di Esterina Dana
Il fascino di questo racconto è insito nella sua forma espressiva che trasforma una ricerca storica genealogica in una sorta di seduzione poliziesca. Il susseguirsi dei dubbi, esplicitati talvolta con gustosa ironia, talaltra con trepida curiosità, coinvolge i lettori rendendoli partecipi di un’indagine che consente di entrare in empatia con l’autrice.
Libri
Perché l’Italia non ha mai voluto fare i conti con la Shoah e con il Fascismo?
di Michael Soncin
“In Italia sino al 25 luglio c’erano 45 milioni di fascisti; dal giorno dopo, 45 milioni di antifascisti. Ma non mi risulta che l’Italia abbia 90 milioni di abitanti”. Parola di Winston Churchill. Opportunismo? Timore? Strategia o comodità? Nessuna ipotesi è esclusa.
L’ebraico, lingua emancipatrice? I casi di Anton Shammas e Sayed Kashua, scrittori arabi che hanno scelto l’ebraico
di Cyril Aslanov
[Ebraica. Letteratura come vita] Oggi vorrei parlare di due autori arabi israeliani che hanno scelto la lingua ebraica per scrivere la loro opera letteraria. Il primo è Anton Shammas, nato nel 1950 nel villaggio greco-cattolico di Fassuta vicino ad Har Meron. Il secondo è Sayed Kashua, nato nel 1975 in una famiglia musulmana di Tira (vicino a Kfar Saba). Entrambi hanno studiato all’Università ebraica di Gerusalemme e sono perfettamente trilingui (arabo, ebraico, inglese).
Tra Illuminismo e Romanticismo: come i tedeschi divennero ostili agli ebrei considerati “antiquati” e… sacrificabili
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] Com’è possibile che un’intera popolazione partecipi o almeno non si opponga all’umiliazione, all’emarginazione, alla strage di propri concittadini evidentemente innocenti, accusati solo della loro origine etnica e religiosa?
La famiglia di Alberto, amico di Primo
di Anna Balestrieri
Nel buio di Auschwitz Monowitz, dove ogni traccia di umanità appare perduta, “Alberto non è diventato un tristo. Ho sempre visto, e ancora vedo in lui, la rara figura dell’uomo forte e mite”. Qui la storia della sua famiglia.
La gente di Israele, tra abisso e speranza
di Nathan Greppi
Adam Smulevich scrive un reportage su Israele dopo il 7 ottobre, condito da sensazioni personali per far sentire il lettore più vicino a quei luoghi.
“La guerra antisemita contro l’Occidente”. Fiamma Nirenstein presenta il suo libro
di Nathan Greppi
Alla presentazione, la giornalista ha spiegato come dal 7 ottobre siano tre i temi che devono affrontare gli israeliani: il male, perpetrato in modo atroce dai terroristi, l’indifferenza del mondo e quella delle organizzazioni internazionali, che hanno accusato Israele di perpetrare un genocidio. Presenti anche i giornalisti Klaus Davi, Alessandro Sallusti e Ferruccio De Bortoli.
Antisemitismo e antioccidentalismo, secondo Fiamma Nirenstein
di Nathan Greppi
Il libro della Nirenstein è un forte grido di rabbia verso un Occidente che sembra non riuscire più a distinguere tra aggrediti e aggressori, tra il bene e il male. Ma è anche un grido di allarme, per mettere in guardia il lettore dai rischi che corre l’Occidente se insisterà nel prendere una china pericolosa.
Dove nasce il diritto di Israele ad esistere come Stato
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] Israele è uno dei pochissimi Stati al mondo la cui stessa esistenza è dalla sua istituzione combattuta apertamente con le guerre, il terrorismo, i processi politici e diplomatici, i media. Ma è anche uno dei pochi la cui sovranità è stabilita da trattati e voti formali delle istituzioni internazionali.
L’immane fatica di raccontare se stessi (ancora e ancora)
di Ilaria Myr
“Sugli ebrei”: il nuovo libro di Gadi Luzzatto Voghera. Un testo fondamentale e utilissimo. Per imparare a controbattere rifiutando le semplificazioni e le banalizzazioni. Un libro per non arrendersi e per smontare falsi miti e distorsioni della realtà
“Chi per l’acqua, chi per il fuoco…”: le lacrime di Rosh Ha-Shanah e il canto di Leonard Cohen
di Cyril Aslanov
[Ebraica. Letteratura come vita] Nella tradizione ashkenazita si usa cantare solennemente il poema liturgico “U-netanneh toqef” (“u-nsane toykef” secondo la pronuncia ashkenazita), letteralmente “e racconteremo la potenza (della santità di [questo] giorno)”
Lo scrittore Adam Gidwitz vince il premio Acqui Storia con il romanzo per ragazzi edito da Giuntina
di Michael Soncin
Adam Gidwitz, con il volume “La leggenda dei tre bambini magici e del loro cane santo”, edito da Giuntina, ha vinto il premio Acqui Storia per la nuova Sezione Ragazzi. Per scriverlo sono stati necessari sei anni di approfondite ricerche nel settore storico-letterario.