di David Fiorentini
Oltre 100 giovani ebrei da tutta Europa si sono ritrovati nella splendida cornice di Vienna per passare uno speciale Shabbat insieme. Tra vecchie amicizie e nuove conoscenze, l’Unione degli Studenti Ebrei Austriaci (JöH) ha rilanciato dopo 4 anni il suo tipico evento primaverile.
Un’occasione imperdibile alla quale sono accorsi circa una ventina di italiani, formando un’allegra delegazione UGEI. La trasferta, intrapresa principalmente da Roma e da Milano, ha incluso una splendida Kabbalat Shabbat nello Stadttempel, la sinagoga centrale, arricchita dall emozionante coro viennese, seguita da una vivace cena nella spaziosa sede di JöH.
Il giorno successivo, tra sessioni di politica o di riflessione, a cavallo tra il Museo di Sigmund Freud e il quartier generale di JöH, è stato particolarmente memorabile per l’attività condotta dall’Unione degli Studenti Austriaci (ÖH). A differenza degli atenei italiani, le principali liste studentesche sono apertamente schierate contro le occupazioni e gli accampamenti degli attivisti pro-palestinesi, e hanno una sensibilità nel merito della lotta all’antisemitismo che ha lasciato sbigottita l’intera sala.
Abituati all’atteggiamento ostile dei collettivi universitari italiani nei confronti degli studenti ebrei o israeliani, è stato davvero incredibile scoprire come delle realtà politicamente affini a queste siano invece le prime a scendere in piazza contro l’antisemitismo e la demonizzazione di Israele.
Dopo un giro turistico della meravigliosa capitale e una sentita Havdalah, è finalmente arrivata l’ora dell’immancabile festa con DJ set. Coinvolgendo altri giovani viennesi e israeliani, una bevuta dopo l’altra, la serata è volata fino alle prime ore del mattino.
La domenica, con le poche forze rimaste, ma con tanta adrenalina ancora in circolo, tutti i partecipanti sono balzati fuori dal letto per un’ultima iniziativa ad impatto. Muniti di bandiere e striscioni, abbiamo preso parte a un presidio di JöH presso la Casa Europea di Vienna, per ribadire il pericolo delle derive populiste ed estremiste alle prossime elezioni europee.
Rincasati alla principale location dello Shabbaton, è purtroppo giunto il momento dei saluti, al termine di una spedizione intensa, esilarante e pressoché insonne. Tuttavia, tra gli abbracci di congedo e le promesse di rivedersi presto, la prossima tappa è già stata annunciata: FEJJETON in Costa Brava!