di Paolo Salom
[Voci da lontano occidente] Qualcuno potrà pensare (e magari giustamente) che io mi ripeta. Tuttavia, trovo che il grado di irrealtà diffusa nel lontano Occidente sia a un punto tale da meritare di essere raccontata: ancora una volta.
Taccuino
Il mondo è in rapida evoluzione. Ma l’attenzione verso ebrei e Israele è macchiata dallo stesso sentimento: l’antisemitismo
di Paolo Salom
Il mondo sta cambiando. Velocemente. Se soltanto pensiamo a dove eravamo un anno fa, prima che la guerra tornasse a insanguinare l’Europa, è facile rendersi conto di come la Storia abbia deciso di rimettersi in marcia.
I palestinesi nascondono le prove necessarie a stabilire la verità. Ma il colpevole è Israele, anche per i media occidentali
di Paolo Salom
[Voci dal lontano occidente] Chi ha ucciso la giornalista arabo-palestinese Shireen Abu Akleh? Per il lontano Occidente la risposta è automatica: è stato un soldato israeliano.
Il “processo di pace” tra israeliani e palestinesi non ha alcun senso se una delle parti sogna la distruzione dell’avversario
di Paolo Salom
[Voci dal lontano Occidente] Per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale, un Paese europeo ha conosciuto di nuovo le distruzioni e le crudeltà di un conflitto spietato. Nemmeno la dissoluzione della Jugoslavia ha portato – nonostante atrocità e lutti – alla disintegrazione di intere città. In Ucraina è accaduto.
La recente ondata di attentati vuole riaccendere i riflettori sul Medio Oriente, ma l’Occidente resta insensibile alle vittime israeliane
di Paolo Salom
[Voci dal lontano occidente] Gli attentati in Israele continuano. Hamas, da Gaza, glorifica gli “eroi” che compiono atti crudeli e insensati, uccidendo persone inermi a caso. Perché questa violenza? Perché (di nuovo) adesso? I motivi possono essere vari e non tutti immediatamente comprensibili
Letali come solo chi fa della morte un’aspirazione. Ecco ricominciare gli attentati nelle città israeliane
di Paolo Salom
[Voci dal lontano occidente] Puntuali come l’ora legale. Letali come solo chi fa della morte un’aspirazione. La guerra in Ucraina ha monopolizzato l’attenzione del mondo? Ecco ricominciare gli attentati nelle città israeliane.
Niente falsità, please! No ai subdoli e fuorivanti parallelismi tra la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese
di Paolo Salom
[Voci dal lontano occidente] Un’Europa di nuovo in fiamme. La guerra più devastante dal 1945 si svolge di fronte ai nostri occhi: televisioni e social media trascinano nei salotti del lontano Occidente le scene atroci delle bombe sulle città ucraine, gli scontri a fuoco, i funerali improvvisati.
Tra ONG, Amnesty, media e videogame la moda di attaccare Israele non passa. Tutti in silenzio?
di Angelo Pezzana [La domanda scomoda]
Qui non si tratta di ignoranza, quanto piuttosto della continuazione di una menzogna diffusa attraverso una ong che gode di una fama che non merita.
Amnesty International ha deciso di accodarsi alla campagna internazionale di delegittimazione dello Stato Ebraico
di Paolo Salom
La verità – tocca ribadirla – è questa: Israele è una democrazia, non un regime. I cittadini – tutti i cittadini – sono uguali davanti alla legge. Arabi e non arabi. Ebrei, musulmani e cristiani. Questo è un fatto, facilmente osservabile, della vita quotidiana in Eretz Israel. Ma Amnesty, quando si tratta di Israele, non si occupa dei fatti.
L’antisemitismo è quel sentimento che sorge perché non si tollera chi “non appartiene” al branco dominante
di Paolo Salom
[Voci dal lontano Occidente] Vi siete mai chiesti che cosa sia davvero l’antisemitismo? Non è una domanda retorica. In fin dei conti, archiviate – dopo la Shoah – le millenarie invettive anti giudaiche della Chiesa, ritornato nella Storia reale lo Stato di Israele, era lecito attendersi la “normalizzazione” della vita ebraica nella Diaspora.
Gli ebrei vengono presi di mira ovunque. La risposta? Essere solidali l’uno con l’altro, lasciando da parte le polemiche
di Paolo Salom
[Voci dal lontano Occidente] Un altro anno civile è finito. Se ne apre uno nuovo. Che cosa ci aspetta in questo 2022? Già Leopardi, meno di tre secoli fa, aveva capito che l’idea di un futuro migliore rispetto al passato appena trascorso era più che altro un’illusione, una speranza basata sul nulla.
“Coloni”: un libro che dà voce a arabi ed ebrei di Samaria e Giudea, un flusso di coscienza per raccontare gli ultimi 50 anni
di Paolo Salom
[Voci dal lontano occidente] Pronunciare la parola insediamento, o meglio colonia, senza farla seguire dal termine “illegale” equivale oggi a entrare in un campo minato