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Incontro con la Psicosintesi

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Ci vuole tempo per entrare nel tema proposto. Tempo ed anche coraggio soprattutto per chi ha vissuto queste parole, “distacchi, perdite, sensi di colpa”, come un vero macigno, un ostacolo insormontabile, un’emozione troppo dolorosa appena affiorata e subito soffocata. Ma siamo tutti un po’ così, siamo un po’… come le lucertole: se una parte è minacciata la tagliamo via. Distaccandoci da noi stessi e dagli altri.
Distacchi, perdite, sensi di colpa… quale esistenza non vive piccole e grandi perdite, piccoli e grandi distacchi? Da persone amate

Munich, il nuovo film di Steven Spielberg

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Le polemiche arrivano in Italia. Se negli Stati Uniti il nuovo film di Steven Spielberg ha provocato molte polemiche, in Italia non si è dimostrato da meno. Il film tratto dal libro Vengeance (vendetta) del canadese George Jonas uscito negli anni Ottanta, parte dal tragico attentato alle olimpiadi di Monaco

Una storia chassidica

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e negli Stati Uniti – ed è stato subito successo – un film girato da un regista laico, Gidi Dar, con attori scelti in una delle più rigide comunità ortodosse.

Si intitola “Ushpizin” e racconta la storia di una povera coppia senza figli ardentemente devota

Il Quartetto Pavel Haas

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La musica non serve solo ad intrattenere il pubblico. Talvolta guarisce gli animi tormentati. E soprattutto può costituire una testimonianza insostituibile. Questo è il caso del Quartetto Pavel Haas, che quattro straordinari ragazzi praghesi hanno deciso di intitolare al grande compositore ceco assassinato nel 1944 ad Auschwitz.

“Vai e vivrai”,

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è il terzo lungometraggio del regista franco-romeno Radu Mihaileanu, che ora raggiunge anche gli schermi italiani. Questa la storia. In un campo profughi del Sudan una donna cristiana riesce a infiltrare suo figlio tra un gruppo di ebrei etiopi che partono per Israele. Shlomo, come

La Passione di Giosuè l’Ebreo

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A parte il titolo e qualche preghiera e canto, di ebraico non c’è quasi nulla. La passione di Giosuè l’ebreo, l’ultimo lavoro di Pasquale Scimeca che ha suscitato tante poleòiche a Cannes, non è un film brutto, neppure molto crudo (solo le scene finali, penso molto più soft di quelle del film di Gibson), ci sono