di Angelo Pezzana
L’espulsione diventa “deportazione”, il terrorista solo un “radicalizzato”. Perché i media manipolano la traduzione delle parole?
Opinioni
Anne Frank: ebrea, donna, resistente
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Anne Frank: ebrea, donna, resistente. Per questo è ancora un simbolo e un bersaglio. L’odio incoercibile di negazionisti, fascisti, maschilisti in branco.
L’antisemitismo e le altre forme di pregiudizio condividono la stessa matrice: l’odio per il capro espiatorio
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Il tema dell’hate speech, più o meno strettamente correlato a quello delle fake news rimanda ad una pluralità di considerazioni.
Da Dreyfus a Anne Frank ai destini paralleli dei “testimoni”: per uscire dalla retorica del Giorno della Memoria
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Roman Polanski, con il suo film L’ufficiale e la spia, ha riportato all’attenzione il caso Dreyfus che dal 1894 per circa 15 anni vide la città di Parigi e l’intera Francia sconvolta da iniziative di massa contro gli ebrei.
Le parole dell’odio. Le definizioni di antisemitismo e di antisionismo secondo l’IHRA
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Le polemiche suscitate dal progetto di una Commissione parlamentare sul crescente antisemitismo nel nostro paese redatto dalla senatrice a vita Liliana Segre non hanno contribuito a comprenderne il significato.
I manganelli mediatici non sono meno dolorosi (e pericolosi) del bastone che colpisce il tessuto connettivo della società
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Si rimane francamente allibiti. Benvenuti nel mondo capovolto, dove la celebrazione della “fine delle ideologie” si fa ideologia essa stessa, negando il principio medesimo di realtà.
A proposito di populismi, neofascismi e antisemitismi. La parola a Claudio Vercelli
di Ilaria Ester Ramazzotti
Populismi, neofascismi e antisemitismi nella società europea, fra intolleranza nera e zone grigie. Su questi temi si è articolata la conferenza di Claudio Vercelli, ricercatore dell’Istituto Salvemini di Torino e docente di storia dell’ebraismo all’Università Cattolica, svoltasi lo scorso 27 novembre alla Libreria Claudiana di Milano. A proporre l’evento è stato il circolo ebraico milanese di cultura il Nuovo Convegno
La storia non prevede il pareggio. Non esiste nulla da condividere tra vittime e carnefici
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Le parificazioni – tutti criminali, tutti uguali – sono una falsa scorciatoia per offuscare lo sguardo del passato, non la via consensuale per fare chiarezza su di esso.
A ciascuno il suo mestiere: perché un grande scrittore come A. B. Yehoshua si ostina a parlare (a vanvera) di politica?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] La strada più breve per arrivare a una dittatura è quella lastricata dalle ideologie che si richiamano all’utopia, l’avevamo studiato sul testo di Daniel Bell The end of Ideologies
Gli storici e il Potere, ovvero la tentazione di “riscrivere” la Storia
Opinioni di Gadi Luzzatto Voghera, Liliana Picciotto, Michele Sarfatti, Carlo Ginzburg, Esterina Dana
Semplificare, banalizzare, falsificare la Storia, un pericolo su cui vigilare. «Trasmettere passione, iniziando dai bambini». «Il “fascismo”? Ahimè, ha un futuro». «La fabbrica delle bufale e l’importanza di “pensare storicamente”». Senza la prova di Maturità lo studio della storia è fortemente penalizzato.
Non solo libri: si deve raccontare il passato con tutti gli strumenti possibili
di Ilaria Ester Ramazzotti
La “domanda di storia” da parte del grande pubblico è una sfida per gli storici. Si deve uscire dalle università per intervenire sui contenuti della comunicazione storica multimediale, in modo da evitare il rischio di semplificazioni e inesattezze, o di vere manipolazioni, “riscritture” false e piene di menzogne
Chiedimi chi era mai questo Stalin…
di Claudio Vercelli
Viviamo un tempo “in assenza di storia”, una specie di eterno presente dove tutto è schiacciato sull’oggi e ogni cosa si consuma in un clic, senza lasciare tracce. Un’età della irrilevanza, della post-verità, dove vale tutto e il suo contrario. Come uscirne? Stando attenti a non confondere Storia e Memoria