di Giancarlo Giojelli (dal sito dell’associazione Setteottobre)
Il 7 ottobre del 2023 è di nuovo esploso in faccia al mondo, come l’11 settembre. Anche questa una strage annunciata eppure ci ha colto ancora una volta di sprovvista. Europa e Occidente intero mostrano ancora una volta il loro difetto visivo, per non dire la loro cecità: non stanno a guardare, non vedono.
Opinioni
Il senso del tempo e le chimere della storia
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Nulla di umano è eterno, quand’anche invece ambisca, sia pure illusoriamente, a pensarsi in tali termini. L’umano – infatti – sussiste solo ed esclusivamente perché è temporaneo. Non sarà quindi l’evocare, dall’una parte come dalle tante altre, gli spettri del passato, a fare sì che ci si possa dare, tutti insieme, una ragione sensata rispetto al disagio dei tempi che stiamo vivendo.
Esportare la pace
di Emanuele Calò
Quale difficoltà potrebbe mai comportare – per dire – una legge italiana che subordinasse la concessione della cittadinanza al rigetto dell’antisemitismo e dell’islamofobia e all’accettazione dell’autodeterminazione in sede statale dei rispettivi popoli?
Ma vi sembra normale? Quello che il mondo accetta dai palestinesi e non accetterebbe da nessun altro sulla terra
di Ester Moscati
L’ultima notizia lascia stupefatti: l’ONU ha detto di aver licenziato nove dipendenti dell’UNRWA, coinvolti negli attacchi del 7 ottobre. Licenziati? Solo??? Ma sono molti altri gli aspetti della crisi mediorientale che rivelano una incomprensibile accondiscendenza verso i palestinesi.
Il PRC fra colpe individuali e colpe istituzionali
di Emanuele Calò
Vorremmo incontrare pubblicamente il buon Acerbo per chiedergli – magari in un’assemblea del suo partito – perché questo trattamento nei riguardi della Comunità Ebraica. Forse sbagliamo noi, ma che abbia la compiacenza di spiegarcelo.
È fantascienza sperare che in Italia arrivi un Keir Starmer per creare un partito nuovo e davvero moderno?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] I gruppi Keshet Lgbt all’interno delle comunità ebraiche italiane si sono rifiutati di partecipare ai Pride che si sono svolti nelle principali città, prime fra tutte Roma e Milano, di fronte alle minacce anche fisiche, se si fosse mai vista una bandiera israeliana.
Ravasi: quel cardinale seminatore di odio
di NES Noi Ebrei Socialisti
Cardinal Ravasi, abbiamo ascoltato il Suo intervento al Programma TV “Quante Storie”, intervento che risale al novembre 2023, ritrasmesso ieri 10 luglio, e che ha avuto i suoi effetti velenosi sino ad oggi. Siamo indignati e chiediamo che Lei finalmente revochi le Sue parole.
In Italia la nostalgia post-missina c’è sempre stata. Le comunità ebraiche facciano attenzione a non essere strumentalizzate
di David Yosef Cucciati
In Fratelli d’Italia la componente “post missina”/nostalgica non è marginale; probabilmente, serve maggior attenzione per evitare di permettere ad alcuni esponenti politici di strumentalizzare le nostre Comunità.
Il vuoto dell’ignoranza e il pieno della tracotanza segnano la via verso l’abisso della ragione
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Si è ripetutamente detto e scritto che chi “non ricorda” sia destinato a rivivere quel passato che ha rimosso, poiché rifiutato o, più semplicemente, ignorato. L’ignoranza, peraltro, non è un vuoto da colmare bensì una specifica strategia
Su Israele, Emma Bonino ha tradito Marco Pannella? Forse sì
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Emma Bonino fuori dal Parlamento Europeo: forse è una buona notizia. La Lista Renzi-Bonino, il Terzo Polo, anche se presentata come “coraggiosa politicamente e indispensabile a una Europa che cambia o muore”, così definita da Renzi, non ha raggiunto il 4%.
Pride 2024: tra inclusione e contraddizioni (etiche) e politiche. Una opinione
di Gianluca Celentano
Ho contattato un organizzatore del Pride Milano, che avrà luogo sabato 29 giugno, ponendo alcune domande sullo spazio al Pride per i pro Palestina, e la risposta è stata un riferimento al 1° articolo della dichiarazione dei diritti dell’uomo, sulle libertà confessionali e di manifestazione. Quindi gli ebrei non sfileranno sentendosi bersagli.
Qualcuno ha informato il Presidente Mattarella che l’ONU e l’UNRWA sono istituzioni che “fiancheggiano” Hamas?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] La prossima volta che Sergio Mattarella si recherà a New York in visita all’Onu, sarà opportuno informarlo sulla natura che la caratterizza: insieme alla Corte Penale Internazionale, sono le due istituzioni che rappresentano l’odio mondiale contro Israele. Per l’Onu agisce l’UNRWA, che nel massacro del 7 ottobre ha collaborato con Hamas,