Nell’articolo “In bici per Alyn” si parla della vicenda di una bambina palestinese, rimasta gravemente ferita durante un “omicidio mirato”. Attenzione all’uso delle parole.
Opinioni
Gli intellettuali contro Magdi Allam
dedica lapertura del suo ultimo numero di luglio-agosto 2007 a Magdi Allam. Il suo ultimo libro Viva Israele, con il suo linguaggio diretto e le accuse rivolte a professori delluniversità, non è piaciuto.
Essere curiosi degli altri
è spesso immaginata come un sistema di coabitazione e di confronto tra soggetti diversi che rispettosamente e entusiasticamente si mescolano tra di loro. Non è così.
La multiculturalità è come una spiaggia adriatica destate. È un insieme di nuclei famigliari ciascuno con il proprio ombrellone, la propria sdraio, senza che si dia relazioni di vicinato e di confidenza men che meno di mescolamento con lombrellone accanto.
Le nostre comunità hanno avuto spesso questa fisionomia.
Intellettuali e politica: la parola
Tu sei quelluomo! (2° Samuele 12, 7). Questo è, come racconteremo subito, uno dei pochi casi nella storia, profana e religiosa, di un intellettuale che prevale sul politico. Nella Bibbia, questo accade talvolta: gli intellettuali di allora, cioè i sapienti, i profeti, gli scribi, rinfacciano spesso ai re le loro colpe, e cosa mai accaduta fuori dalla Bibbia riescono a prevalere.
Parole, parole, parole
Cè molta confusione nellaria. E cè la sensazione che qualcosa non stia andando per il verso giusto. Laccavallarsi di dichiarazioni e controdichiarazioni, proclami più o meno ideologici, veti incrociati e dichiarazioni di fedeltà, rischiano di portare gli ebrei italiani in un vicolo cieco.
Responsabilità sociale, etica ebraica
La responsabilità sociale è un argomento assai in voga al giorno doggi. Per capire cosa si intenda con questa espressione sarebbe necessario ricorrere a definizioni autorevoli di personalità che da tempo si occupano dellargomento. Per semplicità, la responsabilità sociale si potrebbe riassumere come un approccio, una strategia, che alcune aziende intraprendono, impegnandosi, oltre che sul naturale fronte della generazione del profitto, anche sul fronte ambientale e sociale.
Gli esempi sono davvero innumerevoli e spaziano dalle aziende che sono in prima linea per ridurre le emissioni nocive generate dallattività produttiva a quelle che creano degli ambienti friendly per i dipendenti, magari collocando allinterno dellazienda servizi medici, banche o permettendo di prenotare a prezzi di favore spettacoli teatrali e viaggi. Altre selezionano i propri fornitori in base a determinati requisiti come ad esempio lassenza di impiego di lavoro minorile, la garanzia di salari minimi ai dipendenti, un ambiente di lavoro salutare.
In realtà non tutte le entità economiche che si avventurano nel percorso del sociale, lo fanno per vocazione; far sapere che si è buoni con i dipendenti o ci si è impegnati ad inquinare in misura inferiore ai limiti concessi dalle regolamentazioni è spesso unottima propaganda per limmagine aziendale o in altri termini, diventa marketing sociale.
Israele, i dibattiti veri e i nostri blablabla
Cè unimmagine, forse avrete già avuto modo di notarla, che racchiude in sé tante verità sulla realtà di Israele. Si tratta di una fotografia scattata da Oded Balilty per lagenzia statunitense Associated Press. E ha vinto il massimo riconoscimento cui un lavoro giornalistico possa aspirare: il premio Pulitzer. Nellimmagine appare una ragazza che con le sue sole forze cerca di resistere a una colonna di militari israeliani. La ragazza si chiama Nili, ha solo 16 anni e frequenta una scuola religiosa a Gerusalemme. Il motivo dello scontro, avvenuto ormai oltre un anno fa, riguardava levacuazione di un insediamento religioso abusivo al di fuori dai confini dello Stato di Israele, non lontano da Ramallah. Nili era lì per opporsi alle operazioni dei militari. Non è questa la sede per discutere chi avesse ragione. Tutte le opinioni possibili (e Nili grazie alla straordinaria notorietà provocata dallassegnazione del Pulitzer, ha avuto ampio modo di esprimere la sua opinione alla stampa israeliana e internazionale), mi sembra possano essere considerate legittime.
Credo invece sarebbe opportuno riflettere, proprio in questi giorni, in cui si celebra il compleanno di uno Stato ebraico indipendente, su cosa è e su cosa significa lo Stato di Israele oggi.
Ci hanno provato
Chi crede ancora che gli ebrei abbiano senso degli affari, si illude. Lultima che mi è capitata mi sembra dimostri proprio il contrario. Un mio caro amico, allindomani dellingloriosa ritirata editoriale del libro Pasque di sangue, il vergognoso saggio che cercava di attestare qualche verità storica alle accuse che giustificarono secoli di pogrom, ha avuto la seguente pensata. Se lautore, si è detto, ammette che il libro così comè non può restare in commercio, se leditore lo ritira dalla circolazione e rinuncia a ristamparlo, allora vuol dire che il prodotto è difettoso. Se è difettoso, ha aggiunto, allora secondo la normativa europea in vigore, deve essere sostituito o rimborsato. Sarebbe meglio, ha concluso, inviarlo assieme allo scontrino alleditore Il Mulino, che mi restituiscano almeno i 25 euro del prezzo di copertina. Per fortuna sono riuscito a farlo desistere.
Solo menzogne
Finisce ingloriosamente in frantumi loperazione legata al libro Pasque di sangue. Lautore, sommerso dalle critiche e smentito da tutti gli studiosi competenti, che hanno distrutto la credibilità dellopera, ha deciso di fermare la distribuzione della sua ricerca e si ripromette ora di lavorare per apportare importanti correzioni al volume.
I proventi, ha annunciato, saranno in ogni caso devoluti allorganizzazione antirazzista Antidefamation League. La risoluzione è pervenuta dopo una dura smentita del suo operato da pare delluniversità Bar Ilan, dove lo storico Ariel Toaff insegna.
Il presidente dellateneo israeliano, Moshe Kaveh, che ha avuto un lungo colloquio con lautore del libro – in una sua nota ha espresso “collera e grande dispiacere” nei confronti dello storico “per la sua mancanza di sensibilità nel pubblicare il suo libro sulle istigazioni di sangue in Italia”. “Il professor Toaff – ha aggiunto l’Università – avrebbe dovuto dimostrare maggior sensibilità e prudenza nel gestire il libro e la sua pubblicazione, in modo da prevenire le recensioni e le interpretazioni distorte e offensive”. Ed ha invitato il professore – che tra pochi anni dovrebbe andare in pensione – “vista la entità del danno provocato al popolo ebraico”, ad assumersi “le responsabilità personali del caso e ad adoperarsi per riparare i danni provocati”.