di Daniele Cohenca
Per capire la Torà, per fare propria l’essenza divina che è inclusa nella Torà stessa, è necessario rimuovere gli impedimenti intellettuali, psicologici e materiali che ci impediscono di acquisirne l’integrità.
Vita Ebraica
Giuseppe Levi, Padre di Natalia Ginzburg e Maestro di tre Premi Nobel: Rita Levi-Montalcini, Salvador Luria e Renato Dulbecco
di Anna Balestrieri
Allo scienziato ebreo antifascista Giuseppe Levi è stato dedicato l’incontro Kesher di domenica 21 maggio. I relatori Alberto Cavaglion, Andrea Grignolio Corsini e Domenico Ribatti hanno analizzato, moderati da Michael Soncin, i diversi aspetti di una personalità che ha segnato la storia italiana come fiero oppositore del regime e la storia della scienza mondiale in qualità di autore della “Legge Levi” (1935) e mentore di tre premi Nobel.
Ricette ebraiche: la cheesecake per Shavuot
di Yaela Deil
La cheesecake è un classico per Shavuot, festa in cui si usa mangiare piatti a base di latte. Una spiegazione di questa usanza cita il Cantico dei Cantici (4:11), che menziona il valore nutritivo e dolce della Torà
Parashat Bamidbar. La vera fede è la capacità di ascoltare la musica sotto il rumore
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il silenzio che conta, nell’ebraismo, è un silenzio di ascolto – e l’ascolto è la suprema arte religiosa. Ascoltare significa fare spazio agli altri per parlare ed essere ascoltati. Il giudaismo non è solo una religione del fare e del parlare; è anche una religione dell’ascolto. La fede è la capacità di ascoltare la musica sotto il rumore.
Giuseppe Levi, padre di Natalia Ginzburg e Maestro di tre Premi Nobel: l’evento a cura di Kesher di domenica 21 maggio
di Redazione
Domenica 21 maggio 2023 alle ore 17.00, nel ciclo di incontri a cura di Kesher, sulla piattaforma zoom, avrà luogo la conferenza intitolata “Giuseppe Levi, Padre di Natalia Ginzburg e Maestro di tre Premi Nobel: Rita Levi-Montalcini, Salvador Luria e Renato Dulbecco”.
Il Bené Berith si racconta: il 22 maggio una serata per parlare di passato, presente e futuro
di R.I.
Il Bené Berith si racconta: la storia, le attività, i traguardi raggiunti per il domani. Una serata aperta di parole e altro per scommettere su un futuro insieme. Con la partecipazione di Enrico Fink e la proiezione del trailer del documentario “Le Radici”, di Ruggero Gabbai.
Rileggere Meir Shalev: Il ragazzo e la colomba
di Associazione Italia-Israele di Milano
Gruppo Lettura Letteratura Israeliana – Incontri 2023. Una storia d’amore di due quattordicenni, sullo sfondo della nascita d’Israele, che condividono la passione per i piccioni viaggiatori. Giovedì 18 maggio, ore 18.00.
Parashat Behar Sinai-Bekhukotai. Essere ebrei significa fare parte di una grande famiglia
Appunti di Parashà a cura di Lida Calò
Il popolo ebraico rimane una famiglia, spesso divisa, sempre polemica, ma comunque legata da un comune vincolo di destino. Come ci ricorda la nostra parashà, quella persona che è caduta è nostro fratello o nostra sorella, e la nostra deve essere la mano che la aiuta a rialzarsi.
La Comunità ebraica del Montenegro inaugura un nuovo Sefer Torah
di David Fiorentini
Quest’anno Lag BaOmer in Montenegro è stato molto più festoso, ha dichiarato il rav Ari Edelkopf, rabbino capo del Paese balcanico e rappresentante di Chabad. “È un’occasione speciale perché porteremo un nuovo Sefer Torah da Israele”, ha dichiarato Edelkopf a JNS.
Verità e luoghi comuni su Israele, un dibattito di Kesher
di Nathan Greppi
Niram Ferretti, David Elber e Ugo Volli hanno affrontato i falsi miti su cui è basata una falsa narrativa su Israele: il fatto che sia un risarcimento per la Shoah, prima di tutto, ma anche l’inversione dell’ordine degli attacchi fra Israele e palestinesi, che viene regolarmente usata dalla stampa italiana.
Parashat Emor. Rispettando la santità dello Shabbat, siamo nella presenza di Dio
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La santità dello Shabbat è determinata solo da Dio perché solo Lui ha creato l’universo. La santità delle feste è in parte determinata da noi (cioè dalla fissazione del calendario), perché la storia è una collaborazione tra noi e Dio. Ma per due aspetti sono uguali. Sono entrambi momenti di incontro (mo’ed), e sono entrambi momenti in cui ci sentiamo chiamati, convocati, invitati come ospiti di Dio.