Il deserto della Giudea

I più letti nel 2024. Il Regno di Israele è esistito: una risposta a Alessandro Barbero

Opinioni

di Elena Lea Bartolini De Angeli, Marco Cassuto Morselli, Sara Ferrari, Gabriella Maestri
In vista della fine dell’anno, pubblichiamo un articolo al giorno fra i più letti durante il 2024. Qui un articolo del 2021 risultato il più letto fra giugno e agosto.
La documentazione relativa all’esistenza del Regno di Israele esiste: sicuramente c’è ancora molto da poter cercare e studiare, ma ciò che già è in nostro possesso ha un valore documentario importante che va compreso tenendo conto di una serie di fattori validi per lo studio di tutte le civiltà antiche.

Quei cattivi maestri, seminatori di odio (davvero inconsapevoli?)

Opinioni

di Ester Moscati
I loro volti sono pubblici e noti. Usano le parole come frecce di morte. Fanno della verità una menzogna e della menzogna una verità. Piacciono ai giovani e sono star sui social. Sono professori, opinionisti, intellettuali, cantautori. E alti prelati. L’articolo di copertina del numero di dicembre di Bet Magazine

Donald Trump

L’ultima trovata: Trump avrebbe vinto per colpa d’Israele

Opinioni

di Emanuele Calò, Daniela Santus
Roberto De Vogli (Blog FQ, 5 novembre 2024) scriveva: “Un recente sondaggio dell’Institute for Social Policy and Understanding, condotto in tre stati chiave (Georgia, Pennsylvania e Michigan), ha rivelato che la “guerra” a Gaza rappresenta una delle principali preoccupazioni politiche per la maggioranza degli elettori musulmani (61%).

La prevalenza del cretino (purché utile e famoso)

Opinioni

di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Si potrebbe iniziare con Noam Chomsky, leggendario linguista che a suo tempo si schierò con la Cambogia di Pol Pot e che incontrò Nasrallah nei trent’anni del suo governo in Libano, molto prima che giacesse tra le braccia di 72 vergini.

Michele Serra contro “gli ebrei del Levitico”. La risposta di Roberto Della Rocca

Opinioni
di Rav Roberto Della Rocca
Egregio Michele Serra, non credo sia utile tornare nuovamente sulle ragioni di Israele, che lei, come molti suoi colleghi, sembra ormai voler ignorare, attratto da una visione univoca e distorta che ostacola un’analisi seria e onesta su una realtà complessa e articolata.  Mi preme tuttavia sottolineare il mio stupore sull’uso che fa di alcuni insegnamenti biblici e della cultura ebraica, che vengono impiegati con superficialità e spregiudicatezza per sostenere alcune argomentazioni.

Sinwar come Ettore? Roberto Vecchioni, i paragoni incongrui e i cattivi maestri. Una risposta di Tonino Serra Contu

Opinioni
di Ester Moscati
“Mostrare il corpo di Sinwar è una mancanza di pietas, una cosa orribile. Quando il padre di Ettore, Priamo, va nell’accampamento dei greci, nella tenda di Achille, a reclamare il corpo del figlio Ettore…”. Così Roberto Vecchioni commenta   le immagini del drone che ha ripreso gli ultimi istanti di vita del “macellaio di Khan Yunis”.