Attualità e news

“Una Vergogna per l’Islam”: il Gran Muftì Saudita e quello di Dubai condannano Hamas

Mondo

di Anna Balestrieri, da Gerusalemme
“Quello che abbiamo visto oggi a Gaza è una vergogna per l’Islam, un atto di bestemmia contro Allah e un peccato che non rappresenta i seguaci del Profeta, pace su di lui, né la religione onorevole dell’Islam,” ha dichiarato il leader religioso saudita. Intanto i Paesi arabi cercano un’alternativa al piano del presidente USA Donald Trump per la ricostruzione di Gaza.

Lettera aperta al Sindaco di Milano Beppe Sala

Italia

di Ilaria Borletti Buitoni
Gentile Sindaco, lei non ha accolto la richiesta, venuta da più parti, di illuminare il Comune di arancione per ricordare Ariel e Kfir Bibas barbaramente uccisi da Hamas che poi ha esposto le loro bare ad un rito macabro, quello della restituzione a Israele dei loro resti, di fronte ad una folla plaudente che riprendeva la scena.

Israele in lutto: il dramma dei Bibas, il dramma di ognuno di noi

Personaggi e Storie

di David Zebuloni
Così, decine di migliaia di israeliani scendono in piazza per onorare i propri figli uccisi da quel male assoluto che è il terrorismo islamico. E il cielo si riempie di palloncini arancioni. E gli occhi si riempiono di lacrime. E il cuore si riempie di una nuova-vecchia consapevolezza: Israele non può esistere se al di là del confine vi è Hamas.

L’accordo regge: liberati sei ostaggi israeliani da Gaza e restituito il corpo di Shiri Bibas

Israele

di Anna Balestrieri, da Gerusalemme
Sei ostaggi israeliani sono stati rilasciati sabato 22 febbraio dopo una lunga prigionia nelle mani di Hamas. Quattro di loro – Eliya Cohen, Omer Shem Tov, Tal Shoham e Omer Wenkert – tornano a casa dopo 505 giorni di prigionia. Gli altri due, Hisham al-Sayed e Abera Mengistu, sono stati liberati dopo quasi un decennio di detenzione a Gaza. Restituito anche il corpo di Shiri Bibas.

Quando l’odio espone le bare: la storia della famiglia Bibas e di Oded Lifshitz

Personaggi e Storie

di Marina Gersony
Una giovane madre terrorizzata con i due bimbi piccoli dai capelli rossi. Un uomo di 83 anni, un vero attivista per la pace. Sono le immagini e le storie dei quattro ostaggi di cui ieri Hamas ha restituito i corpi, in un circo della disumanità, a cui si è aggiunta la beffa di uno non restituito.  Israele è sempre più consapevole di essere di fronte a un nemico che non conosce alcuna pietà.

Attacco terroristico sventato: bombe su cinque autobus, esplosioni coordinate previste per questa mattina. Sfiorata la strage

Israele

di Anna Balestrieri
Gli ordigni, ognuno contenente 5 kg di esplosivo, erano programmati per detonare contemporaneamente nella mattinata di oggi 21 febbraio. Arrestati tre sospetti, tra cui un cittadino israeliano. Allerta massima nei trasporti pubblici. Su uno degli ordigni non detonati è stato trovato un messaggio con la scritta: “Vendetta da Tulkarem”.

Giorno di lutto per Israele. Hamas restituisce i cadaveri dei Bibas e di Oded Lifshitz, identificato

Israele
 di Anna Balestrieri 

Su un palco, i terroristi di Hamas con quattro bare e dietro di loro un grande manifesto con Beniamin Nethanyahu ritratto come un vampiro e le immagini di Shiri Bibas (34 anni), Ariel Bibas (6 anni), Kfir Bibas (due anni) e Oded Lifshitz (85 anni). Di quest’ultimo sono stati identificati i resti e si è saputo che è stato ucciso dalla jihad Islamica durante la prigionia.

Ostaggi in pericolo: un resoconto dell’orrore, il grido delle madri e la crudeltà di Hamas

Israele

di Sofia Tranchina
Sono proprio le mamme le prime vittime del terrorismo psicologico di Hamas, l’organizzazione terroristica che gestisce i negoziati spostando nomi propri di persona tra la lista dei condannati e la lista di chi verrà liberato. Costrette a implorare compromessi difficili mentre il destino dei loro figli è una pedina nelle mani di chi governa, vengono trasformate in strumenti di pressione nel disegno utilitarista di Hamas, e sono in prima linea nella lotta per riportarli a casa.