di architetti ha chiesto il boicottaggio di Israele
Attualità e news
Gli israeliani di origine russa e la realtà della guerra
di fronte alla realtà della guerra contro Hezbollah
Genio della matematica, vive in povertà
vive in povertà. Si chiama Grigori Grisha Perelman, ha 40 anni
Il futuro dell’Ucei nelle parole del presidente Renzo Gattegna
, da luglio è il nuovo presidente dellUnione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei). Avvocato, consigliere dellUcei nel quadriennio appena concluso, è stato anche consigliere della Comunità ebraica di Roma e impegnato nella vita ebraica della capitale. Mosaico parla con lui del sua futura presidenza
Nali Shila, un’israeliana su Al Jazira
di Al Jazira, la stazione televisiva più seguita nel mondo arabo, hanno ormai imparato a conoscere, di fianco ai portavoce del governo libanese e di Hasan Nasrallah, anche i portavoce dell’esercito israeliano e del governo dello Stato ebraico
Giacomo Kahn nuovo direttore di Shalom
Giocomo Kahn, è il nuovo direttore responsabile del mensile ‘Shalom’
Danimarca: il Museo-nave di Libeskind
del nuovo Museo ebraico danese Daniel Libeskind racconta la storia del salvataggio dall’Olocausto di 7000 ebrei danesi
Da Israele a Trieste
di Trieste ha ospitato, dal 15 agosto, 33 ragazzi, di età dai 13 ai 17 anni, provenienti da Haifa, Naharya e Kiryat-Shmona, le tre città nel nord di Israele più colpite dai missili lanciati da Hezbollah. Nelliniziativa, organizzata dalla New Jerusalem Foundation, erano coinvolti altri 70 giovani, ospitati a Roma. Il presidente della Comunità, Andrea Mariani
Le ambiguità della Farnesina, le ragioni della democrazia
che non nasconde le proprie ambizioni in politica estera. Un ministro che accompagna affermazioni sulla necessità di una crescita della democrazia in Medio Oriente ad altri segnali ambigui e preoccupanti. Ne parlano i portavoce Yasha Reibman e Riccardo Pacifici
Più tempismo per le iniziative a Milano
che Mosaico ha dedicato alla manifestazione di solidarietà per Israele del 18 luglio scorso, leggo che liniziativa ha visto la partecipazione di moltissime persone, tante delle quali non ebree: da testimonianze dirette le stime variano da poco meno a poco più di 300 persone
Chi ha vinto la guerra?
e gli analisti specializzati in questioni mediorientali hanno finito per trascorrere questo ultimo scorcio destate friggendosi il cervello. E ancora adesso che la missione militare italiana è in rotta verso le sponde del Libano, ancora adesso che un nuovo capitolo sulla vicenda della situazione mediorientale sta per aprirsi, continuano a interrogarsi. La domanda emblematica sarebbe: chi ha vinto la guerra?
Manifestazione al Consolato Libanese: parole di dialogo
organizzata dallADI (Amici di Israele) e dalla Comunità ha visto la partecipazione di moltissime persone, tante delle quali non ebrei, che sono intervenute per dimostrare la solidarietà a Israele in questi momenti gravissimi.
Lincontro era davanti al Consolato libanese, la finalità quella di consegnare una lettera al Console, ma non aveva intenti di protesta: ci sono stati interventi di esponenti delle istituzioni milanesi che con varie sfumature, e anche sbavature, hanno appoggiato la politica israeliana, foto, scritte, bandiere, giornalisti.
Ciò che rappresentava meglio lo spirito della manifestazione erano due cartelli che ricorrevano più frequentemente: Israele e Libano non sono nemici, ma hanno un nemico comune, il terrorismo, e Iran e Siria complottano, Israele e Libano soffrono.