di David Fiorentini
Il giornalista israeliano del New York Times Ronen Bergman ha vinto il prestigioso premio Pulitzer nella categoria giornalismo internazionale, riporta i24News. Autore anche per Ynet e Yediot Ahronot, Bergman è specializzato in tematiche di sicurezza e intelligence, operando nel campo da oltre due decenni. In carriera ha contribuito anche a varie pubblicazioni su altri giornali di fama internazionale come il Wall Street Journal, Newsweek e Der Spiegel.
Personaggi e Storie
Sono 128 gli ostaggi ancora a Gaza: 36 non sono più in vita
di Redazione
I 128 ostaggi rapiti il 7 ottobre e ancora a Gaza comprendono 109 uomini e 19 donne, tra cui due bambini sotto i 5 anni (Ariel e Kfir Bibas). Questo numero comprende 117 israeliani e 11 stranieri (8 dalla Thailandia, 1 dal Nepal, 1 dalla Tanzania e 1 franco-messicano). I corpi dei 36 non più in vita rimangono nelle mani di Hamas. Un israeliano è ancora disperso.
“La notte più lunga”. Un racconto
di Ghila Piattelli
Prosegue la pubblicazione di racconti di finzione legati a temi di attualità. Qui un nuovo racconto di Ghila Piattelli, italiana residente in Israele, sull’attacco missilistico dell’Iran su Israele e il clima di tensione che regna nel Paese dopo gli attacchi terroristici del 7 ottobre.
Muore l’acclamato Paul Auster, voce unica del complesso ebraismo americano
di Anna Balestrieri
Attraverso la sua riflessione sui dilemmi esistenziali, Auster dà voce alla complessità dell’ebraicità americana nella sua scrittura ed è considerato uno dei suoi interpreti più autentici.
“Contro l’antisemitismo crescente, il popolo di Israele è con voi”. Il messaggio del presidente Isaac Herzog alle comunità ebraiche del mondo
di Redazione
Nelle osservazioni pubblicate giovedì su X/Twitter, Herzog ha esortato gli ebrei della diaspora a rimanere forti e uniti nonostante il forte aumento dell’antisemitismo globale dopo il massacro del gruppo terroristico Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele.
L’israeliano Yarin Shriki vince l’oro nel jiu-jitsu e dedica la vittoria all’amico ucciso al Nova Festival
di David Fiorentini
Dopo aver sconfitto i francesi Yael Truffandier e Samuel Chagny, ha affrontato l’ucraino Kostiantyn Shutko nella finale dei -69kg, trionfando negli ultimi trenta secondi di un epilogo mozzafiato. In un’intervista al Jerusalem Post, ha dichiarato di essere molto orgoglioso di rappresentare il suo paese, specialmente in luoghi dove la maggioranza non lo sostiene.
La storia dell’ostaggio di Hamas a Gaza diventato monaco buddhista
di Redazione
Rapito insieme ad altri lavoratori agricoli sequestrati nei kibbutz intorno alla Striscia, Natthaporn ha vissuto giorni di terrore, implorando Buddha ogni giorno per la sua salvezza. In quelle ore oscure ha fatto una promessa a sé stesso: se avesse visto l’alba di un nuovo giorno sarebbe diventato monaco buddhista.
Eurovision: a rappresentare il Lussemburgo sarà la cantante Tali Golergant di origine israeliana
di Pietro Baragiola
Questa decisione ha ricevuto diverse critiche dai fan della competizione soprattutto per via dei legami tra la cantante 23enne e lo Stato Ebraico: la madre è israeliana e il fratello ha combattuto nell’IDF a Gaza. “L’odio non mi spaventa” ha dichiarato.
Donne iraniane contro il regime e al fianco d’Israele. Intervista a Rayhane Tabrizi
di Nathan Greppi
Nata a Teheran nel 1979, vive a Milano dal 2008. Dopo la morte della Amini, Tabrizi è diventata una delle leader dei dissidenti iraniani che vivono in Italia. “il popolo iraniano non ha mai odiato davvero il popolo israeliano”, spiega. E invita tutti al teatro Franco Parenti per lo spettacolo di un dissidente ‘Le mie tre sorelle’, dal 23 al 28 aprile.
La madre dell’ostaggio Hersh Goldberg-Polin nella classifica del TIME delle 100 persone più influenti del mondo
di Redazione
L’inclusione della madre di Hersh Polin riconosce l’impatto che lei, suo marito Jon Polin, insieme a centinaia di altre famiglie di ostaggi rapiti da Hamas, e milioni di persone in tutto il mondo hanno avuto nel sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulla crisi degli ostaggi. Riconosce inoltre i loro sforzi incessanti per continuare a lottare per il rilascio di Hersh e di tutti gli ostaggi.
Biennale di Venezia: l’artista israeliana Patir chiude il padiglione. Chiede un accordo sugli ostaggi e il cessate un fuoco
di Redazione
La mostra presso il Padiglione Israeliano alla Biennale di Venezia rimarrà indisponibile fino a ulteriori sviluppi sulla liberazione degli ostaggi. La scelta non si traduce nella cancellazione dell’esposizione, ma piuttosto rappresenta un gesto di solidarietà nei confronti delle famiglie dei rapiti e della vasta comunità israeliana che invoca un mutamento.
“Noi, gente di Gaza, ostaggi di Hamas”. Parla un giornalista della striscia
di Anna Balestrieri
In un’intervista con Ynet da Rafah Sami Obeid ha dichiarato che “è stufo che Hamas decida la mia vita. A Hamas non importa né degli ostaggi israeliani né dei residenti di Gaza”. E crede che la migliore speranza degli abitanti di Gaza risieda nell’annessione a Israele, formando un unico paese per ebrei e palestinesi.