Giovani riuniti per il sushi sotto la Sukkah

Giovani

di Nathan Greppi
Giungendo sotto la Sukkah nel cortile interno della Scuola Ebraica di Via Sally Mayer, era impressionante vedere quanti tavoli apparecchiati ci fossero, con tante varietà di sushi e uno spazio bar per servire i drink, sia alcolici che analcolici. Complessivamente, sono arrivati più di 200 giovani per festeggiare Sukkot tutti insieme, sia italiani che stranieri (soprattutto israeliani), che in un periodo di tensione hanno avuto un’occasione per stare insieme, rivedere vecchi amici e conoscerne di nuovi.

In sintesi, era estremamente positiva l’atmosfera che si respirava durante l’evento Sushi in Sukkah, tenutosi la sera di domenica 20 ottobre e organizzato dall’Agenzia Ebraica per Israele con l’Assessorato Giovani della Comunità ebraica e dall’UGEI (Unione Giovani Ebrei d’Italia).

La Sukkah è “una costruzione che per definizione è effimera e instabile”, ha spiegato il giorno dopo Ilan Boni, vicepresidente della Comunità Ebraica di Milano. “Questa instabilità simboleggia anche il momento difficile che stiamo vivendo, non solo per ciò che sta accadendo in Israele, ma anche per noi ebrei nella diaspora. Ma ieri sera, proprio come la nostra Sukkah è diventata un rifugio sicuro, caldo e accogliente, anche noi, rimanendo uniti, possiamo superare le avversità”.

“Il nemico non ci attacca per le nostre differenze religiose o politiche”, ha continuato Boni. “Ci attacca semplicemente perché siamo ebrei. La nostra risposta deve essere l’unità. Questa unità e questo calore sono ciò che ha trasformato la Sukkah di ieri in un rifugio solido e accogliente”. A provarlo, è il fatto che in tempi recenti è stato possibile far avvicinare agli eventi della comunità ebraica milanese tanti giovani israeliani che prima non la frequentavano.

“Un ringraziamento speciale va all’Ugei, all’Ogl, a Ilan Cohen, Manuel Moscato, Daphne Zelnick, i preziosi ragazzi della nostra misgheret e soprattutto a Moran Moshe, la nostra Shelichà, che sta svolgendo un lavoro straordinario nel coinvolgere i giovani, anche i tanti ragazzi israeliani che fino a poco tempo fa non frequentavano la comunità. Adesso, partecipano in massa ai nostri eventi – ha aggiunto Boni -. È fondamentale che i nostri giovani si avvicinino sempre di più alla comunità, perché questa è anche la loro casa, pronta ad accoglierli a braccia aperte. Vorrei inoltre ricordare che dal 22 al 24 novembre ci sarà il congresso dell’Ugei, che quest’anno sarà a Milano. Sarà un weekend di incontri, dialoghi, confronti, Tefillà e divertimento, culminante con una grandissima festa sabato sera. Invito tutti a partecipare, perché sarà un altro evento indimenticabile. Molti ragazzi si sono già registrati e invito chi non lo ha già fatto a farlo!”

A parte i pasti, che oltre al sushi hanno visto arrivare anche pizze, dolci e patatine, non sono mancate alcune attività ricreative: ad ogni partecipante, veniva consegnato all’ingresso un bigliettino che riportava il brano di una canzone. Ad un certo punto della serata, è iniziato un gioco per cui si dovevano assemblare i vari brani per ricomporre le canzoni. Inoltre, è stato piazzato uno schermo all’aperto per far vedere a chi lo voleva la partita Inter-Roma, dal momento che nella comunità ebraica si trovano tifosi di entrambe le squadre.