di Redazione
Il tema di questo terzo e ultimo podcast sono i canti di Yom Kippur. Yom Kippur è la ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell’espiazione.
Vita Ebraica
Invocazione delle piogge: perché una preghiera ebraica cade sempre in una data gregoriana? Un’analisi
di Giorgio Foa
Perché la preghiera dell’Amidà si legge sempre il 4 dicembre? Una riflessione attraverso la storia, e i calendari diversi….
Parashat Vayelech. La Torà è il canto di Dio, e il popolo ebraico il coro che lo intona
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il popolo del libro reinterpreta all’infinito il testo cantandone un cantico. La Torà è il libretto di Dio e noi, popolo ebraico, siamo il suo coro. Cantiamo collettivamente il Cantico di Dio.
Ripensare se stessi a Rosh Hashanà, un esame di coscienza personale e collettivo
di Rav Alfonso Arbib, Rabbino capo della Comunità di Milano
Nel pensiero ebraico nessuno può dire “io vivo la mia vita”, perché la vita degli altri è anche la nostra. Perché il mondo umano poggia su tre cose: sulla Torà, sulla tefillà e sulla ghemilùt chassadim (far del bene al prossimo). Le feste solenni come check point etico-morale, comportamentale, interiore
Parashat Nitzavim. Essere ebrei è scegliere la vita
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il giudaismo ci insegna come trovare Dio quaggiù sulla terra non lassù in cielo. Significa impegnarsi con la vita, non rifugiarsi da essa. Cercare non tanto la felicità quanto la gioia: la gioia di stare con gli altri e insieme a loro fare una benedizione sulla vita. Significa correre il rischio dell’amore, dell’impegno, della lealtà. Significa vivere per qualcosa di più grande della ricerca del piacere o del successo. Significa osare molto.
Pirké Avot. Lezione 1 (20 settembre 2022)
Pubblichiamo il video della lezione 1 sui Pirké Avot tenuta da Rav Arbib il 20 settembre 2022.
Adam Laloum e Boris Bloch alla terza edizione di PianoSofia
Dal 1° al 8 ottobre prossimo a Milano si terrà la terza edizione di PianoSofia, festival di musica e pensiero nato nel 2020 per iniziativa dei musicisti milanesi Luca Ciammarughi e Silvia Lomazzi. Il Festival 2022 ospiterà, tra gi altri, due straordinari pianisti ebrei che raramente si ascoltano in Italia: Adam Laloum e Boris Bloch.
GECE 2022. L’agronomia israeliana: grande esempio di adattamento, per contrastare la crisi climatica.
di Michael Soncin
L’intervento dal titolo ISRAELE: Quando l’agricoltura incontra l’innovazione, è stato introdotto e moderato dal professore Ugo Volli, ed ha visto la partecipazione del giornalista e divulgatore scientifico Marco Merola, con il professore Aaron Fait , dell’Università Ben Gurion del Negev, scienziato esperto nel campo delle tecniche agronomiche.
Ricette ebraiche: ghorayeba e menena, i frollini dolci di mia mamma
di Ilaria Myr
Li ho sempre adorati, con quel gusto di zucchero a velo e vanillina e la loro fragranza di frollini molto “burrosi”, sia nella versione vuota – Ghorayeba – che in quella ripiena di datteri. Mia madre Minouche z”l li preparava principalmente per Rosh ha Shanà
Mikveh: il rinnovamento del popolo ebraico come conclusione della GECE
di Sofia Tranchina
L’evento conclusivo della GECE è una perfetta introduzione alle festività che si avvicinano: Rosh Hashanà e Kippur. Le oratrici Micol Nahon e Anna Arbib hanno sviscerato alcuni dei temi fondamentali racchiusi nell’atto rituale del mikveh.
GECE 2022. Dalla tragedia alla rinascita: le comunità ebraiche di Varsavia e Francoforte nelle parole dei loro rabbini
di Ilaria Ester Ramazzotti
La demografia delle comunità ebraiche, il ruolo del rabbino, la secolarizzazione e l’antisemitismo. Questi i temi alla base del dibattito che ha visto ospiti il rabbino tedesco Avichai Apel e il rabbino polacco Michael Joseph Schudrich.
Un coinvolgente “Mediterreanean live” con il concerto dei Progetto Davka al Teatro Menotti per la GECE
di Roberto Zadik
Atmosfere ipnotiche, canzoni piene di emozione e nostalgia ma anche di gioia e speranza, quelle eseguite sul palco del Teatro Menotti, a conclusione della prima Giornata Europea della Cultura ebraica. Una trascinante “Cantica del Mare”, questo il titolo della performance che, domenica 18 settembre, ha “stregato” il pubblico ripercorrendo con passione e coinvolgimento mondi ebraici scomparsi a 430 anni dalla famosa “Cacciata degli ebrei sefarditi”.