Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Sul letto di morte, Jaacov benedice i due figli di Yosef, Menashè e Efraim e fino al giorno d’oggi, è tradizione benedire i propri figli la sera dello Shabbat con le parole “Possa HaShem farti essere come Efraim e Menashè”, che nonostante siano cresciuti in diaspora in mezzo ai goym, rimangono devoti all’osservanza della Toràh.
Parashà della settimana
Parashat Vajjigash. Il pentimento di Yehuda
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Yosef e Yehudà sono i protagonisti di questa parashà: davanti al test di Yosef nei confronti dei suoi fratelli, Yehuda prende un ruolo da leader. Ed è proprio la capacità di ravvedersi completamente che permette a Yehudah di diventare il leader del popolo ebraico, e di essere perciò innalzato persino al di sopra dello stesso Yosef.
Parashat Miketz. Yosef interpreta i sogni del re
Appunti di Parash a cura di Lidia Calò
In questa parashà ci troviamo di fronte all’uomo dai ruoli multipli. Yosef è il sognatore e l’interprete dei sogni. Egli governa l’Egitto, senza però dimenticare il proprio ruolo di figlio e di fratello. A volte egli è un uomo legato con gli elementi materiali ed a volte con l’universo spirituale.
Parashàt Vayeshev. Yaakov e Yosef, due sognatori
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La parashà di Vayeshev si apre con le parole: “Questa è la discendenza di Giacobbe. Giuseppe…” Frase abbastanza strana per il semplice fatto che i figli di Yaakov erano dodici e non solo Yosef-Giuseppe.
Parashat Vayshlach: la vita del patriarca Yaakov, tra sogni e realtà
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Parashat Vayshlach. La vita del patriarca Yaakov è segnata dalla costante dicotomia tra i sogni e la realtà
Parashat Vajjetzé. La forza della fede di Yaakov
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Dopo che Yaakov si addormenta su dure pietre e sogna gli angeli che scendono e salgono sulla scala ed ascolta la promessa di futuro e protezione che Dio gli accorda, si risveglia bruscamente ed afferma: “In questo luogo c’era Dio ed io non lo sapevo.” (Genesi 28,16)
Parashat Toledot. Di padre in figlio
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La Parashà Toledot porta l’attenzione sul rapporto tra figlio e padre, Abraham e Itzhak. “Ciò che tiene legato il bambino al padre è la necessità della scoperta delle proprie origini, la fonte, la causa della propria esistenza, l’urgente bisogno di cercare le proprie radici ed i propri ormeggi”, dice Rav Soloveitchik.
Parashat Chajé Sara. L’esempio di Rivka
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Quando Eliezer sceglie Rivka, Rebecca, non lo fa seguendo i canoni della bellezza (Genesi 24,16) sebbene Rivka fosse bella. Rivka supera brillantemente la prova, non solo perché risponde ai canoni della preghiera di Eliezer, ma per il modo con il quale lo disseta e disseta anche i suoi cammelli.
Parashat Vayerà. L’importanza di ‘correre’ nonostante le avversità
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
È la corsa l’elemento che apre e caratterizza questa Parashà. Dio appare ad Abramo subito dopo che egli si è sottoposto alla circoncisione, l’ora è calda ed arrivano contemporaneamente tre viandanti, in realtà angeli ed Abramo corre ad accoglierli. In questa enorme differenza sta l’essenza del monoteismo ebraico: non possiamo stare fermi.
Parashat Noach. Un insegnamento morale valido in tutti i tempi
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Non è la robustezza materiale dell’Arca di Noach (Noè) che salva l’umanità, bensì la fede, l’armonia, la pace e l’amore che regnano al suo interno: sentimenti che avrebbero dato all’Arca, e a coloro che vi erano stati accolti, quella saldezza morale che avrebbe permesso il superamento di tutti gli ostacoli, di tutte le difficoltà.
Parashat Bereshit. Al principio
La Parahà di Bereshit inizia il ciclo di Studio annuale della Torah. I soli primi versi sono talmente densi di significato e implicano una riflessione talmente accurata che certamente l’intera vita non è sufficiente per analizzare e comprendere.
Parashat Vezot Haberachà. L’ultima parashà della Torà
Dal momento che questa parashà conclude il ciclo annuale della lettura della Torà, la lettura di quest’ultimo e conclusivo brano della Torà viene fatta a “Simchàt Torà”, la festa della Torà. A differenza di tutte le altre parashòt della Torà, Vezòt Haberakhà non viene quindi letta di Sabato.