di Redazione
L’episodio inquietante si è svolto nel pomeriggio di lunedì 27 novembre in via Lomellini, in pieno centro storico di Genova. Il Rav, Chaim Fabrizio Cipriani, per fortuna uscito incolume, ha dovuto chiedere l’intervento della polizia per difendersi da un uomo che lo ha minacciato mentre camminava per strada indossando a kippah.
Attualità e news
Liberati altri 11 ostaggi israeliani. La tregua prosegue per altri due giorni
di Redazione
Il gruppo era originariamente previsto per essere l’ultimo dei quattro gruppi di ostaggi da liberare come parte di un accordo per il rilascio di 50 donne e bambini israeliani. Tuttavia, ore prima che fossero trasferiti, il Qatar ha annunciato un accordo per estendere la tregua di due giorni, aprendo la strada al rilascio di altri 20 ostaggi.
Elon Musk in visita in Israele, fra accuse di favorire l’antisemitismo e azioni per le vittime del conflitto fra Israele e Hamas
di Anna Balestrieri
In visita in Israele il 27 novembre, Musk aveva dichiarato che il social network inizierà a incanalare una parte delle sue entrate nel sostegno dell’assistenza medica per israeliani e palestinesi. Ma di recente aveva dato un endorsement a un post antisemita, e su X nell’ultimo mese è stato registrato un +919% di post antisemiti.
Le risposte degli artisti israeliani al trauma del 7 ottobre
di Marina Gersony
Si tratta di una nuova forma di espressione che nasce dal trauma e dal dolore in un’ondata inarrestabile di emozioni, suggestioni e turbamenti che esprime una forte spinta alla condivisione.
Un 25 novembre contro la violenza sulle donne, ma non sulle israeliane: la rabbia e il disagio del mondo ebraico italiano
di Redazione
In occasione del 25 novembre, la presidente dell’Ucei ha scritto una lettera di denuncia nei confronti del silenzio assordante davanti agli stupri e alle violenze subite dalle donne israeliane il 7 ottobre. E il movimento giovanile a Non una di meno dice: “Siamo stati arbitrariamente esclusi dalla possibilità di manifestare insieme contro la violenza sulle donne”.
Centinaia di studenti in tumulto contro insegnante ebrea in una scuola di New York
di Redazione
Il New York Post ha scritto che i disordini erano stati pianificati dopo la pubblicazione di una foto nel profilo Facebook dell’insegnante, che la ritraeva a un raduno pro-Israele mentre reggeva un manifesto con la scritta ‘Io sto con Israele’. L’insegnate è dovuta restare per ore chiusa a chiave nella sua classe per proteggersi.
Londra: oltre 100.000 persone marciano contro l’antisemitismo
di Redazione
Decine di migliaia di persone hanno marciato attraverso il centro di Londra per una manifestazione contro l’antisemitismo. Gli organizzatori stimano che 100.000 persone abbiano preso parte alla prima marcia di questo tipo dall’inizio della guerra tra Israele e Gaza, compreso l’ex primo ministro Boris Johnson.
In Gran Bretagna 1205 atti antisemiti dal 7 ottobre e crescita del 531% in un anno. Ma l’opinione pubblica sta con gli ebrei
di Redazione
Il Community Security Trust (CST) afferma di aver registrato più atti antisemiti nelle ultime cinque settimane rispetto alle prime sei settimane messe insieme dell’anno. Anche rispetto ai precedenti periodi di conflitto che hanno coinvolto Israele, il numero di atti è “senza precedenti in termini di dimensioni”.
Annunciati i nuovi Giusti del 2024. La cerimonia il 6 marzo al Giardino dei Giusti di Milano
Altiero Spinelli, Vera Vigevani Jarach, Jurij Dmitriev e Narges Mohammadi sono le figure che verranno onorate come nuovi Giusti nel 2024. La Giornata dei Giusti dell’umanità 2024 sarà titolata “Memoria e responsabilità. L’esempio dei Giusti davanti alle sfide del nostro tempo”.
Liberati altri 17 ostaggi da Gaza: 14 israeliani e 3 tailandesi. Hamas chiede l’estensione del cessate il fuoco
di Redazione
Fra i 13 israeliani liberati 9 sono bambini. Fra questi la piccola Avigail Idan, rimasta orfana il 7 ottobre. Una 84enne portata in urgenza in elicottero in ospedale. Un russo-israeliano liberato per rispetto a Vladimir Putin.
Walker Meghnagi: stupore, delusione e amarezza per la lettera dei 4000 docenti universitari
I primi ministri spagnolo e belga in missione di pace in Medio Oriente causano un incidente diplomatico
di Anna Balestrieri
Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez e il suo omologo belga Alexander de Croo hanno criticato Israele per le sofferenze dei civili palestinesi. Sánchez ha anche chiesto il riconoscimento da parte dell’Unione Europea di uno Stato palestinese, affermando che, in assenza di un’azione congiunta, la Spagna potrebbe farlo da sola.