di Ilaria Myr
Era un’Aula Magna piena quella che domenica 5 maggio alla scuola ebraica di Milano ha partecipato alla cerimonia per Yom haShoah. Organizzata dall’Associazione Figli della Shoah, si è tenuta per il secondo anno nella scuola ebraica, fulcro della comunità e simbolo vivente della trasmissione della memoria ai giovani.
Vita Ebraica
Herbert Pagani: Musica, Poesia, Arti visive
di Teatro Franco Parenti
In scena dal 14 al 19 Maggio nella Sala Blu del Teatro Franco Parenti Per Amore dell’amore. Herbert Pagani: Musica, Poesia, Arti visive, uno spettacolo-concerto-mostra scritto e interpretato da Caroline Pagani
Parashà Acharè Mot. Il diritto degli ebrei ad avere una terra
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Gli ebrei hanno bisogno di una terra perché sono una nazione incaricata di portare la Presenza Divina in essa: negli spazi condivisi della nostra vita collettiva, non da ultimo – come chiarisce l’ultimo capitolo della parashà di Akhare Mot – attraverso il modo in cui conduciamo le nostre relazioni più intime, una società in cui il matrimonio è sacrosanto e la fedeltà sessuale la norma.
Pesach Shabbat Chol HaMoed
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Questo Shabbat non c’è la lettura ciclica della parashà settimanale, perché è Shabat chol haMoed Pésach. Pubblòichiamo un approfondimento halakhicho di Rabbi David Hanania Pinto.
Ma nisthtanà… Le tavole di Pesach: viaggio nei riti, ricette, usanze da Milano a… La cover di Bet Magazine di aprile
di Redazione
… al Libano e alla Russia, dall’Egitto all’Ungheria, passando per Bukhara e, ovviamente, per l’Italia. Di generazione
in generazione, per la sera del Seder, le varie identità ebraiche si tramandano piatti e usi millenari. Ecco il racconto di una delle feste di gioia e libertà più intense del nostro calendario
Ricette ebraiche: per Pesach, una torta deliziosa e dolce
di Ilaria Myr
Fare una torta per Pesach, si sa, è sempre una sfida: non potendo utilizzare il lievito, infatti, si preparano dolci ricchi di altri ingredienti, come il cioccolato e la frutta secca, che danno volume e gusto.
Avadim ainu… E ricorderò ciò che Dio fece per me in Egitto
di Gaia Piperno
Gioia, libertà, responsabilità: la “chiamata” di Pesach, Ogni generazione attraversa un suo Egitto simbolico e reale,
per ciascuno c’è una schiavitù da cui uscire… Pesach è un appello all’assunzione di responsabilità, un invito a provare empatia
e gratitudine per essere stati liberati. Ieri come oggi
Haroset all’egiziana di mamma Minouche
di Ilaria Myr
Il haroset, una specie di marmellata che si fa per la festa ebraica di Pesach, è uno dei cibi che deve essere sul piatto del Seder a simboleggiare la malta che gli ebrei usavano in Egitto durante la schiavitù per costruire le piramidi per gli egiziani. E quello della mia famiglia, di origine egiziana, è un tripudio di sapori d’Oriente!
Parashat Metzorà. Le parole buone rivolte agli altri aiutano a crescere
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Vedere il buono nelle persone e dirglielo è un modo per aiutarlo a diventare reale, diventando vettore della loro crescita personale. Se è così, allora non dobbiamo solo lodare Dio. Dobbiamo lodare anche le persone.
Commenti all’Haggadah di Pesach 5 (16.4.2024)
Qui il video del quinto appuntamento tenuto da Rav Alfonso Arbib sui commenti sull’Haggadah di Pesach.
Ricette ebraiche. La torta “Matzà coperta” di nonna Elda
di Ester Moscati
Cucinare per Pesach, in una piccola comunità dove non era possibile comprare cibi casher lePesach confezionati, significava lavorare di fantasia e di accortezza: non eccedere con i fritti né con le mandorle, alternare l’azzima al riso, abbondare con le verdure. E per i dolci?
Parashat Tazria. La calunnia avviene di nascosto, ma viene sempre smascherata
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Questo è uno dei passi biblici meno poetici, le leggi relative alle malattie della pelle e alle muffe. Il calunniatore diffonde le sue menzogne in privato, ma la sua malvagità viene esposta in pubblico. Prima i muri della sua casa proclamano il suo peccato, poi gli oggetti di cuoio su cui si siede, poi i suoi vestiti e infine la sua stessa pelle.