Elena Bucci e Marco Sgrosso adattano per il teatro il romanzo di David Grossman, in cui lo scrittore israeliano riflette sulla perdita del figlio Uri, ucciso in missione in Libano nel 2006, trasformando il dolore in parola poetica.
Vita Ebraica
Parashat Vayshlach. La violenza genera altra violenza
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
L’unico atto di violenza di Shechem contro Dina ha costretto due dei figli di Giacobbe alla violenza, alla rappresaglia, e alla fine tutti furono contaminati o morti. La violenza ci contamina tutti. Allora è successo. E lo fa anche adesso.
La Tefillà (preghiera): il potere della parola connessa all’anima
di Daniele Cohenca
Perché la nostra preghiera sia sincera, è dunque necessario connettere le parole che noi diciamo al nostro cuore ed alla nostra anima, quindi recitarle come se venissero dal profondo essere che è in noi; in questo modo non ci sarà mai una Tefillà uguale all’altra, né le Benedizioni di tutti i giorni saranno ripetitive, né – infine – la Tefillà sarà per noi un peso.
Pirké Avot. Lezione 6 (16 novembre 2021)
Pirké Avot con Rav Alfonso Arbib. Lezione 6 (16 novembre 2021)
Ebraismo e vegetarianismo, un dibattito dell’Università di Tel Aviv
di Nathan Greppi
Sebbene presentino molte differenze, la kashrut e lo stile di vita vegetariano presentano alcuni punti in comune: entrambi pongono molta attenzione sul fatto che gli animali non devono soffrire, tanto che diversi illustri rabbini come Rav Jonathan Sacks, già rabbino capo del Regno Unito scomparso nel 2020, hanno scelto di essere vegetariani. Un tema complesso, che è stato al centro del dibattito su Zoom Judaism & Vegetarianism, tenutosi domenica 14 novembre e organizzato dall’Istituto Kantor dell’Università di Tel Aviv.
I vegetariani e l’ebraismo contemporaneo
Chi si occupa da anni di studiare il rapporto tra l’etica ebraica e quella vegetariana è Rav David Rosen, già rabbino capo d’Irlanda e oggi responsabile per il dialogo interreligioso del Comitato Ebraico Americano. Ha spiegato che “preservare il creato” evitando di mangiare carne è inteso da alcuni rabbini come il massimo gesto per seguire i precetti della Torah. Ha ricordato che “queste idee non sono nuove,” poiché altri celebri rabbini del ‘900, come Rav Abraham Kook e Rav Joseph Soloveitchik, le hanno formulate nel corso dei decenni. A ciò si aggiunge il fatto che nel Gan Eden non si mangiavano animali, e pertanto uno stile di vita vegetariano richiama una visione ideale del mondo.
Anche Rav Ronen Lubitch, presidente dell’associazione religiosa israeliana Ne’emanei Torah Va’Avodah, ha fatto notare come “il primo uomo, Adamo, era vegetariano. Solo dopo ha iniziato a mangiare carne.” Ha aggiunto che oggi è molto più difficile rispetto al passato mantenere la kashrut, poiché negli allevamenti intensivi gli animali quali le mucche e le galline subiscono sofferenze inenarrabili.
La macellazione kasher in Europa
Da anni diversi stati europei cercano di mettere al bando la macellazione rituale, sia kasher che halal, con la scusa che essa non permetta di alleviare le sofferenze degli animali; ma è davvero questa la motivazione? Talia Naamat, avvocatessa e ricercatrice dell’Istituto Kantor, ha ricostruito la vicenda attraverso varie slide: dal 1974 al 2009, le regole europee sull’uccisione di animali per scopi alimentari prevedevano delle esenzioni per la macellazione rituale. Il primo paese a tentare di metterla al bando senza successo fu la Polonia, nel 2002 e nel 2013. Chi invece è riuscito a metterla al bando sono l’Olanda (2011), Estonia, Slovenia (entrambe nel 2013), Danimarca (2014), Belgio (2017) e la Grecia (ottobre 2021).
Ci sono varie dinamiche da tenere in considerazione: c’è chi pensa che sia dovuto al fatto che giudici laici interpretano male pratiche religiose, e chi pensa che le messe al bando siano motivate dall’ostilità verso i musulmani, che si manifesta in leggi ostili sia al cibo halal che alla kashrut.
Il vegetarianismo nella letteratura yiddish
Già nel secolo scorso importanti scrittori di lingua yiddish come Isaac Bashevis Singer predicavano uno stile di vita vegetariano. Bilha Rubinstein, traduttrice dallo yiddish all’ebraico, ha raccontato che in Singer riferimenti all’argomento si trovano già nel suo romanzo del 1933 Satana a Goray, dove prima ancora che l’autore diventasse vegetariano si inizia a percepire una certa sensibilità. A parte lui, anche Sholem Aleichem ha trattato il vegetarianismo nei suoi scritti.
Bereshit, in una parola la creazione di tutta la materia. Il 21 novembre in Guastalla
di Redazione
Il 21 novembre alle ore 17.00 presso la Sala Jarach della Sinagoga di via Guastalla si svolgerà l’evento Bereshit, in una parola la creazione di tutta la materia a cura del Morè Alfonso Sassun.
‘Eros, donne, esilio e sopravvissuti alla Shoah. Isaac Bashevis Singer e l’etica della protesta’: un evento di Kesher
di Michael Soncin
A fare da sfondo alla conferenza è stato il libro Un inafferrabile momento di felicità – Eros e sopravvivenza in Isaac B. Singer, che come ha spiegato l’autrice Fiona Diwan, nasce da un lavoro di ricerca a partire da due libri inediti di Singer usciti negli ultimi anni: Keyla la Rossa (2017) e Il Ciarlatano (2019).
“Che cosa è il Talmud”: corso di ebraismo con Sandro Servi (15 novembre 2021)
Pubblichiamo il video della conferenza “Che cosa è il Talmud”: corso di ebraismo con Sandro Servi (15 novembre 2021).
Quattro anni fa ci lasciava Rav Giuseppe Laras zz’l. Un ricordo del presidente Meghnagi
di Redazione
Il 15 novembre 2017 ci lasciava Rav Giuseppe Laras zz’l, grande Maestro, una Guida per la nostra Comunità della quale è stato per 25 anni Rabbino Capo.
Qui un ricordo del presidente della Comunità Walker Meghnagi.
Mark Zuckerberg. Alla scoperta delle radici ebraiche del papà di Facebook
di Redazione
Ha cambiato il nostro modo di comunicare online. È il re indiscusso dei social network per aver acquisito Instagram e WhatsApp. È uno degli imprenditori ebrei più attivi nella società americana. Pochi e sufficienti indizi per capire chi sia il protagonista di questo episodio di Mosaico Podcast. Ci riferiamo ovviamente a Mark Zuckerberg, il papà di Facebook.
Che cosa è il Talmud. Il 15 novembre su Zoom
di Redazione
Lunedì 15 novembre alle 19.00 si terrà su Zoom il terzo incontro del ciclo Che cosa è il Talmud intitolato Dalla esecrazione alla celebrazione del Talmud e curato da Sandro Servi.
Parashat Vayetzé. L’ebraismo è una religione d’amore e giustizia
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Ma l’amore non basta. Non puoi costruire una famiglia, figuriamoci una società, solo sull’amore. Anche per questo hai bisogno di giustizia. L’amore è parziale, la giustizia è imparziale. L’amore è particolare, la giustizia è universale.