Naar Israel invita all’inaugurazione dell’evento Sukkot in occasione del suo 24° anno presso il Castello Sforzesco lunedì 2 ottobre alle ore 19.
Vita Ebraica
Shabbat Sukkot. La fede è il coraggio di vivere nell’incertezza
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Rashbam (nipote di Rashi) dice che la succà era lì per ricordare agli Israeliti il loro passato in modo che nel momento stesso in cui provavano la più grande soddisfazione di vivere in Israele – al momento della raccolta dei prodotti della terra – avrebbero avuto la possibilità di ricordare le loro umili origini.
Zucchine ripiene alla libanese per le feste
di Lolita Mouhadab
Questa è una tipica ricetta di casa mia per le feste: in Libano la faceva mia nonna e poi mia mamma, e ora la cucino io. Si tratta di un piatto pregiato, che deve essere preparato con cura e attenzione.
Esplorare il Mediterraneo fra musica, poesia e paesaggi? Un ciclo di incontri
di Redazione
Esplorare il Mediterraneo fra musica, poesia e paesaggi? In ottobre, alla Biblioteca Chiesa Rossa, partirà il ciclo di incontri “Mediterranean Rhapsody”.
Una serata fra cinema, storia e etica: “Il Male assoluto sullo schermo” al Beth Shlomo
di Redazione
La presentazione del libro del giornalista e saggista Giuseppe Mele “Il Male assoluto sullo schermo” si terrà presso il Beth Shlomo il prossimo 12 ottobre. L’iniziativa coinvolgerà anche il giornalista Roberto Zadik fra gli interventi e fra gli ospiti ci saranno varie personalità.
La Teshuvà: avere il coraggio di cambiare vita (e strada)
di Rav Jonathan Sacks (a cura di Lidia Calò)
Ognuno di noi può crescere e migliorarsi: basta che lo voglia intensamente. Uno degli ultimi messaggi per Yom Kippur di rav Jonathan Sacks z”l
In perenne bilico fra la vita e la morte
di Luciano Assin, guida turistica e autore del blog L’altra Israele
“Who by fire” è una bellissima canzone di Leonard Cohen che ripropone in chiave personale il testo di Unateneh Tokef, il canto liturgico (piyut) che si intona a Kippur. Cohen ha più volte affermato che il testo della sua canzone è stato influenzato dal canto liturgico.
Parashat Haazinu. La fede, come la musica, è un linguaggio senza tempo
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La fede è più simile alla musica che alla scienza. E come la musica collega nota a nota, così la fede collega episodio a episodio, vita a vita, epoca ad epoca in una melodia senza tempo che irrompe nel tempo. Dio è il compositore e il librettista. Ognuno di noi è chiamato ad essere voce nel coro, cantore del canto di Dio. La fede è la capacità di sentire la musica sotto il rumore.
Cucina ebraica: per finire Kippur i sambousek al formaggio di casa mia
di Ilaria Myr
Serviti come antipasto sfizioso prima di ogni festa ebraica, oppure scelti per finire il digiuno di Kippur, questi meravigliosi fagottini al formaggio provenienti dall’Egitto sono il cibo per eccellenza.
Il messaggio per Rosh Hashanà di Rav Alfonso Arbib: «Impegnatevi gli uni per gli altri»
Il messaggio alla comunità del Rabbino Capo, Rav Alfonso Arbib
La sera di Venerdì 15 settembre è Rosh Hashanà. La parola chiave è teshuvà: “ritorno”. Ma per “tornare” bisogna comprendere le proprie “deviazioni”, gli errori commessi. E avere chiare le nostre priorità: l’educazione (la Scuola) e il bene comune.
Walker Meghnagi: «Guardare al futuro con fiducia e con una voglia indomabile di progredire»
di Walker Meghnagi
Anche quest’anno, poco dopo il ritorno delle nostre vacanze estive, ci accoglie un lungo periodo di Festività inaugurato da Rosh Hashanà.
È un periodo nel quale l’aspetto di festeggiamento gioioso, ricco di simboli e speranza per l’anno nuovo si intreccia con l’impegno alla riflessione e all’introspezione.
Parashot Nitzavim e Vayelech. Il rinnovamento personale e nazionale, l’ultima eredità data da D-o a Mosè
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Non c’è alcun riferimento specifico a questo precetto negli ultimi libri di Tanach, ma ci sono resoconti di raduni molto simili: cerimonie di rinnovamento del patto, in cui il re o un suo equivalente riuniva la nazione, leggendo la Torà o ricordando al popolo la sua storia, e invitandoli a riaffermare i termini del loro destino di popolo in alleanza con Dio.