottobre
di Marina Gersony
Nelle trincee dell’animo umano, Israele si trova ad affrontare una battaglia silenziosa ma spietata. Questa non è una guerra combattuta con proiettili e armi da fuoco, ma con cicatrici invisibili e urla soffocate di dolore interiore. Mentre il Paese è alle prese con il conflitto in corso, un nemico insidioso emerge, un avversario che non può essere sconfitto con mezzi convenzionali: la crisi della salute mentale che affligge molti israeliani dopo il 7 ottobre.
Corteo del 25 Aprile: la Comunità ebraica di Milano non sfilerà con il suo gonfalone
del Consiglio della Comunità ebraica di Milano
Essendo state disattese le condizioni essenziali di rispetto della giornata e dello spirito del ricordo, gli ebrei milanesi, appartenenti alle diverse organizzazioni, sfileranno uniti sotto le insegne della Brigata Ebraica in riconoscimento dei valori rappresentati dalla sua partecipazione attiva alla lotta di liberazione.
Attacco iraniano ad Israele: prospettive regionali e internazionali nell’analisi di Yigal Palmor
di Anna Balestrieri
Una serata di discussione interattiva sulla situazione attuale dell’immagine di Israele nel mondo si è trasformata in un’analisi dell’attacco iraniano e delle prospettive che attendono la regione mediorientale con il capo dell’Unità per le relazioni internazionali e consigliere per la politica estera del presidente dell’Agenzia ebraica per Israele.
Israele: 18 feriti in un attacco di Hezbollah. Si scalda il confine settentrionale
di Anna Balestrieri
Alcuni proiettili militari hanno colpito un centro comunitario nella città beduina di Arab al-Aramshe, vicino al confine tra Israele e Libano. I video pubblicati sui social media mostrano quelli che vengono chiamati “droni suicidi”, che vanno direttamente verso il bersaglio ed esplodono invece di far cadere un carico utile, colpendo il centro comunitario. È stata colpita anche un’auto vicina. Tra le vittime dell’attacco preoccupa la salute di cinque soldati.
Australia: ebreo inizialmente accusato da complottista antisemita legato a Putin di essere il responsabile dell’attacco a Sydney
di Redazione
L’autore della fake news su X sarebbe Simeon Boikov, che vive da un anno nel consolato russo di Sydney e ha chiesto asilo politico in Russia per evitare un mandato di arresto per presunta aggressione. La menzogna, che ha iniziato a promuovere circa un’ora dopo l’attacco, è diventata virale a mezzanotte grazie a numerosi account X antisemiti che nascondevano a malapena la loro gioia per il cognome ebraico dell’uomo.
La madre dell’ostaggio Hersh Goldberg-Polin nella classifica del TIME delle 100 persone più influenti del mondo
di Redazione
L’inclusione della madre di Hersh Polin riconosce l’impatto che lei, suo marito Jon Polin, insieme a centinaia di altre famiglie di ostaggi rapiti da Hamas, e milioni di persone in tutto il mondo hanno avuto nel sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulla crisi degli ostaggi. Riconosce inoltre i loro sforzi incessanti per continuare a lottare per il rilascio di Hersh e di tutti gli ostaggi.
Le false accuse di genocidio a Israele: un evento fa chiarezza
di Anna Balestrieri
L’incontro, organizzato dall’Unione Associazioni Italia-Israele, è stato condotto dal commentatore David Elber, che con un’accurata disamina del significato del termine “genocidio” ha cercato di spiegare perché la sua definizione non possa essere applicata al caso palestinese a Gaza.