Attualità e news

Rafforzare la vita ebraica in Europa

Mondo


(We stengthen Jewish Life in Europe) è il motto che caratterizzerà i prossimi anni di attività del Consiglio europeo delle Comunità ebraiche (Ecjc) che ha rinnovato a Praga il 6 aprile le proprie cariche sociali. Nel direttivo, composto da 25 membri, l’Italia è rappresentata da ben tre membri (Claudia De Benedetti, Leone Paserman e Arturo Tedeschi) mentre ad Annie Sacerdoti è stata riconfermata la delega al coordinamento europeo della Giornata europea della cultura ebraica e la cooptazione in consiglio.

Scientology in Israele

Mondo

si prepara in questi giorni ad affrontare sospetti e inchieste. Il 3 aprile pubblicherà il rapporto annuale sulle sue attività sparse ormai in tutto il mondo. Non ultimo Israele.

Pacifici nuovo presidente della Comunità romana

Italia


già vicepresidente e portavoce della Comunità ebraica di Roma, è il vincitore delle elezioni di domenica 30 marzo e sarà lui, con ogni probabilità, a succedere al presidente Paserman, che dopo otto anni al vertice della Comunità romana non si è ricandidato. La lista Per Israele ha ottenuto la maggioranza dei voti e tutti i 16 candidati sono stati eletti al Consiglio della Comunità. Gli altri 12 eletti appartengono alla lista Per i giovani insieme. Nessun eletto invece per la lista Yachad. Le elezioni della Comunità romana hanno suscitato l’interesse dei media nazionali che hanno dedicato spazio ai candidati e alla battaglia elettorale.

Fitna sul web

Mondo

deputato dell’estrema destra olandese, autore del film-denuncia Fitna (La discordia), in cui si dipingono il Corano e l’islam come nemici della libertà, ha deciso di metterlo su internet. Rimosso dal primo provider, il film è però ancora presente in rete.

Un incontro dal doppio valore

Mondo


italiani si sono incontrati, alla presenza di esponenti del mondo politico, e hanno discusso di progetti e insieme in una sede simbolica: quella di Via Eupili 8, dove nel 1938, all’indomani della promulgazione delle leggi razziali, ebbe sede la scuola ebraica di Milano. Quella scena ha un doppio significato.
Il primo. Dice che il dialogo è una risorsa. Il secondo. Dice anche che avere una memoria ha un senso se quella memoria non si limita ad essere un promemoria per sé, ma acquista una funzione condivisa