di Sofia Tranchina
Tempo, attenzione, idee: dedicarsi agli altri vuol dire mettere in circolo nuove forze e energie, guardare agli Altri come parte di noi, e a noi stessi come parte di un Tutto. Molti enti, associazioni ebraiche e movimenti giovanili si impegnano nell’aiuto del prossimo.
Vita Ebraica
Volontariato Federica Sharon Biazzi: da vent’anni, un aiuto a chi ne ha bisogno
di Ester Moscati
Una presenza concreta contro la solitudine, riconosciuta da Comune e Protezione civile. Lo scopo è quello di «sostenere, confortare e stare vicino alle persone».
Tzedakà: aiutare gli altri per trovare il proprio posto nel mondo e “salvare” se stessi (forse)
di Ilaria Myr
Non solo pietà o carità ma autentica norma etica, atto di giustizia e pietra angolare della società civile. La Tzedakà e la ghemilut hasadim sono una costante di tutte le feste ebraiche
Parashat Shofetim: l’uomo fu posto nel Giardino dell’Eden “per lavorarlo e salvaguardarlo”
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Maimonide afferma: “Non solo questo vale per gli alberi, ma anche per chi rompe vasi o strappa indumenti, distrugge un edificio, blocca una sorgente d’acqua o spreca in modo distruttivo il cibo, trasgredisce il comandamento del bal tashchit.” Questa è la base halachica di un’etica della responsabilità ambientale.
Parashat Ree. Onorare Dio aiuta a creare una società più giusta
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Secondo Maimonide la seconda decima esisteva per creare capitale sociale, il che significa legami di fiducia e altruismo reciproco tra la popolazione, che avveniva attraverso la condivisione del cibo con estranei nelle mura sacre di Gerusalemme.
Parashat Ekev. Gratitudine e ringraziamento, due elementi fondanti dell’ebraismo
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Ciò che la medicina ora sa degli individui, Mosè lo sapeva centinaia di anni prima delle nazioni. La gratitudine – hakarat ha-tov – è al centro di ciò che ha da dire sugli israeliti e sul loro futuro nella Terra Promessa.
Parashà Vaetchannan. Giustizia e amore, i due principi dell’etica ebraica
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La giustizia è universale. Tratta tutte le persone allo stesso modo, ricche e povere, potenti e impotenti, senza fare distinzioni sulla base del colore o della classe. Ma l’amore è particolare.
Parashat Devarim. La giustizia, cuore pulsante della fede ebraica
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La giustizia è così importante perché l’ebraismo non riguarda solo la spiritualità. Non è semplicemente un codice per la salvezza dell’anima. Si tratta di portare Dio negli spazi condivisi della nostra vita collettiva. Ciò ha bisogno di una legge.
Il 9 di Av: solo “un ricordo”?
a cura di Daniele Cohenca
L’amore illimitato per il nostro prossimo deve sostituire l’intolleranza e l’odio che hanno causato il nostro attuale esilio. Se facciamo la nostra parte nell’impegnarci in questo obiettivo possiamo essere sicuri che il Signore farà la Sua, ci redimerà e trasformerà il triste giorno del 9 di Av in un giorno di festa.
Parashat Mattot Ma’asè. Mantenere la promessa fatta aiuta a costruire una società libera
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Una società libera dipende dalla fiducia. La fiducia dipende dal mantenere la parola data. È così che gli esseri umani imitano Dio, usando il linguaggio per creare. Le parole creano obblighi morali e gli obblighi morali, assunti responsabilmente e fedelmente onorati, creano la possibilità di una società libera.
Parashat Pinechàs. Guida e compassione: i due imperativi per il leader religioso
Appunti di Parashà a cura di Lida Calò
Un profeta ascolta non un imperativo ma due: guida e compassione, amore per la verità e una solida solidarietà con coloro per i quali quella verità è stata eclissata. Conservare la tradizione e allo stesso tempo difendere coloro che altri condannano è il compito difficile e necessario della leadership religiosa in un’epoca non religiosa.
Parashat Balak. Non è destino del popolo ebraico essere odiato
Appunti di parashà a cura di Lidia Calò
La forza di Israele non risiede nel nazionalismo, ma nella costruzione di una società basata sulla giustizia e sulla dignità umana. La battaglia contro l’antisemitismo può essere vinta, ma non lo sarà se gli ebrei credono che siamo destinati a restare soli. Questa è la maledizione di Bilam, non la benedizione di Dio.