di Paolo Salom
Ora, partiamo dal primo punto: il riemergere dell’antisemitismo “fisico”. In altre parole: le violenze non solo verbali nei confronti degli ebrei, spesso andati a cercare nei loro quartieri a Londra, New York, Los Angeles, Parigi, Berlino e sì, anche Milano.
Taccuino
Le ridicole scuse del Guardian e l’assurdo “pentimento” per la dichiarazione Balfour, a 100 anni di distanza
di Paolo Salom
Il Guardian rimarcando i propri 200 anni di storia, è andato a cercare quegli eventi “giudicati con il metro scorretto” nel passato anche lontano. Quali? la Dichiarazione Balfour
Caro nemico ti scrivo. Sette anni dopo
di Luciano Assin (dal blog laltraisraele)
Questo articolo lo postai sette anni fa, nel 2014. Riveduto e corretto è rimasto tristemente attuale e molto probabilmente continuerà ad esserlo per ancora tanto tempo.
Con la nuova amministrazione americana, si rischia di tornare indietro rispetto ai progressi di pace regionale
di Paolo Salom
[Voci dal lontano Occidente] Dunque ci risiamo. Una nuova amministrazione a Washington, una vecchia politica nei confronti della questione israelo-palestinese e dell’Iran. Si torna all’era Obama?
Chi si nasconde dietro all’anti-sionismo? Il solito vecchio e trito antisemita che si ammanta di “ideali umanitari”
di Paolo Salom
[Voci dal lontano occidente] Ho visto di recente un film molto interessante anche se non del tutto riuscito. Si intitola Lezioni di persiano ed è stato diretto dal regista di origine ucraina Vadim Perelman. Racconta di un ebreo belga, catturato dai nazisti, che per salvarsi la vita si finge di origine iraniana per parte di padre.
La Corte penale internazionale dell’Aja ha messo sotto indagine Israele per crimini di guerra. Un assurdo arbitrio
di Paolo Salom
[Voci dal lontano Occidente] Tutti voi conoscete la Corte penale internazionale dell’Aja (in sigla: Icc). È il tribunale nato nel 2002 come stabilito nello Statuto di Roma (1998) che ne definisce poteri e limiti nel giudicare genocidio.
Anche tra i seguaci di Trump che hanno assaltato il Campidoglio serpeggia l’odio per gli ebrei
di Paolo Salom
[Voci dal lontano Occidente] Le immagini arrivate da Washington ai primi di gennaio hanno impressionato tutti nel mondo. E in particolare noi ebrei. Nessuno credeva possibile ascoltare un presidente degli Stati Uniti, in procinto di lasciare la Casa Bianca, mentre incitava i suoi sostenitori a dare l’assalto al Congresso.
Nelle manifestazioni di piazza negli Stati Uniti, Israele è sempre nel mirino, da destra e da sinistra
di Paolo Salom
[Voci dal lontano Occidente] Pochi giorni e una nuova amministrazione prenderà il potere negli Stati Uniti. Ne parlo qui non tanto per prendere posizione pro o contro il nuovo presidente Joe Biden: l’unico tema di cui provo a tenere un diario è l’atteggiamento nei confronti di Israele da parte del lontano Occidente (America compresa).
L’incognita dei rapporti con l’Iran nella politica della nuova amministrazione con Joe Biden alla Casa Bianca
di Paolo Salom
[Voci dal lontano Occidente] Il Paese leader del lontano Occidente ha votato, come sappiamo, in un clima pessimo tra pandemia e violenza diffusa. C’è stato un cambio della guardia e ora tutti ci interroghiamo sui possibili effetti della prossima uscita di Trump dalla Casa Bianca
La Storia va avanti (anche) in Medioriente, nonostante l’oscurantismo e i danni procurati dalle ideologie
di Paolo Salom
Il Medioriente cambia, nel bene e nel male, a velocità impensabile solo pochi anni fa. Il lontano Occidente sembra invece imbalsamato, cristallizzato in una visione di sé e del mondo che appare più una proiezione di convinzioni sorpassate piuttosto che della realtà dei fatti.
La normalizzazione tra Israele e Mondo arabo è il presupposto per una pace globale
di Paolo Salom
[Voci dal lontano Occidente] L’estate ci ha portato diverse sorprese. La più eclatante: il riconoscimento pieno di Israele da parte degli Emirati Arabi Uniti e del Bahrein.
Se nelle manifestazioni antirazziste si attaccano sinagoghe, è ancora lontano il giorno in cui l’antisemitismo scomparirà
di Paolo Salom
[Voci dal lontano Occidente] Può essere davvero frustrante rendersi conto di come le dinamiche del mondo siano tendenzialmente sempre le stesse. Da millenni. Eppure noi viviamo nella costante speranza di un cambiamento.