una ditta israeliana sta lavorando
Opinioni
Dopo l’estate
o sentito la radio per le notizie, non per i commenti. Eravamo assetati di una cronaca ora per ora
Il lavoro rende liberi
dei Centri per l’impiego della Provincia di Chieti cita: Il lavoro rende liberi.
Donazione di ovuli: può succedere anche questo
può succedere anche questo. Una decina di anni fa
Associazione anti-abortista contro la minaccia demografica
un aiuto per non interrompere la gravidanza
L’immagine di noi
del Consiglio della Comunità ebraica di Milano e dei delegati al congresso dellUnione delle comunità ebraiche italiane sono ormai dietro le nostre spalle assieme alla massa delle consultazioni elettorali che ci sono piovute addosso in queste ultime settimane. Una nuova Giunta si è formata a Milano e ha già cominciato il suo lavoro. Sarebbe il momento giusto per parlare, prima della pausa estiva, di programmi, di prospettive, di scadenze. I problemi da gestire sono tanti, le prospettive e le speranze che chi si accinge a governare la comunità ha suscitato sono numerose. Eppure, prima di rimboccarsi le maniche, mi sembra sia utile fare qualche considerazione su un argomento solo apparentemente marginale. Una certa sensazione di imbarazzo, direi quasi di straniamento, si sta facendo strada fra gli ebrei italiani. Sta nellaria, anche se è ancora difficile da descrivere, da definire con precisione.
Contro il linciaggio della libertà
insegnano alcuni stimabili maestri, per non cadere nelle trappole della maldicenza: quello di non parlare mai delle persone, ma piuttosto di ragionare attorno alle idee, alle situazioni, alle problematiche. Nel mio piccolo cerco in genere di attenermi a questa regola. Mi è sempre sembrata assai edificante. Il lettore mi perdonerà, di conseguenza, se per una volta e facendo violenza a me stesso, mi concederò uneccezione. Questa volta devo farlo. Non credo mi sarei data tanta pena per difendere la mia persona, e forse nemmeno chi mi è più caro. Le ingiustizie patenti, infatti, in genere si commentano da sole e come stanno le cose presto o tardi viene chiaramente a galla agli occhi delle persone oneste. Lo faccio, invece, e lo faccio volentieri, per un ebreo che conosco poco e frequento ancora meno. Il suo nome è Andrea Jarach.
A lui è stato dedicato anche il primo atto del nuovo Consiglio della Comunità: una lettera a L’Espresso per rispondere all’attacco di Enzo Biagi.
Massada non cadrà più
Ma sarà proprio vero? Uno dei siti più significativi e amati da visitatori israeliani
Antisemiti kasher
Sullonda dellormai mitica pubblicazione delle vignette danesi contro Maometto
Idee a confronto
e in particolare gli ebrei milanesi (decideranno nella stessa giornata chi governerà la loro comunità, chi parteciperà come delegato al Congresso dellUnione delle comunità italiane, chi governerà la loro città e altre importanti amministrazioni locali), vanno al voto per compiere scelte importanti in campo comunitario, in campo ebraico nazionale e in campo politico. Sia nellambito degli ambienti comunitari che in quelli politici le opinioni si confrontano dimostrando una nuova volta che molti fattori ci diversificano, ma i valori del pluralismo, della tutela delle ragioni di Israele, della tolleranza, dellantirazzismo, dellaccettazione e dellintelligenza continuano a tenerci saldamente uniti.
ll transfer
per le strade come impazziti. Ad ogni vicolo si univano nuovi arrivati ed il fiume dei facinorosi fluiva per le strade brandendo coltelli, bastoni, pietre. Gli occhi iniettati di sangue, gli spiriti esasperati, urlavano, con odio e passione, lantico ma attualissimo ritornello, sempre lo stesso: Morte agli ebre!. La scena era sempre