di Angelo Pezzana
Vittorio Emanuele Parsi, professore alla Università Cattolica di Milano, esperto in relazioni internazionali, ha dichiarato, parlando di Bennett “Onestamente penso che sia andato a farsi gli affari suoi, per essere franchi è andato a parlare dell’ossessione di Israele per l’Iran”.
Opinioni
Un’attuale opinione di Rav Giuseppe Laras zz”l: “La Meghillah e noi. Alla ricerca di Ester e Mordechai, tra antisemitismo e assimilazione”
di Rav Giuseppe Laras
Ripubblichiamo un articolo scritto da Rav Giuseppe Laras zz”l (1935-2017), ex Rabbino Capo di Milano, nel 2016 in occasione della Festa di Purim, ma quanto mai attuale
Le chiavi del passato. Shoah e foibe: un triste terreno di scontro sulla (impossibile) concorrenza delle memorie
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] È triste il doverlo riscontrare ma non è per nulla una novità: le due ricorrenze civili del Giorno della Memoria e del Ricordo sono diventate un campo di battaglia tra opposte fazioni. Soprattutto per ciò che riguarda il 10 febbraio, nei confronti del quale le divisioni sono decisamente pronunciate.
Condanna Rapporto Amnesty International su Apartheid in Israele: esempio di Antisemitismo nella definizione dell’IHRA.
di Associazione Italia Israele di Milano
L’Associazione Italia Israele di Milano trasmette con piacere, condividendolo, il seguente Comunicato: la Federazione Italia Israele sottoscrive, condivide e fa proprio il comunicato della Comunità Ebraica di Napoli e sulla questione relativa allo scandaloso dossier di Amnesty International
Desmond Tutu, un anti-razzista che detestava gli ebrei. E allora, chi sono gli amici e chi i nemici? Difficile da capire
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Lobby ebraica troppo potente e terrificante; ebrei uguale denaro, potere, arroganza; causa di molti problemi nel mondo; ebrei eguali ai nazisti… parole di Desmond Tutu
Di che cosa parliamo quando diciamo Populismo: è un dare voce al senso di alienazione e marginalità
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Il populismo contemporaneo, infatti, nega alla radice la complessità delle nostre società. La sua logica è rigorosamente binaria: sì o no, giusto o sbagliato, vero o falso e così via, raccogliendo facilmente seguito
Contro la retorica del Giorno della Memoria. Perché Auschwitz è la negazione dell’ebraismo
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Il 27 gennaio di ogni anno in ricordo della Shoah si celebra il Giorno della Memoria. Così avviene in questo mese. Una serie di cerimonie all’insegna del “never again” mai più, che rischia però di diventare, almeno in tutta Europa, un rituale
Dalla Libia all’Italia, con passione: tra tradizioni e memorie
di Franco Cohen
Dalla Libia all’Italia, con passione: tra tradizioni e memorie,
Franco Cohen racconta la sua esperienza dell’ebraismo e delle sue regole. (Riceviamo e cortesemente pubblichiamo)
No-Vax e Shoah, un senso di sacrilegio. Una “confusione” inaccettabile, un’offesa per chi non è tornato
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Non ci si può stupire più di tanto se il cosiddetto movimento “no vax” – che raccoglie in sé molte anime, accomunate dall’essersi riconosciute dentro la cornice della tracotanza che deriva dal loro smarrimento esistenziale – imperversi nell’utilizzazione offensiva della Shoah.
La Polonia oggi: una nazione in crisi di modernità, che si auto-reclude in un recinto “sovrano”
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Che cosa succede nella Polonia del presidente Andrzej Sebastian Duda e del premier Mateusz Jakub Morawiecki, entrambi esponenti del partito conservatore Diritto e giustizia?
Perché chi dice di volere la pace non vuole proseguire nel cammino tracciato dagli Accordi di Abramo?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] L’uso strumentale della parola “pace” trova un esempio illuminante nell’oblio che sta avvolgendo il “Progetto Abramo”. Studiato e subito realizzato durante la presidenza Trump, in tandem con Netanyahu e gli Emirati Arabi, aveva dimostrato nei fatti che la via per raggiungere la pace in Medio Oriente era finalmente possibile
La democrazia, o l’arte del difficile equilibrio
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Come esiste un’intolleranza connotata dall’essere espressione di ambienti conservatori se non reazionari (un modo pudico per dire che è parte di certa «destra» antidemocratica) così sussiste una diffusa insofferenza del côté progressista, o presunto tale.