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PER GILAD SHALIT SPENTE LE LUCI AL CASTELLO SFORZESCO

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Capace di vivere da sempre una dimensione morale e di battersi per i diritti civili e per gli ideali di giustizia ovunque nel mondo, a partire dalla liberazione del caporale Gilad Shalit, prigioniero di Hamas da ormai troppo tempo”. Con queste parole Massimiliano Finazzer Flory, assessore alla Cultura del Comune di Milano accoglie le circa 1000 persone convenute ieri 24 giugno nel piazzale del Castello Sforzesco per presenziare alla fiaccolata e allo spegnimento delle luci del Castello in occasione del quarto anno di rapimento di Shalit.

Comunità e Comune di Milano, insieme per Gilad

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Si spegneranno le luci del Castello Sforzesco giovedì 24 giugno per ricordare il quarto anniversario del rapimento del soldato israeliano Gilad Shalit, prigioniero del movimento terroristico Hamas.

Anche il Comune di Roma, di cui Shalit è cittadino onorario, ha sposato l’iniziativa dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia e del Benè Berith Giovani, di spegnere, durante la sera del 24 giugno, le luci del Colosseo per qualche minuto, in ricordo del rapimento di Shalit.

Per Gilad Shalit

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e Comune di Milano spengono le luci del Castello Sforzesco giovedì 24 giugno

Al lavoro il nuovo governo

Italia


Nella prima riunione è stato nominato il Presidente, Roberto Jarach e scelta la Giunta: Alberto Foà assessore alle Finanze, Tributi e Personale, vicepresidente vicario; Daniele Nahum alle Relazioni esterne e con le Edoth e vicepresidente, Milo Hasbani al Culto; Daniele Cohen alla Cultura, Paola Sereni alla Scuola, Claudio Gabbai ai Servizi Sociali e alla Residenza Arzaga. Una giunta “monocolore” dunque, tutti gli assessori sono stati eletti nella lista Ken, cosa che ha suscitato qualche perplessità, dato che ha visto l’esclusione di due consiglieri tra i più votati (Meghnagi e Zippel, primo e terza degli eletti), e di altri di provata esperienza, come Avram Hason.

Il fascino discreto dell’ebraismo

Personaggi e Storie

Piergaetano Marchetti. Per l’ottimismo prudente, per il riformismo equilibrato, per la competenza e la semplicità calvinista. Un’austera morigeratezza che ben si accompagna con una vita spesa a studiare

Se Amos Oz viene tradotto in arabo…

Mondo

Storia di amore e di tenebra, il best-seller in cui lo scrittore israeliano Amos Oz ripercorre la sua prima giovinezza a Gerusalemme – è stato ora tradotto in arabo e sta per essere distribuito in Libano, Egitto e Giordania

Diverso da chi?

Mondo


Un sondaggio promosso dal Bené Berith. Indagine sui giudizi e pregiudizi dei giovani della scuola ebraica verso gli stranieri, i diversi, gli immigrati extracomunitari. Ne emerge una fotografia non dissimile da quella degli altri adolescenti italiani: zero ascolto, poca disponibilità e compassione. Eppure, per l’ebraismo, lo straniero è sacro…

Beppe Severgnini: come combatto i razzisti in Rete

di Ester Moscati
“Non servono norme speciali, censure, ma la magistratura deve poter perseguire i reati di istigazione all’’odio, la violenza, la diffamazione anche su Internet. Su Italians arrivano lettere anche molto pesanti e stiamo molto attenti a che cosa pubblicare; anche se, lo ammetto, a volte ho voluto deliberatamente far vedere quello che gira nella pancia della rete, ma commentandolo, chiarendo. Il mio criterio è la buona fede di chi scrive e la possibilità di spiegare”.