Guida per anime in viaggio. Intervista a Miro Silvera

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Intervista a Miro Silvera. Chi è Il passeggero occidentale dell’omonimo, coinvolgente, romanzo di Miro Silvera? D’accordo, è un personaggio: ebreo quasi trentenne, bostoniano, che non riesce a scrivere un suo libro, che soffre per un padre mai conosciuto

Da Praga a New York, tre donne in fuga

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Via dai nazisti con sotto braccio una macchina per cucire. E un dono: il talento per lo stile, il gusto nel creare abiti unici, la passione per la moda. “Mia madre sarebbe felice di vedermi in questo luogo dedicato alla moda, perché io dell’argomento non mi sono mai interessata veramente e a lei è sempre dispiaciuto molto”. Così Helen Epstein si è rivolta al pubblico convenuto alla Camera della Moda di Milano per ascoltare la presentazione del suo libro Di madre in figlia, pubblicato dalla Forum Editrice di Udine nella bella traduzione di Elisa Renso.

Il Libro della Shoah Italiana

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al più piccolo ebreo deportato dall’Italia.
Figlio di Marcella Perugia, nacque al Collegio militare di Roma il 17 ottobre 1943, il giorno prima della partenza. Questo bambino, forse nemmeno arrivato a Birkenau, è rimasto senza nome.”

Ecco la dedica di Marcello Pezzetti, storico ormai di fama internazionale di Auschwitz -Birkenau e della Shoah, a questa opera, Il Libro della Shoah Italiana. Una ricerca della Fondazione Centro di Documentazione ebraica contemporanea, di appassionato lavoro di “taglio e cucito” su centinaia di ore di interviste raccolte per il Cdec (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea) da Liliana Picciotto e dallo stesso Pezzetti a partire dal 1995.

Storia e ricordi, vita e destino

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Novità: saggi e romanzi sulla Shoah. Per il Giorno della Memoria, Mosaico segnala ai suoi lettori alcuni libri: Gli anni dello sterminio di Saul Friedländer; Il dono di Sala di Ann Kirschner; Il violino di Auschwitz di Maria Ángels Anglada; Le mie ultime parole. Lettere dalla Shoah curato da Zwi Bacharach. “Ripercorrere le spaventose tappe (e le motivazioni profonde) dell’Olocausto non basta mai. Saul Friedländer dà oggi un contributo fondamentale con il suo saggio Gli anni dello sterminio. Nelle quasi mille pagine del libro racconta gli eventi e i protagonisti che dal 1939 al 1945 hanno segnato gli ebrei d’Europa”…

Gli occhi di allora

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sono gli occhi di una bambina ebrea, Mirjam, che in seguito alle leggi razziali del 1938 è costretta a lasciare la casa di Padova e a rifugiarsi con la famiglia ad Assisi, ove grazie all’aiuto del Vescovo, di alcuni sacerdoti e di altri, si sottrae sotto falsi nomi alla furia antisemita. Una narrazione che mostra un lato poco noto degli eventi tragici di quegli anni: a volte la salvezza venne agli ebrei da uomini e donne che, contro l’ideologia imperante, seppero ascoltare l’umano che era in loro, ritrovandolo negli ebrei in fuga.

Perché Stalin creò Israele

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Un libro di Leonid Mlečin. Nella nascita dello Stato di Israele il ruolo di Stalin è stato fondamentale. Lo dimostrano i documenti recentemente scoperti negli archivi sovietici, su cui questo testo si basa. Il voto determinante dell’Urss in sede Onu, a favore della nascita di Israele, è Storia. Molto meno noto è che nel 1948 l’Unione Sovietica fornì armi allo Stato ebraico, violando l’embargo sostenuto da Stati Uniti e Gran Bretagna.

Il nuovo siddur

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di preghiere (siddùr) milanese di rito italiano è stato presentato al pubblico con interventi di rav Alfonso Arbib, Edgardo Lusena, rav Elia Richetti, dei parnasim dei templi di via Guastalla e di via Eupili e infine dell’editore, David Piazza, fondatore di Morashà

Tali Latowicki – Camera Obscura

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è un piccolo volume, dove sono racchiuse 16 liriche caratterizzate da un’immediatezza estrema, a volte struggente, scatti improvvisi e audaci che svelano, con spietata e fotografica nitidezza, quegli elementi ricorrenti nei versi della poetessa: la terra, l’amore, il conflitto, la solitudine. Con la sua poesia, semplice e diretta, ella è capace di scindere in fotogrammi la realtà e cristallizzarla nelle parole. L’amore, tema dominante, si manifesta sempre slegato dal sentimento, e diviene pura esperienza umana e primordiale, complementare alla sofferenza e all’angoscia

Le meraviglie di St. Urbain Street

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Chi ama Mordecai Richler può farsi accompagnare dalla sua penna a visitare quello zoo un po’ surreale che è il quartiere ebraico di Montreal negli anni della sua infanzia, dove si incontrano personaggi irresistibili degni della migliore letteratura Yiddish. Adelphi manda infatti in libreria un testo, scritto nel 1969, in cui si mischiano, con la massima libertà possibile, le vicende quotidiane di uomini, donne e bambini di quella “strada perfetta”

Rifugio

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è lo Stato d’Israele, il grembo di una donna, la casa di amici-nemici; rifugio è il buio, il ricordo oppure l’oblio. In questo straordinario romanzo di Sami Michael, i personaggi, complessi, tormentati, lacerati da dubbi, paure, ricordi, si alternano sulla scena, convivono o si nascondono gli uni dagli altri. La caratteristica che li unisce è il dubbio, la necessità di liberarsi dalle ideologie per approdare ad una verità che sola può muovere il loro io più profondo.

Kalooki Nights

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è una sorprendente opera narrativa che unisce aspetti diversi tra loro: è una descrizione della comunità ebraica di Manchester, della sua situazione attuale, delle sue aspettative, delle sua paure, dei suoi rapporti con il mondo dei goyim, di come ricorda e di come elabora il ricordo di una Shoah non subita direttamente, se non da qualche sopravvissuto che si è trasferito in Inghilterra dalla Polonia. Ma è anche una sorta di originale romanzo di formazione, in cui si racconta l’adolescenza e il cammino verso la maturità di due giovani ebrei, Max Glickman e Manny Washinsky. Questi è il rampollo di una famiglia osservante

Berlino, dentro

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soffia di nuovo un vento che preoccupa e raffredda le relazioni europee, è interessante ripercorrere la storia di una separazione lancinante. L’autore lo fa attraverso il racconto di un amore che nasce al di là del muro di Berlino: siamo nel 1968, ai tempi della guerra fredda, dei tumulti di Milano, di Berlino Ovest, di Parigi, dove il protagonista, Guido Valli, giornalista, sarà testimone, come inviato, degli assalti e delle violenze di quei giorni,